Gli uomini del Presidente

Il Presidente russo Vladimir Putin, primo ministro all’epoca in cui è stata scattata la foto, durante una cerimonia di commemorazione a Vienna dedicata ai soldati sovietici.

Il Presidente russo Vladimir Putin, primo ministro all’epoca in cui è stata scattata la foto, durante una cerimonia di commemorazione a Vienna dedicata ai soldati sovietici.

: Maksim Shemetov / TASS
Cambio al vertice del Servizio di sicurezza responsabile dell’incolumità di Putin: lo storico generale Murov, che per sedici anni ha guidato l’ente, è stato sostituito dal suo vice, Dmitrij Kochnev, di cui si sa ben poco. Rbth ha cercato di far luce sui compiti e le funzioni di uno dei servizi speciali più segreti di tutto il Paese

A vigilare sul Presidente russo c’è un servizio di sicurezza potente, funzionale e impenetrabile. Si chiama FSO, Federalnaya sluzhba okhrany. E fra gli enti pubblici russi è difficile trovarne uno più segreto: nessun dato pubblico sulle operazioni. Nessun report di dominio pubblico. Per sedici anni è stato guidato dal generale Evgenij Murov, compagno di lunga data di Vladimir Putin, come lui formatosi nelle strutture di potere di Leningrado. Il 26 maggio però Murov è stato congedato dal servizio per essere sostituito dal suo vice, il moscovita Dmitrij Kochnev. Un congedo che è stato ricollegato al raggiungimento dell’età massima per i dipendenti pubblici, fissato a 70 anni. 

Murov, considerato una delle persone più autorevoli del Paese, era entrato in servizio nelle fila dell’FSO undici giorni dopo l’inizio della presidenza di Putin. E da allora si è sempre dimostrato impeccabile. 

Del nuovo pupillo invece si sa ben poco. Kochnev sembra un uomo senza biografia: sui siti del Cremlino e del Servizio federale di sicurezza non c’è niente su di lui. Si sa solo che dalla fine del 2015 ha guidato il Servizio di sicurezza del Presidente (una sezione dell'FSO) e che sua moglie nel 2015, secondo le dichiarazioni dei redditi, ha guadagnato 58,1 milioni di rubli (circa 830mila dollari), più di tutto il resto del personale dell’agenzia.

L'ente

L'esistenza dell'FSO affonda le proprie radici in uno dei dipartimenti del KGB, un corpo statale di epoca sovietica con poteri estremamente ampi. Questo dipartimento era responsabile della sicurezza degli alti funzionari, proprio come avviene oggi con l'FSO. Da 15 anni gira voce che le imprese più rischiose del Presidente, come le immersioni nel Bajkal o i voli con i caccia, vengano fatte da un sosia di Putin.

All’interno di questo ente lavorano solo gli agenti più fedeli, che prestano servizio o vestiti di nero e con un microfono all’orecchio, o vestiti in borghese per confondersi tra la folla. 

Oltre a proteggere il Presidente, si occupano anche della sicurezza di giudici, testimoni, funzionari e siti sensibili come il Cremlino e la Duma di Stato. Sotto la guida di Murov l’FSO ha lottato per acquisire nuovi poteri e per ottenere lo status di principale servizio speciale della Russia, contro il suo rivale numero uno: l'FSB (Servizio federale di sicurezza). E, a quanto pare, ha vinto.

Il sistema di controllo

A metà degli anni Duemila l'FSO, insieme ad altri servizi speciali, ha partecipato a un duro confronto con forze appartenenti alla cerchia vicina al Presidente russo. La lotta è nata non solo per la vicinanza al "soggetto numero uno", ma anche per il controllo sui flussi di denaro, di attività e risorse. Nel 2007 lo scontro si è fatto aperto. Ne hanno cominciato a parlare non solo i maggiori media, ma anche i capi dei dipartimenti stessi.

Gli scontri hanno riguardato sia l’FSO sia l’FSB (e si sono conclusi non a favore del primo), e si sono estesi poi anche all’FSO e all’Ufficio degli Affari presidenziali, dove le "guardie di Putin" hanno prevalso. La battaglia ruotava intorno alle proprietà dello Stato: sotto la competenza dell'Ufficio degli Affari presidenziali c’erano infatti case di cura, società edili e di trasporto, centrali del governo federale, nonché proprietà estere dello Stato e decine di progetti di sviluppo. Proprio oggi, il giornale RBK scrive che, secondo il registro unico di Stato, neanche una residenza del Presidente si trova in sua gestione, ma è registrata o sotto la Federazione russa o sotto l'FSO.

Tra gli invariati “attivi” dell'FSO troviamo l'impresa affiliata "Ateks". La "Figlia" dell'FSO è stata istituita nel 2003 per ordine di Murov e si occupava della costruzione di strutture federali, nonché del bilancio dello Stato e della distribuzione di contratti pubblici e bandi per milioni e miliardi, come il restauro delle mura e delle torri del Cremlino, del Mausoleo di Lenin e del Conservatorio “Chajkovskij”.

Le altre attività

Ma i miliardi non sono ancora tutto. L'FSO è davvero quasi onnipotente: i suoi agenti hanno il diritto di svolgere attività operative di ricerca, effettuare intercettazioni e accedere alla corrispondenza, detenere cittadini, perquisire case e confiscare auto. Gli agenti dell'FSO sono anche responsabili dei percorsi dove si trovano oggetti protetti: rientra sotto il loro controllo una strada su dodici a Mosca e su chi ha la fortuna di vivere in una di queste, di regola vengono raccolti dossier.

Tra le altre cose, l'FSO si occupa anche di studi sociologici sulla popolazione. Naturalmente non accessibili. Questi dati vengono raccolti per la leadership del Paese e si ritiene che siano alla base delle decisioni prese dal Presidente, dal Consiglio di sicurezza e dal governo: valutazioni dei leader di partito, dell'opposizione, monitoraggi sulla situazione socio-economica delle regioni. Se uno dei governatori si dimette per la perdita di fiducia, molto probabilmente tutto è partito dall'FSO.

Una delle ultime estensioni dei loro poteri è la creazione e lo sviluppo di un segmento russo di internet per i dipendenti pubblici. Questi agenti, infatti, sono anche responsabili per la crittografia dei canali di comunicazione.

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