David, chef italiano a San Pietroburgo: “I corsi online? Una scommessa vincente”

Originario di Livorno, David Dimitri vive in Russia ormai da molti anni. Specializzato in master class di cucina, con la pandemia ha spostato tutti i suoi corsi online: “Grazie al digitale faccio conoscere la cucina russa agli italiani e le ricette italiane ai russi”. Oggi ci svela segreti e sapori dei piatti dell’est

Dell’Italia gli mancano i vini e il gorgonzola, ma a San Pietroburgo ha trovato la sua seconda casa. “Qui si respira un’aria internazionale, un’aria di arte, storia e cultura”. Il nome non poteva essere più azzeccato per questo chef che ha scelto la Russia come paese dove insegnare l’arte della cucina: David Dimitri. Ma il cognome, dice, non deve ingannare: è di origine greca. 

David, 41 anni, di Livorno, lavora ormai da diversi anni nella capitale del nord come cuoco. “Mi occupo prevalentemente di master class: non amo stare chiuso tutto il giorno fra le mura di un ristorante”, spiega. E ora che la pandemia ha stravolto le vite di tutti, anche i suoi fornelli sono diventati “digitali”. “Anche se in Russia non ci sono le stesse restrizioni dell’Italia (a livello di vita quotidiana si vive più liberamente), dal punto di vista lavorativo ne abbiamo risentito tantissimo. Ma c’è chi si è dato da fare e si è buttato sui corsi online: nonostante le limitazioni e l’assenza di contatto umano, il risultato è molto buono”, racconta. 

“Le cicatrici lasciate dal covid non ce le toglieremo più - aggiunge con amarezza -. Certo, se si vuole provare una pietanza preparata in un certo modo si dovrà per forza tornare nei ristoranti. Ma io scommetterei anche sui corsi online, sia per le esigenze lavorative delle persone, sia perché ci si è resi conto che possono funzionare”. 

E a chi sogna di trasferirsi in Russia, dice: “Questo è un paese che cresce ed evolve molto velocemente. È un paese indipendente. Ma l’impatto con la Russia non è facile, e venire qui senza conoscere il russo può essere complicato, anche se non impossibile. Una conoscenza base della lingua può aiutare molto. Inoltre non si deve sottovalutare la burocrazia, che sta comunque migliorando”. 

E per quanto riguarda il cibo? “La cucina russa si basa su una serie di ingredienti usati un po’ ovunque - racconta -. Ma, grazie all’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche, ne nasce una varietà incredibile di sapori”. Fra tutte, non si può non citare l’aneto (укроп, ukròp), “una delle erbe aromatiche più difficili da accettare per un palato italiano”, spiega: “Ha un sapore forte, molto coprente, e in Russia la infilano ovunque”... ad esempio sulla pizza o sulle patatine fritte! Chi desidera avvicinarsi alla cucina russa, poi, dovrà sicuramente fare scorta di coriandolo, prezzemolo e barbabietola. “Se usati con parsimonia, giusto per dare un leggero aroma, si rivelano una bella scoperta: si tratta di sapori che in Italia non usiamo quotidianamente. Inoltre, durante le mie master class do sempre alcuni consigli su come smorzare quei sapori o quelle consistenze che possono dare un po’ di noia alla sensibilità dei nostri palati italiani”.

David sarà il protagonista dell’incontro online sulla cucina russa organizzato dall’Istituto di Lingua russa di Roma in collaborazione con Russia Beyond, e che si terrà in diretta Facebook il 12 febbraio alle 18 (ora italiana). Racconterà usanze e curiosità dei russi a tavola, cogliendo l’occasione per presentare un nuovo corso di cucina russa online che inizierà il 26 febbraio. 

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