Un team internazionale composto da 162 ricercatori provenienti da 30 paesi, compreso un team russo, ha concluso che il cavallo addomesticato che conosciamo al giorno d’oggi ha avuto origine in Russia. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
Questa teoria è nata dall'analisi del DNA di 273 animali vissuti in Eurasia tra il 50.000 e il 200 a.C. e dal confronto con quello dei cavalli di oggi. Gli studiosi sono giunti alla conclusione che i cavalli domestici contemporanei sono geneticamente molto simili tra loro. Questo si spiega con la loro origine comune, che può essere fatta risalire a una specie che sarebbe stata addomesticata dai rappresentanti della cultura Yamna tra 5.500 e 4.600 anni fa nella regione vicino al basso Volga e al Don. In pochi secoli, i discendenti di questi cavalli si diffusero rapidamente in tutta l’Eurasia, soppiantando quasi tutte le precedenti popolazioni di cavalli selvaggi.
Tra 4.200 e 4.000 anni fa, questi quadrupedi furono introdotti dall'uomo in Boemia, Asia Minore e nel Delta del Danubio, e tra 3.500 e 3.000 anni fa in Mongolia e in Europa occidentale.
Va notato che la questione dell'origine dei cavalli domestici di oggi è stata a lungo dibattuta, e sono state avanzate varie ipotesi, che indicavano talvolta il Portogallo o le steppe della Mongolia, l'Anatolia o i Pirenei, come luogo di origine. Tuttavia, questo nuovo studio, di portata senza precedenti, ha confutato le ipotesi precedenti.
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