Cosa sono le “repubbliche” che fanno parte della Federazione Russa?

Le celebrazione per la Giornata della Bandiera russa

Le celebrazione per la Giornata della Bandiera russa

Vitalij Timkiv/Sputnik
Queste entità hanno diritto a una propria costituzione, a usare la lingua (o le lingue) locali e a chiamare “capitale” il proprio centro amministrativo. Ma cosa sono e da dove vengono questi “Stati nello Stato”?

Tutte le repubbliche russe – insieme alle città federali, agli oblast (regioni), ai kraj (territori), agli okrug (circondari autonomi e all’Oblast autonomo ebraico  – sono soggetti paritari della Federazione Russa, come sottolineato nella Costituzione del Paese. In Russia esistono in totale oltre ottanta soggetti federali.

La parola “repubblica” (“respublika” in russo) in questo caso non implica la sovranità dello Stato. Si tratta piuttosto di una tradizione storica, che si è formata sotto l’influenza del fattore etnico. Le moderne repubbliche della Federazione Russa sono spesso le eredi delle Repubbliche socialiste sovietiche autonome (abbreviate in ASSR, da: Avtonomnye sovetskie socialisticheskie respubliki) e degli oblast autonomi. Le ASSR erano una forma di autonomia per le minoranze nazionali che abitavano l’Urss.

Le bandiere delle repubbliche sovietiche

L’Unione Sovietica era composta da quindici Repubbliche Socialiste Sovietiche (o semplicemente Repubbliche dell’Unione), ciascuna con una propria divisione amministrativo-territoriale. E alcune repubbliche dell’Unione avevano le proprie ASSR. La costituzione della RSFS Russa del 1978 riconosceva 16 ASSR.

Come nacque questo sistema?

La riorganizzazione amministrativa e territoriale su larga scala nella Russia odierna e nei Paesi vicini ebbe inizio dopo gli eventi rivoluzionari del 1917, quando i popoli dell’ex Impero russo iniziarono a lottare per varie forme di autonomia nazionale. I territori più grandi – il Granducato di Finlandia e il Regno di Polonia – ottennero successivamente l’indipendenza dalla Russia. I territori più piccoli cercarono l’autonomia all’interno del Paese, rivendicando il diritto alla propria lingua e a maggiori poteri sul proprio territorio. Negli anni Venti e Trenta, i confini e lo status dei soggetti cambiarono di continuo: i distretti vennero accorpati, trasformati in oblast autonomi e questi in repubbliche autonome. 

La mappa dell'Unione Sovietica con l'indicazione degli Stati che la compongono e del loro anno di adesione dal 1917 al 30 dicembre 1922

Nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR), che fece parte dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1991, in vari periodi vi furono fino a 19 repubbliche autonome. 

Ad esempio, la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma del Turkestan, che insieme alla Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Baschiria è considerata la prima repubblica autonoma della RSFSR, è esistita solo dal 1918 al 1924, ma ha dato origine a due intere repubbliche dell’Urss, quella uzbeka e quella turkmena. La Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Tedesca del Volga, istituita nel 1918, fu soppressa nel 1941 e divisa tra gli oblast di Saratov e di Stalingrado (oggi Volgograd). 

Un manifesto di propaganda,

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La Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea, creata nel 1921, fu soppressa nel 1945 e divenne oblast di Crimea, e nel 1954 entrò a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. La Repubblica Socialista Sovietica Carelo-Finlandese, creata nel 1940, nel 1956 fu “retrocessa” ad ASSR di Carelia all’interno della RSFSR. Al contrario, alcune ASSR vennero promosse allo status di repubbliche dell’Unione Sovietica, ad esempio l’ASSR del Kazakistan (nel 1936) e l’ASSR del Kirghizistan (nel 1926).

Nel 1961, il numero di ASSR si assestò a 16 e rimase invariato fino al 1990. La trasformazione delle ASSR in repubbliche russe avvenne parallelamente alla trasformazione della RSFSR in Federazione Russa e all’indipendenza di molte repubbliche sovietiche nel corso della disintegrazione del Paese. 

Alcune delle attuali repubbliche della Federazione Russa: Adighezia, Altaj, Karachaj-Circassia, Khakassia, Cecenia e Inguscezia  hanno acquisito questo status per la prima volta negli anni Novanta.

In cosa le repubbliche russe sono diverse dalle altre regioni?

Le bandiere dell'Ingushezia (a sinistra) e della Russia

La massima carica di una repubblica è ufficialmente chiamata “capo” della repubblica (in russo: “glavá”), mentre gli altri soggetti della federazione hanno un governatore (“gubernátor”) e Mosca un sindaco (“mer”). Il Tatarstan era un’eccezione: lì il capo era il “presidente”. Ma il 12 luglio 2022, il decreto presidenziale sull’introduzione di modifiche al Consiglio di Stato della Federazione Russa ha sostituito anche questa carica con quella di “glavá”. La città principale di una repubblica russa è chiamata “capitale” (in russo: “stolítsa”), mentre gli altri soggetti hanno un “centro amministrativo” (“administrativnyj tsentr”).

I passaporti dei residenti di alcune repubbliche – Tatarstan, Bashkortostan e Repubblica di Sakhá (Jakuzia) – hanno inserti nella lingua nazionale.

Il simbolo della Repubblica della Baschiria, a sinistra, e una pagina di un passaporto russo

Oltre al russo, le repubbliche riconoscono le lingue dei propri popoli come lingue di Stato. Da qualche parte la lingua è una, mentre in Daghestan ce ne sono ben 13! In Carelia, invece, solo il russo ha lo status di lingua ufficiale. Secondo la legislazione, la lingua di Stato della Federazione Russa (il russo) e le lingue di Stato delle repubbliche devono utilizzare l’alfabeto cirillico. Le popolazioni indigene della Carelia parlano il careliano, il vepso e il finlandese, tre lingue che non possono diventare lingue ufficiali a livello federale (a meno che la legge non venga modificata) perché usano l’alfabeto latino. In ogni caso, queste lingue hanno uno status ufficiale sul territorio della Carelia e i suoi abitanti, come i rappresentanti di tutti i popoli della Russia nel suo complesso, hanno il pieno diritto di usare e conservare le loro lingue native. 

Il nome di una via in russo e in un dialetto della lingua careliana

Tutte le repubbliche russe hanno un loro inno. La versione ufficiale dell’inno del Daghestan è priva di parole, mentre quello della Carelia è solo in russo.


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