Hardcore, il film-videogioco che sta conquistando l’Italia

Una scena del film “Hardcore Henry”.

Una scena del film “Hardcore Henry”.

: ufficio stampa
Il 13 aprile è uscita in Italia la pellicola d'esordio del regista russo Ilya Naishuller. Un film d'azione, ambientato a Mosca, che trasporta lo spettatore in un videogame. Tra sparatorie, scene d'azione e una scarica di pura adrenalina

Un film d’azione travolgente, cruento. Girato in soggettiva dalla prima all’ultima scena. È questa la ricetta del successo di “Hardcore Henry”, il film d'esordio di Ilya Naishuller uscito nelle sale italiane il 13 aprile (nel cast, Sharlto Copley, Tim Roth e Danila Kozlovsky). Prodotta dal celebre regista e produttore Timur Bekmambetov, la pellicola è stata interamente girata a Mosca. E offre allo spettatore la visione di una capitale nuova, intrigante, molto diversa rispetto alle metropoli dove solitamente vengono ambientati i più comuni film d’azione. 

Gli esordi 

Tutto ebbe inizio tre anni fa. A quell'epoca Ilya Naishuller suonava musica indie rock in una band quasi sconosciuta. Si chiamava “Biting Elbows”, e nel 2013 i ragazzi del gruppo decisero di girare un video per la canzone "Bad M ... er" nello stile di un videogioco. Il protagonista del clip era un crudele cecchino. In poco tempo il video è diventato una vera e propria hit di YouTube: 10 milioni di visualizzazioni in 10 giorni, 33 milioni oggi. Fra coloro che hanno visto il video c’era anche Timur Bekmambetov che, racconta Naishuller, lo ha chiamato, proponendogli di fare un lungometraggio nello stesso stile del video. I lavori al film sono iniziati nel 2014.

La scommessa occidentale

In Occidente stanno scommettendo molto su questo lavoro. Per la promozione del film un distributore americano ha investito 20 milioni di dollari, per un film con un budget di 2 milioni di dollari. Ilya Naishuller ha parlato con Rbth poco prima della premiere.

Questo film è il primo progetto russo visto sul grande schermo da spettatori di decine di Paesi. Era quello che vi aspettavate fin dall'inizio?

Sì. Per questo con Timur Bekmambetov abbiamo deciso di girarlo in inglese.

Il trailer del film. Fonte: YouTube

La partecipazione al Festival di Toronto è già prestigiosa di per sé, soprattutto se il film è presentato in anteprima mondiale. Avete seguito la reazione del pubblico durante la premiere?

Certo! Perché non sapevamo nemmeno noi come avrebbe reagito il pubblico alla scarica di adrenalina che lo travolge fin dai primi minuti. Eravamo consapevoli di aver creato qualcosa di veramente impressionante, ma quante cose impressionanti hanno finito per non essere apprezzate dal pubblico nella storia del cinema?

Hardcore si apre con una scena d'azione molto lunga. Alla prima a Toronto ero molto preoccupato che avrebbe stancato il pubblico, respinto da tanta violenza. Sono entrato nella sala quando le luci erano già spente. I primi dieci minuti le persone hanno guardato il film in totale silenzio. Poi improvvisamente ecco gli applausi e le voci di approvazione. In poche parole, il film aveva conquistato tutti. Così mi sono convinto che il pubblico avrebbe capito tutto nel modo giusto e accettato il nostro film.

Ilya Naishuller. Fonte: ufficio stampa

Nonostante Hardcore sia un film di ampio respiro internazionale, è anche molto moscovita in termini di ambientazione. Tutta l'azione si svolge nella moderna capitale russa, i cui paesaggi sono perfetti per lo stile di un film d'azione cyberpunk. Era l'idea iniziale quella di girare a Mosca?

Sì. Ho pensato che sia gli spettatori russi che quelli stranieri avrebbero apprezzato questa scelta. Al pubblico russo sarebbe piaciuto riconoscere tanti luoghi della città. Le scene contengono sempre qualcosa di molto familiare, ma non banale: lo stile stalinista e imperiale della Prospettiva Lenin, il Ponte Pushkin...

Mentre per gli spettatori occidentali il paesaggio moscovita sarebbe stata una vera scoperta, qualcosa di nuovo e intrigante. Certo, gli spettatori americani potrebbero non capire che si tratta di Mosca, perché non compaiono luoghi da cartolina come la Basilica di San Basilio e il Cremlino. Ma per loro questo ambiente urbano risulterà intrigante, insolito e nuovo, perché girare un film d'azione internazionale nelle vie di New York, Londra o Parigi è troppo comune. Prima di noi nessuno aveva girato film in cui la maggior parte delle scene d'azione sono ambientate a Mosca. Ricevo già feedback positivi per questo da parte del pubblico occidentale, che apprezza l'ambientazione moscovita per la sua novità ed unicità.

Le riprese del film. Fonte: ufficio stampa

Anche il vostro prossimo progetto sarà in inglese?

Sì e pare che non sarà russo. Non che io sia categorico in questo, è che non trovo il mio posto all'interno del moderno sistema del cinema russo. I progetti che vorrei realizzare in russo non esistono ancora in natura.

Come sarà il suo prossimo film? Un successone pieno di scene d'azione?

Ho la possibilità di girare un film con un budget di 100 milioni di dollari con attori top, tutto vero. Ma forse rifiuterò.

In primo luogo, perché dopo Hardcore vorrei fare qualcosa di radicalmente diverso, e un cambio di genere credo sia la soluzione migliore.

In secondo luogo, avendo tante offerte, ho la possibilità di scegliere come prendere parte ai progetti. Sicuramente mi interessano di più quelli in cui vengo invitato non solo come regista che non può dire l'ultima parola.

Finché potrò, mi guarderò intorno e valuterò ogni cosa. Dopo un grande esordio è facile fare un passo falso e far sì che il secondo film sia un completo fallimento. E vorrei davvero che questo non succeda.

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