Una delle tenute più belle di tutta la Russia, Kuskovo, apparteneva alla famiglia Sheremetjev. Il periodo del loro massimo splendore e della costruzione di questo incredibile palazzo fu il XVIII secolo. Sul territorio della tenuta si trovano un palazzo in legno, parchi e giardini all’inglese, diverse dépendance costruite nello stile di edifici stranieri: case olandesi, italiane e svizzere, oltre a una grande serra dove venivano coltivati frutti rari. C’è una leggenda secondo cui il conte Sheremetev decise di sorprendere Caterina la Grande e in pieno inverno le regalò un cesto di pesche della sua serra; un dono esotico senza precedenti per il XVIII secolo!
I ricchissimi Sheremetjev avevano anche un’altra tenuta, Ostankino, molto più vicina al centro della città. Anche qui c’erano serre con alberi e piante rare. Inoltre, la tenuta ha una chiesa ricca di ornamenti unica nel suo genere, risalente al XVII secolo. Questa tenuta è nota soprattutto per il suo teatro dei servi della gleba, per il quale venne costruito un palazzo speciale con palcoscenico e sala. L’amante segreta di Nikolaj Sheremetev, Praskovja Zhemchugova, brillò su questo palco. Alla fine del XVIII secolo, c’erano già i teatri imperiali a San Pietroburgo, ma la compagnia teatrale degli Sheremetev era ancora invitata a esibirsi davanti alla coppia reale.
Caterina la Grande ideò il grandioso progetto di una “Tsarskoe Seló vicino a Mosca”. Fu stanziato un importo enorme per la costruzione, tuttavia, l’imperatrice perse rapidamente interesse e si fermò a Tsaritsyno (talvolta in italiano traslitterato come Caricyno) solo una volta. Il complesso del palazzo, del XVIII secolo, fu costruito su progetto dei principali architetti dell’epoca, Vasilij Bazhenov e Matvej Kazakov e si rivelò un raro esempio di pseudogotico russo. A proposito, il palazzo è di mattoni rossi e bianchi, che, secondo l’idea degli architetti, avrebbero dovuto richiamare la gamma cromatica del Cremlino e della Piazza Rossa. È stato il primo complesso di palazzi di così grandi dimensioni fuori dalla allora capitale San Pietroburgo, e una delle sue caratteristiche principali fu anche il grande e pittoresco “parco paesaggistico”.
La tenuta di Kuzminki apparteneva alla nobile famiglia degli Stroganov, e in seguito, come dote, passò ai principi Golitsyn, che si imparentarono con loro. Questa tenuta è stata visitata in tempi diversi da molti zar, da Pietro il Grande ad Alessandro II. Uno dei principali motivi di attrazione di questo luogo è la copia dell’icona di Gerusalemme della Blachernitissa (o Madre di Dio del segno), in onore della quale venne costruita una chiesa in legno poi riedificata in pietra in stile classicista. Sotto i Golitsyn, nel XVIII secolo, la tenuta si espanse, e il palazzo padronale fu ricostruito.
Sfortunatamente, tutte le bellezze non sono sopravvissute fino ad oggi: l’edificio principale è bruciato poco prima della Rivoluzione. Ma ci sono ancora diverse dépendance, una serra e un bellissimo cortile per i cavalli. Inoltre la tenuta dispone di un ampio parco con un sistema di laghetti e pittoreschi ponti.
La tenuta di Arkhangelskoe ha cambiato molti proprietari: i già noti Sheremetjev e Golitsyn, così come gli Jusupov. Tutte queste sono tra le più antiche e ricche famiglie nobiliari russe. Questo complesso di palazzi ha subito una forte trasformazione tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, e oggi ricorda molto le lussuose residenze suburbane degli zar nei dintorni di San Pietroburgo. C’è un parco con un numero enorme di sculture, palazzi, con un suo teatro e persino la chiesa di famiglia degli Jusupov con un colonnato. Il pittoresco paesaggio è coronato da una vista splendida sul fiume Moscova.
L’usadba: come era costruita la tipica tenuta russa, paradiso dei nobili
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