I dieci simboli di Russia

Il Cremlino di Mosca e la Chiesa di San Basilio, i simboli più noti della capitale russa (Foto: Lori / Legion Media)

Il Cremlino di Mosca e la Chiesa di San Basilio, i simboli più noti della capitale russa (Foto: Lori / Legion Media)

Da Peterhof al Lago Bajkal fino al Cremlino di Kolomensky: bellezze naturali e architettoniche che fanno grande il Paese, scelte via Internet dai russi stessi

Sono stati resi noti i risultati definitivi del progetto Russia 10 Multimedia, una consultazione condotta con il voto in tutto il Paese per scegliere i dieci simboli della Federazione. Il canale televisivo Russia 1 e la Società geografica russa hanno guidato l’evento che si è svolto dal 25 marzo al 13 ottobre 2013. Scopo del progetto è promuovere l’immagine della Russia con un patrimonio culturale unico e abbondanti risorse naturali.

Le bellezze di Russia
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Settecento località, monumenti e manufatti sono stati presi in considerazione nelle fasi preliminari della competizione, e tra essi vi sono sia  monumenti architettonici e culturali straordinari sia località naturali. Dopo aver ottenuto il numero più alto di voti, ottanta di questi sono passati al secondo girone della gara.

I simboli della Federazione Russa emersi dalle votazioni sono i seguenti: il Cremlino di Kolomensky, la moschea Akhmad Kadyrov Cuore della Cecenia, il Cremlino di Rostov, il Cremlino di Niznij Novgorod, il Cremlino di Pskov (Krom), Peterhof, Mamaev Kurgan e la scultura “La Madre Patria chiama”,  l’isola Kizhi, il Monastero della Trinità divina di San Sergio e il Lago Bajkal. Per sottolineare la loro importanza alla pari per la popolazione russa,  è stato deciso di non suddividere i premi tra i soli primi dieci classificati.

La vittoria della Moschea Cuore della Cecenia e del Cremlino di Kolomensky era già stata anticipata a causa di uno scandalo che ha coinvolto i due monumenti durante la competizione. I voti del secondo round hanno designato vincente il Cremlino di Kolomensky, che ha così scalzato dal primo posto la Moschea Cuore della Cecenia che lo occupava da tempo. Le autorità cecene hanno preso la decisione di escludere la moschea dalla gara per un errore tecnico capitato durante gli scrutini. Il presidente Ramzan Kadyrov ha quindi chiesto agli operatori di telefonia mobile di restituire il denaro speso dagli utenti per votare a favore della moschea e i loro uffici sono stati presi d’assalto dai residenti locali. I soldi sono stati restituiti e gli organizzatori della competizione hanno dichiarato che entrambi i monumenti, la Moschea Cuore della Cecenia e il Cremlino di Kolomensky, hanno ottenuto lo status di simboli russi per default.

In ogni caso, il Centro di ricerche sull’opinione pubblica russa ha condotto un sondaggio in proprio tra i russi, e il 58 per cento delle preferenze per il  simbolo nazionale è andato al Lago Bajkal.

Questa selezione non è stata il primo progetto di questo tipo per l’emittente televisiva Russia 1. Le tre fasi eliminatorie del concorso delle Sette meraviglie della Russia si erano svolte dal 1° ottobre 2007 al 1° febbraio 2008, sfruttando anche Internet e gli sms. Tra le meraviglie russe, proprio come nella competizione per i “Simboli della Russia” erano comparsi Mamaev Kurgan e la scultura “La Madre Patria chiama”, Peterhof e il Lago Bajkal.

Nell’elenco delle meraviglie russe figuravano anche le formazioni di roccia di Manpupner (detti anche i “Poli della Repubblica di Komi”), il Monte Elbrus e la Cattedrale di San Basilio a Mosca.

Nel 2008, al termine di una serie di dibattiti televisivi,  l’emittente Russia 1 aveva scelto come vincitore del concorso “Il nome della Russia” Aleksandr Nevskij.

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