C’è una credenza diffusa secondo la quale la Torta Muravejnik (“Formicaio”) deriverebbe dal Funnel cake americano, molto diffuso in Pennsylvania, e dai suoi parenti stretti, il jalebi indiano, il tippaleipä finlandese e lo Strauben tedesco, il dolce fritto tipico della Baviera e del Tirolo storico, diffuso anche in Alto Adige (in Trentino con il nome di Straboi o Stromboi e, nelle valli ladine, con quello di Furtaia). Ma tutti questi dolci sono fatti versando la pastella in olio molto caldo e friggendo fino alla doratura.
Sono poi spolverati con zucchero a velo a volte caramellato.
Bene, il collegamento può essere vero, ma in realtà, c’è solo una leggera somiglianza superficiale. La maggior parte dei dolci che abbiamo menzionato, sembrano non avere nulla in comune con il Formicaio sovietico. Sono più simili al khvorost, un popolare dolce uzbeko, o al chak, una prelibatezza tartara, che non al Formicaio. Il fatto è che tutti questi dessert sono fritti, mentre l’impasto del Formicaio va cotta in forno. Inoltre, tutte queste delizie non contengono alcun tipo di crema o ripieno, ma sono semplicemente cosparse di zucchero a velo o cannella. Il Formicaio, invece, è farcita con caramello al latte, una variante russa del dulce de leche.
Dell’autentica ricetta della torta Formicaio, dobbiamo ringraziare generazioni di chef e casalinghe sovietiche. Essenzialmente, il Formicaio utilizza ingredienti economici e richiede uno sforzo minimo. Durante l’epoca sovietica, quando la scelta dei beni era limitata, prezzo basso e tecnica semplice erano vitali. Ecco perché le casalinghe sovietiche e russe amavano e amano la torta Formicaio: è davvero facile da preparare e ha bisogno di ingredienti semplici. Per chi ha poco tempo c’è anche un trucco molto utile: se non volete preparare l’impasto, potete comprare dei biscotti e tritare quelli per ridurre il tempo di preparazione a metà.
Ingredienti per l’impasto:
Ingredienti per la crema:
In una grande ciotola mescolate il burro fuso, lo zucchero, la panna acida e un pizzico di sale. Quindi setacciate farina e lievito nel composto e lavorare l’impasto, che dovrà risultare asciutto, ma allo stesso tempo sufficientemente malleabile. Formate una palletta con l’impasto, avvolgetelo nella plastica e lasciatelo raffreddare in frigorifero per circa mezz’ora.
Successivamente, è necessario tritare l’impasto freddo: io uso un tritacarne. Stendete l’impasto sulla teglia e cuocete per circa 20 minuti a 180 °C fino a quando diventa leggermente bruno.
Quando l’impasto si è raffreddato, sbriciolatelo e lasciatelo così. Ora è il momento della crema “magica”: sbattete il burro morbido con una buona dose di dulce de leche, aggiungete un pizzico di sale e l’ingrediente clou: un cucchiaio di liquore alla crema. Vi prometto che darà alla vostra crema un gusto ricco e unico.
Quando la crema è pronta, aggiungete l’imposto sbriciolato e mescolate bene. Ora potete formare le torte piramidali con le mani o usare un apposito stampo in silicone. Questa quantità è ideale per sei piccoli Formicai. Se volete farne uno grande, raddoppiate gli ingredienti.
Tutto ciò che resta da fare è mettere i Formicai in frigorifero per circa tre ore e poi guarnire con cioccolato grattugiato o semi di papavero. Il risultato non assomiglia forse a centinaia di formiche indaffarate attorno ai loro formicai? Appetitoso!
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