Si sa che i poeti russi amavano attendere l’ispirazione a contatto con la natura nelle loro tenute di campagna (oggi trasformate in musei). Lì si godevano i frutti di stagione e andavano ghiotti di marmellate. Eccone alcune che ci sono state tramandate
Immaginate uno scrittore russo seduto nella veranda della sua tenuta di campagna, a bere il tè, fare spuntini a base di marmellata e aspettare la sua musa. A volte, era proprio questo il modo in cui trascorrevano l’intera estate. Se desiderate ispirarvi a Pushkin o a Blok per le vostre serate, provate a realizzare queste confetture e organizzate un accogliente tè con gli amici.
Svetlana e Oleg Kolesnikov hanno raccolto una dozzina di ricette originali di famosi scrittori russi, come parte del loro progetto “Literaturnoe varenje”, “Marmellata letteraria”. Ecco cinque delle ricette più interessanti del loro elenco
Marmellata di uva spina della balia di Aleksandr Pushkin
Più volte menzionata nelle poesie di Pushkin (1799-1837), la sua balia Arina Rodionovna (1758-1828) era tra l’altro una grande cuoca. Questa ricetta richiederà tempo, ma il risultato non lascerà indifferenti i vostri ospiti!
- Prendete dell’uva spina verde, ancora acerba, pulitela e rimuovete i semi. Mettete le bacche in un vaso smaltato e coprite con foglie di ciliegio e un po’ di acetosa e spinaci.
- Riempite la pentola con la vodka, sigillate il coperchio con dell’impasto da pane e mettete il recipiente chiuso in forno a fuoco vivo per diverse ore.
- Il giorno dopo mettete le bacche in acqua ghiacciata, e dopo un’ora mescolate un po’ e fate bollire tre volte di fila. Dopo, rimettete le bacche in acqua ghiacciata e mescolate ogni 15 minuti per circa un’ora.
- Mettete le bacche in un colino e stendetele su una tovaglia di lino (il risultato potrebbe essere leggermente diverso se si usa un altro tipo di tessuto). Dopo che l’uva spina si è asciugata, pesatela. Avrete bisogno di 2 libbre di zucchero (8 etti; la libbra russa era, per la precisione, 0,40951241 chili) e di un bicchiere d’acqua per ogni libbra (4 etti) di bacche.
- Cuocete lo sciroppo con 3/4 di tazza di zucchero, fate bollire e togliete la schiuma. Mettete le bacche nello sciroppo e versate il resto dello zucchero quando inizia a bollire. Lasciate bollire tre volte, quindi abbassate il fuoco. Assaggiate di tanto in tanto.
Marmellata di fragole di Nikolaj Nekrasov
Questa dolce confettura è nata nella tenuta del Museo Karabikha nella regione di Jaroslavl (265 chilometri a nordest di Mosca), che appartenne a Nekrasov (1821-1878), autore, tra le altre cose, di “Chi vive bene in Russia?”.
- Prendete una libbra (4 etti) di fragole, rimuovete le foglie verdi, ma lasciate i sepali del calice. Cospargetele con un po’ di alcol o rum bianco e aggiungete un cucchiaio di zucchero. Lasciate riposare per un’ora.
- Preparate lo sciroppo: una libbra (4 etti) di fragole, un bicchiere d’acqua e 2 libbre (8 etti) di zucchero. Fate bollire lo zucchero con acqua e aggiungete le fragole. Lasciate bollire tre volte e togliete ogni volta dal fornello, togliete la schiuma e scuotete leggermente il recipiente.
- Continuate a cuocere a fuoco lento fino a quando le fragole perderanno la loro acidità, e fino a quando la parte sciropposa non si coprirà di una membrana sottile.
Marmellata di ossicocco e mele di Mikhail Prishvin
Uno dei più talentuosi cantori della natura russa, Prishvin (1873-1954), che per molti anni campò di caccia e pesca mentre componeva le sue opere, viveva a Dunino, un villaggio su una pittoresca riva del fiume Moscova, non lontano dalla capitale. La sua accogliente casa di legno sulla collina era (ed è tuttora) circondata da abeti, betulle e meli.
- Pulite gli ossicocchi e sciacquateli in acqua fredda. Asciugateli con un asciugamano.
- Preparate lo sciroppo con 1,5 kg di zucchero e 2 bicchieri d’acqua; poi mettete le bacche nello sciroppo.
- Cuocete circa 20-30 minuti. Rimuovete i semi e le bucce di mela, tagliatele in quattro o otto parti, aggiungete le mele alle bacche e fate bollire.
- Assicuratevi che le mele non siano intenerite.
Marmellata di ciliegie di Chekhov
Anton Chekhov (1860-1904) amava la marmellata di mele, ma abbiamo deciso di dare un’occhiata a ricette più simboliche: per esempio la marmellata di ciliegie coltivate nel suo leggendario frutteto nella tenuta di Melikhovo nella regione di Mosca, che ispirò “Il giardino dei ciliegi”.
Rimuovete i semi senza danneggiare le ciliegie. Lavatele in un colino con acqua fredda e ghiaccio. Per ogni libbra (4 etti) di bacche aggiungete da 1,5 a 2 libbre di zucchero (6-8 etti), nonché un bicchiere d’acqua per ogni libbra di zucchero.
Ci sono due opzioni per la preparazione:
- Bollite lo sciroppo, aggiungete le bacche, cuocete a fuoco lento e spostate la massa in una ciotola di pietra. Il giorno dopo separate attentamente lo sciroppo e mettetelo di nuovo sul fornello. Quando bolle, aggiungete le bacche e fate sobbollire finché il tutto non è pronto. Mettete di nuovo la marmellata in una ciotola di pietra e versatela nei barattoli quando si raffredda.
- Mettete le bacche fresche senza semi in una ciotola di pietra e fate bollire lo sciroppo. Raffreddate e versate sulle bacche. Il giorno seguente separate attentamente lo sciroppo, fate bollire, aggiungete le bacche e cuocete a fuoco lento.
La marmellata poetica di taràssaco di Aleksandr Blok
La tenuta di Shakhmatovo è un paradiso gastronomico. Il poeta Blok (1880-1921) viveva lì ogni anno da maggio a ottobre, assaporando i pirozhki di sua nonna, il borsch e la marmellata di uva spina, mele, prugne e… tarassaco! Tutto ciò è ancora servito ai turisti.
- Prendete 400 g di fiori di tarassaco (rimuovete steli e foglie), metteteli in una padella e fateli bollire in 400 ml d’acqua.
- Se desiderate preservare le caratteristiche salutari della pianta, lasciate riposare il brodo per un giorno.
- Rimuovete i fiori, scolate e strizzate il resto nel brodo; aggiungete 5-6 bicchieri di zucchero e fate bollire per circa 10 minuti a fuoco basso, mescolando costantemente con un cucchiaio di legno.
- Se volete, potete aggiungere 7-10 foglie di ciliegio e succo di limone nello sciroppo.
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