A fine novembre, Gault & Millau, celebre nome della critica gastronomica francese e mondiale, ha presentato all’hotel Metropol di Mosca la sua prima guida dedicata ai ristoranti della capitale russa.
Secondo uno degli editori, Jacques Bally, Mosca è una città straordinaria, con molti ottimi posti dove si può mangiare bene. “Forse, il mercato ancora non è del tutto maturo in termini di offerta, ma la tendenza è molto positiva”, ha affermato nel corso della cerimonia di conferimento dei “cappelli da cuoco” ai migliori ristoranti della capitale. Il sistema di voto di Gault & Millau viene infatti espresso, ormai dal 2010, in “cappelli da cuoco”, con una scala da 0 a 5 cappelli, che traduce e sintetizza il punteggio da 0 a 20.
Questa guida comprende i 50 migliori ristoranti di Mosca, più uno supplementare, e anche 80 locali “Pop-up” con nomi interessanti, divertenti, e in certi casi con un carattere piuttosto irriverente.
I tre ristoranti che hanno avuto il numero più alto di cappelli (4 su 5) sono il White Rabbit, il Savva e il Selfie. Ecco perché hanno conquistato la giuria internazionale e perché bisogna provarli.
17,5/20 punti – 4 cappelli
Per Gault & Millau il miglior ristorante di Mosca è questo locale alla moda che serve cucina russa contemporanea al sedicesimo piano del Centro commerciale “Smolenskij passazh”, proprio di fronte al Ministero degli Esteri, che sorge in una delle Sette sorelle staliniane. Ma non è certo solo la bella vista sul centro città ad aver conquistato gli esperti, ma anche e soprattutto i piatti russi coniugati con gli ultimi trend gastronomici e con l’utilizzo di prodotti locali.
In particolare sulla guida raccomandano “la lingua di vitello stufata in un letto di ciliegie con salsa di spugnole o il borsch con pesce carassio fritto, dolci al forno e chips fritte di rapa. Insieme al menù alla carta lo chef Vladimir Mukhin offre una degustazione di 15 mini-piatti sulla base di prodotti locali stagionali”. Vladimir Mukhin ha conquistato anche la categorie di “Chef da leggenda”
Indirizzo:Centro commerciale “Smolenskij passazh”, 16º piano, Piazza Smolenskaja 3
17/20 punti – 4 cappelli
Il ristorante “Savva”, nel leggendario hotel “Metropol”, vicino alla Piazza Rossa, ha questo nome in onore del suo fondatore, il mecenate Savva Mamantov (1841-1918), e adesso è guidato dallo chef Andrej Shmakov, che è stato nominato “miglior chef di hotel”.
Sulla guida si legge: “Ricorda un teatro o una storia personale in cui i prodotti freschi di stagione e le opzioni vegetariane sono protagonisti. Il granchio al forno con asparagi, che ha un calore e una consistenza ben bilanciati, merita particolare attenzione. I pelmeni cucinati alla perfezione, fatti con l’anatra del contadino, hanno una crosta croccante che ricorda una caccia di successo”.
Indirizzo:Teatralnij projezd, 2
17/20 punti – 4 cappelli
Il ristorante di Anatolij Kazakov (“chef dell’anno”) ha ottenuto i suoi 4 cappelli, grazie all’interesse per i prodotti locali.
“Solo ingredienti nazionali come la carne di maiale Kursk, l’halibut di Murmansk, la carne di vitello di Brjansk, gli asparagi di Tver e il tartufo di Crimea sono utilizzati nella preparazione di pasti moderni fatti in casa… Il menu del Selfie comprende prodotti provenienti da 15 regioni della Russia e da altri Paesi”.
Indirizzo:Centro commerciale “Novinskij passazh”, 2º piano, Novinskij bulvar, 31
Gli esperti hanno poi giudicato molto positivamente le qualità di Timur Abuzjarov, chef del ristorante “Wine Religion” (ha vinto nella sezione “Giovane talento”). Inoltre, in questo ristorante la guida Gault & Millau consiglia di dedicare le giuste attenzioni al gelato di topinambur e alla scelta di vini di Borgogna.
Vincitore della sezione “artigiano del gusto” è risultato il ristoratore Arkadij Novikov, che ha ristoranti sia a Mosca (per esempio il Novikov Restaurant & Bar di cucina asiatica) sia a Londra e a Dubai. Come “Scoperta dell’anno” è stato scelto il bistrot in stile francese Géraldine, dove lo chef Igor Kotov propone una cucina fusion tra le tradizioni culinarie italiane e francesi.
Tra gli 80 locali “Pop-up” scelti dalla guida, possiamo segnalare la pizzeria e hamburgeria Bro&N, il gastrobistrot “Technikum” e il fast food georgiano “Vai me”.
Nella guida sono rientrati anche alcuni bar. Per esempio l’“Onegin Ice Bar” all’85º piano della OKO Tower, che è il bar più in alto d’Europa. I critici consigliano di cercare proprio lì il mistero dell’anima russa e il vero inverno russo, se non lo trovate per strada. Per riscaldarvi, nei meno 15 gradi di questo locale, all’ingresso vi daranno una pelliccia vera. Per cui se siete contrari alla caccia non è il posto giusto per voi. Ottimi i set di vodka con il caviale.
Un altro bar raccomandato dai critici della guida è il Moskovsky Bar. Qui vale la pena venire per provare cocktail dai gusti non abituali e con nomi innovativi: tra cui il Moskovsky Mule, il White Russky o il Trans-Siberian Express.
Ma se dopo esservi rimpinzati di cucina russa e internazionale, cominciate ad avere nostalgia dei sapori italiani, Mosca ha da offrirvi una buona scelta. I tre ristoranti italiani con punteggio più alto (3 cappelli da cuoco, 15/20 punti) secondo la guida Gault & Millau (che in totale ne recensisce dieci) sono “Maritozzo”,“Semifeddo” e “OVO by Carlo Cracco”.
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