La città di Vladivostok dove venerdì 2 e sabato 3 settembre si svolgerà il Forum economico orientale.
: Vostock-PhotoDa tempo non si svolge in Russia un Business Forum a cui partecipano almeno tre capi di stato. Al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Spief) di solito ne è presente solo uno: Merkel, Hollande o Renzi. Mentre al Forum economico orientale di Vladivostok quest'anno ci saranno il presidente giapponese Shinzo Abe e quello sudcoreano Park Geun-hye. Invece all’interno della delegazione cinese, di solito numerosa e significativa, non ci saranno grandi personalità. Questo significa che la Russia sta cambiando le sue priorità in materia di politica asiatica?
La delegazione cinese farà capo a Chen Changzhi, vice-presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea nazionale del popolo, una figura di secondo piano da un punto di vista gerarchico, come scrive il quotidiano d’affari russo Kommersant. Secondo il giornale, al forum non parteciperanno neanche i capi delle province cinesi di Jilin e Heilongjiang confinanti con la Russia.
Questo significa che la Federazione sta diversificando la propria politica in Asia e sta cercando di attirare investimenti non tanto dalla Cina, quanto da altri paesi asiatici, sostengono gli esperti. "La discussione di un gran numero di accordi con la Cina portata avanti negli ultimi anni non ha portato quei risultati positivi che le autorità russe si aspettavano", sostiene l’analista Michael Poddubskij di TeleTrade. Mentre, alla vigilia del Forum di Vladivostok, le autorità giapponesi hanno diffuso il messaggio secondo cui per loro è prioritario fornire sostegno economico alla Russia, nonostante il problema dell’appartenenza territoriale delle isole Curili non sia stato ancora risolto.
Cina contro Giappone
Oggi più di 200 aziende russe sono impegnate in progetti di investimento con partner giapponesi, ha riferito a RBTH Aleksej Repik, presidente del Business Council russo-giapponese. Secondo lui, "l'attenzione per lo sviluppo della cooperazione B2B è condivisa anche dal primo ministro giapponese Shinzo Abe. La piattaforma di business russo-giapponese funziona ormai stabilmente e risolve i problemi che derivano dall'interazione tra gli imprenditori di entrambi i Paesi".
Attualmente diversi fattori interferiscono nello scambio con la Cina. "Per quest’ultima il problema principale è l’evidente rallentamento dell’export", sottolinea Sergej Khestanov, consigliere macroeconomico del direttore generale di "Open broker". In questo contesto non sorprende che la delegazione cinese al Forum orientale sia costituita da figure di secondo piano. Inoltre, i cinesi sono negoziatori duri, aggiunge l'esperto. Questo ovviamente ostacola parecchio la cooperazione. Ad esempio, l’accordo di intenti con "Gazprom" sulle forniture di gas verso la Cina ha richiesto più di nove anni di negoziati prima della firma.
“La Cina ora è più concentrata sulla firma di accordi in ambito commerciale e in materia di investimenti con gli Stati Uniti. Inoltre, il Paese si sta preparando per il vertice del G20”, spiega Georgij Vashchenko, capo del dipartimento operazioni nel mercato azionario russo. Il vertice del G20 si terrà subito dopo il Forum russo del 4-5 settembre nella città cinese di Hangzhou.
Fonte: Alyona Repkina
Le aspettative del forum
In occasione del precedente Forum di Vladivostok sono stati firmati 80 contratti di investimento per un importo complessivo di 1,3 trilioni di rubli (20 miliardi di dollari). Tra questi, l’accordo per la costruzione degli impianti di lavorazione del gas sull’Amur per raggiungere i 49 miliardi di metri cubi di gas all'anno, e quello sul raddoppiamento del cantiere "Nord Stream" dalla Russia verso l'Europa occidentale attraverso il Mar Baltico. "Lo scopo principale del Forum economico orientale è supportare l'interesse dei partner stranieri verso i progetti russi", sottolinea Sergej Khestanov. Secondo l'analista finanziario del gruppo "Finam" Timur Nigmattulin, in occasione del forum potranno essere firmati accordi quadro e di intenti. In totale saranno presentati almeno 30-35 grandi progetti.
"Sul piano politico il Forum è importante perché dimostra la disponibilità degli investitori stranieri a puntare sulla Russia", osserva Vashchenko. Secondo lui, nei mercati asiatici i progetti russi vengono accolti in maniera più favorevole che in Occidente. Al forum saranno presentati anche progetti innovativi, mentre agli investitori stranieri saranno proposti titoli di note società provenienti da Cina e Corea del Sud.
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