Kolomenskoe è uno dei luoghi più incantevoli della capitale russa. Nel parco, che si trova a solo un quarto d’ora di metropolitana dal Cremlino di Mosca, si può non solo fare un’emozionante passeggiata in bicicletta o costeggiare a piedi la Moscova, ma anche vedere alcune rarissime costruzioni in legno, tra chiese e “ostrog” (fortificazioni), portate dai villaggi del Nord della Russia che, purtroppo, si stanno inesorabilmente svuotando. La storia del parco comincia nel 1923 proprio dal museo di architettura in legno.
La chiesa di San Giorgio, i cui esterni presentano motivi parecchio insoliti, proviene dalla regione di Arkhangelsk. La torre dell’ostrog Sumskij da un antico villaggio dei Pomory, in Carelia.
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Tuttavia, Kolomenskoe è molto più di un museo. Questo territorio è stato abitato per centinaia di anni. La prima menzione del villaggio risale al 1336. Ancora oggi qui si può vedere la Chiesa dell’Ascensione, la cui costruzione era stata avviata nel 1532 dal Gran principe di Mosca, Basilio III, per commemorare la nascita di suo figlio (il futuro zar Ivan il Terribile).
A proposito: è stata la prima chiesa russa costruita in pietra con il tetto a “shatjór” (“a tenda”; “dalla forma piramidale”)!
Nel XVIII secolo, Kolomenskoe diventa la residenza estiva dei principi moscoviti. Dei sei giardini di quell’epoca solo tre sono arrivati fino ai nostri giorni e ancora oggi è possibile farvi una bella passeggiata. Quanto al palazzo in legno dello zar Alessio Mikhailovich, è soltanto una replica moderna, del 2010!
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