Suona l’ultima campanella e le luci si spengono. Sul palco, o piuttosto nel maneggio, entrano i cavalli che eseguono numeri difficilissimi a ritmo di musica, che sviluppano la trama di un’unica storia che lascia il pubblico senza fiato.
Il teatro equestre (in russo: “Конный театр”; “Konnyj teatr”) di Mosca è nato circa un anno fa. È stato creato presso il Museo del cavallo del Centro delle tradizioni equestri nazionali della VDNKh (“Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale”) e ha sede nel padiglione 42. I principali interpreti sono cavalli russi da sella e di razza Vladimir (cavallo da tiro di straordinaria forza).
La “star” più piccola è Sheldon, cavallo in miniatura di razza europea, già protagonista de “La storia di un’amicizia” (“Шелдон. История одной дружбы”; “Sheldon. Istorija odnoj druzhby”), spettacolo che racconta le avventure di un cavallino che diventa un grande artista.
Aida Gadzhimirzaeva e Vadim Kolodochkin, che lavorano al teatro, definiscono lo stile dei loro spettacoli “libertà dei cavalli”. Il loro gruppo equestre è il più grande del paese. Gli animali eseguono tutti i comandi in maniera sincronizzata: si alzano sulle zampe posteriori, piroettano e sfilano nell’arena. Al teatro si può vedere anche un numero davvero unico: il cavallo che salta la corda.
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