L'ex sede del Kgb in piazza Lubyanka a Mosca.
: Lori / Legion-MediaIn Russia si sta studiando la creazione di un nuovo dicastero: il Ministero della Sicurezza dello Stato. Un organo che potrebbe nascere sotto il controllo dei servizi segreti russi (FSB) e che potrebbe entrare in funzione a partire dalle elezioni presidenziali del 2018. E mentre la stampa russa lo ha già paragonato al KGB di epoca sovietica, gli analisti si interrogano sulla possibile esattezza di questo paragone.
Così come riporta Kommersant, il nuovo Ministero della Sicurezza dello Stato sarà composto da una costola dell'FSB, al quale si aggiungeranno il Servizio di Intelligence all'estero (SVR) e buona parte delle suddivisioni del Servizio di protezione delle massime cariche dello Stato (MGB).
Il nuovo dicastero si occuperà anche di risolvere i casi di maggior risonanza e della lotta alla corruzione.
Così come fanno notare alcuni esperti, i paralleli con il KGB avanzati dalla stampa russa potrebbero non essere del tutto infondati: d'altronde in Russia c'è sempre stata la consuetudine di creare potenti strutture di sicurezza centralizzate.
Arkadij Murashov, negli anni Novanta direttore della polizia di Mosca, attualmente specialista in politolgia, fa notare che "in Russia è sempre esistita una struttura di questo tipo, tranne negli ultimi 25 anni: si tratta di una struttura tradizionale".Dello stesso parere Viktor Nechiporenko, professore dell'Accademia presidenziale di Economia nazionale e Amministrazione pubblica: "Nella Russia prerivoluzionaria e sovietica questi servizi si trovavano nelle stesse mani".
In epoca sovietica il Ministero della Sicurezza dello Stato venne creato nel 1946, dopo la Seconda guerra mondiale. Tra i suoi compiti si contavano lo spionaggio, il controspionaggio e la protezione del governo. Dal momento della sua creazione, il Ministero della Sicurezza dello Stato si ritrovò a scontrarsi con il Minsitero degli Interni e riuscì a fare propri alcuni suoi compiti. Alla fine venne eliminato nel giorno della morte di Stalin, il 5 marzo 1953.
L'anno successivo venne comunque creato il Comitato di Sicurezza Statale che svolgeva buona parte delle funzioni principali di Ministero abolito. Così come fa notare Nechiporenko, nonostante i servizi speciali sovietici si occupassero di "compiti particolari" (le funzioni del KGB comprendevano, tra le varie cose, la lotta contro l'attività antisovietica), i compiti venivano svolti con efficacia. "Lo spionaggio sovietico di quel periodo, per esempio, era tra i migliori al mondo", sostiene l'esperto.
Non tutti gli analisti però si dicono d'accordo sui motivi alla base della creazione di questo nuovo organo. Tra le ragioni si cita il desiderio, da parte del governo, di ottenere un controllo più efficiente del funzionamento dei servizi speciali per evitare conflitti tra le direzioni di dipartimenti diversi.
Così come fa notare il direttore del centro federale informativo Analisi e Sicurezza, Ruslan Milchenko, negli ultimi anni si sono intensificati i dissapori tra vari dipartimenti. Una situazione che avrebbe un peso negativo sull'immagine del potere esecutivo e del Presidente, e che potrebbe sfociare nell'aumento del potere di un singolo dipartimento, in questo caso del Servizio federale di Sicurezza.Gli esperti inoltre sostengono che al Cremlino ci sia la volontà di affidare il mandato di tale struttura unificata a una persona che vanti una gran fiducia da parte del governo. Ciò potrebbe incrementare la qualità della direzione del sistema a livello generale.
Tuttavia gli analisti si dimostrano scettici sul fatto che il possibile ampliamento dei servizi speciali incrementi in maniera considerevole l'efficacia del suo funzionamento. Ognuna delle strutture unificate (il Servizio federale di Sicurezza, il Servizio federale di Protezione e il Servizio di Intelligence all'estero) avrà compiti piuttosto specifici che non dipenderanno dall'unione dei dipartimenti.
Per quanto riguarda la lotta contro la corruzione tra i vari dipartimenti, questa nuova struttura avrà bisogno che il Ministero degli Interni le trasferisca alcune competenze. Gli analisti sottolineano comunque che al momento non esistono informazioni precise in merito a questo punto.
A livello generale gli esperti non credono che in Russia possa nascere una struttura così potente da limitare la libertà dei cittadini.
Così come sostiene Nechiporenko, il sistema dell'attuale governo è molto diverso rispetto al passato e non ha interesse a controllare in forma stretta i dirigenti dei dipartimenti.
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