1. Zapekanka
La zapekanka russa non è altro che una teglia riempita con ingredienti diversi, uniti da uova, farina e spezie, e cotti al forno. La parola deriva proprio da “zapekat”, ovvero cuocere. Si tratta di un piatto ideale per non buttare gli avanzi del giorno prima e può essere a base di patate, pasta o carne. Potete servirlo come contorno, se preparato con verdure, oppure come dolce.
Volete preparare la zapekanka a casa vostra? Ecco una squisita ricetta
2. Polenta di grano saraceno
Il forno è sempre stato il “cuore” della cucina russa: fin dall’antichità vi era l’usanza di cuocere i piatti lentmente, per ore, o semplicemente si teneva il forno acceso per riscaldare la casa. La polenta di grano saraceno è una ricetta che affonda le proprie radici nel passato, molto facile da preparare: vi basterà riempire la pentola con dell’acqua calda e lasciare il grano saraceno in ammollo per tutta la notte. Al mattino sarà pronto.
3. Pastila
La pastila, uno dei più antichi dolci russi, è fatta con mele e bacche, che vengono essiccate e poi cotte a bassissima temperatura per varie ore. La pastila più famosa è quella di Kolomna, una città a circa 100 km da Mosca. Si tratta di un dolce leggero, arioso e ipocalorico.
Il suo gusto vi sorprenderà! Trovate qui la ricetta
4. Rassolnik
La zuppa rassolnik è, a prima vista, una strana combinazione di ingredienti: cetrioli sott’aceto, orzo perlato, patate, cipolle, carne... Si tratta di un piatto sano e nutriente, ideale per l’inverno! Ovviamente da mangiare con un abbondante cucchiaio di panna acida, come i veri russi!
Ecco la ricetta
5. Formaggio circasso
Questo formaggio, originario dell’Adighezia (enclave nel territorio di Krasnodar), viene prodotto con latte vaccino ed è simile al feta, anche se più tenero e meno salato. Si tratta di un ingrediente molto utilizzato nella preparazione di vari piatti, dai paninetti ai tortini.
6. Pane Bordino
Questo pane di segale scuro, insaporito con il coriandolo, è uno dei pani più amati in Russia. Nessuno però conosce con esattezza la sua origine. Secondo la versione più accreditata, il nome deriverebbe dalla Battaglia di Borodino, nel corso della quale il valoroso generale Aleksandr Tuchkov venne ferito mortalmente. La sua vedova, che non poté neppure ottenere la restituzione del cadavere, costruì un monastero sul punto dove si supponeva fosse morto, e questo tipo di pane, ora noto col nome “di Borodino”, sarebbe stato lì sfornato dalle suore negli anni successivi. Si dice che questo pane sia molto salutare, ricco di fibre e vitamine e povero di calorie.
Ecco a voi la ricetta
7. Caviale vegetale
Il caviale vegetale si differenzia da quello di pesce perché nell’aspetto assomiglia a una specie di ragù di verdure. Ma allora, perché si chiama caviale? In Russia la parola “caviale” (ikrà) ha una radice in comune con le parole “tagliare” (kroit) e “bordo” (kraj), che fanno riferimento al modo di preparare il piatto. Per ottenere il caviale di salmone un cuoco deve “tagliare” il pesce. Per ottenere un caviale di zucchine, bisogna ovviamente “tagliare” la zucchine. Seguendo questa logica, nei dizionari russi la parola “caviale” viene definita come “un piatto a base di verdure o funghi tagliati in piccoli pezzi”. Il caviale di funghi, per esempio, è conosciuto nella cucina russa ormai da secoli. In Urss erano molto diffusi i caviali di melanzane e zucchine.
Il caviale di melanzane, zucca o zucchine è un ottimo spuntino da servire in tavola ed era moto amato dalla moglie del leader sovietico Nikita Khrushchev.
Provate a farlo a casa vostra seguendo questa ricetta