Tre luoghi di Mosca, il cui nome insolito può trarre in inganno

Legion Media
La funzione storica di questi posti è difficile da capire al primo sguardo o basandosi solo sulla toponomastica

1 / Lobnoe mesto

Il Lóbnoe mésto (Лобное место) apparve sulla Piazza Rossa a metà del XVI secolo. La tradizione oggi più apprezzata dai turisti è quella di lanciare una monetina, cercando di farla cadere al centro della struttura. Nonostante la fama del Lobnoe mesto, molte persone non conoscono la sua funzione originale.

Mosca. Illustrazione da Viaggi per il Gran Duca di Moscovia e il re di Persia di Adam Olea. Artisti: Rothgiesser, Christian Lorenzen (?-1659)

La struttura dell’oggetto in sé (un podio rotondo rialzato in pietra) non dà a una persona del giorno d’oggi grandi indizi sul suo passato. Inoltre, da molti anni una leggenda realistica circola tra il popolo russo, pur non avendo nulla a che spartire con la verità storica: che questo luogo sia stato creato come palcoscenico per crudeli esecuzioni pubbliche. Tanto che in russo l’espressione “lobnoe mesto” è usata come sinonimo di “patibolo”.

Tuttavia, qui, molto probabilmente, non sono mai avvenute esecuzioni. Per quelle, c’erano posti speciali a Mosca: in particolare piattaforme di legno sulle piazze Bolotnaja e Lubjanka.

Il Lobnoe mesto era destinato all’annuncio da parte degli araldi di decreti dello zar e atti di Stato. Ad esempio, prima di Pietro il Grande, qui venivano annunciati al popolo nomi dei patriarchi e degli eredi al trono. Inoltre, qui erano periodicamente esposte le reliquie sacre, soprattutto durante la Settimana santa che precede la Pasqua. Quindi, si trattava di una specie di tribuna, e si trovava sullo “vzlobje” (взлобье), termine desueto per “salita”; “riva”; “poggio”. Ed infatti sorge alla sommità della strada che si inerpica dalla Moscova verso la Piazza Rossa. Il nome deriverebbe quindi da questa parola e non avrebbe niente in comune con l’aggettivo “lobnyj” del russo moderno, che significa “frontale”, “della fronte” (ad esempio: “lobnaja kost”; “osso frontale”).

2 / Kuznetskij Most

Il nome Kuznétskij Most (Кузнецкий Мост), una via che negli ultimi anni è diventata una grande zona pedonale nel centro di Mosca, può sembrare un mistero a molti. Innanzitutto, perché mai “most”, che in russo vuol dire “ponte”, se qui di ponti non ce n’è neanche l’ombra? Con “Kuznetskij” (“della fucina”, “della forgia”, “dei fabbri”, voce desueta: nel russo moderno sarebbe кузнечный; “kuznechnyj”) tutto è più o meno chiaro. Nel XV secolo qui fu fondato l’insediamento di Kuznetsk, dove vivevano e lavoravano i fabbri (“fabbro” in russo è appunto кузнец; “kuznéts”). Ma con “most” tutto è più complicato.

Kuznetskij Most nel XVIII secolo, di Karl Lopyalo

La Kuznétskaja Slobodà (il “Borgo dei fabbri”) si trovava sulla riva sinistra del fiume Neglinka. Fino alla seconda metà del XVIII secolo qui c’era un ponte di legno. A causa della sua fragilità, nel 1754 fu sostituito da uno nuovo in pietra bianca, su progetto del famoso architetto russo Dmitrij Vasiljevich Ukhtomskij (1719-1774). I due tratti di strada che portavano al ponte vennero chiamati “ulitsa (via) Kuznetskij Most”.

Ma il fiume Neglinka usciva regolarmente dagli argini, provocando frequenti inondazioni in questa zona della città. Così si decise di intubarlo sotto terra.

Il ponte di pietra bianca non venne distrutto, ma ricoperto di terra. E successivamente, anche durante gli scavi per vari lavori di costruzione, il monumento è stato sempre conservato. Pertanto, oggi, mentre camminate lungo via Kuznetskij Most, non dimenticate che il ponte c’è, sotto i vostri piedi, semplicemente non è visibile.

3 / Strokinskoe ukreplenie

A est di Mosca, nel quartiere di Izmajlovo, è nascosto un oggetto storico unico: un sistema di terrapieni rotondi, che può essere visto completamente solo dal cielo: lo Strokinskoe ukreplénie (Строкинское укрепление). Il più grande dei terrapieni ha un diametro di mezzo chilometro e la sua altezza è di circa due metri. Al centro ci sono bastioni più piccoli, e uno stagno con un’isola in mezzo. Si tratta della Fortificazione (ukreplenie) di Strókino, considerata uno dei luoghi più misteriosi di Mosca.

Disegno N. 65. Fabbrica di mattoni di Strokinsky. 1660 circa. P. S. Kudryavtsev

Questo oggetto è molto insolito, perché non è tipico per la Russia, e la sua forma è perfettamente rotonda. Proprio la precisione del cerchio ha creato una serie di leggende. Secondo la versione più diffusa, questo luogo un tempo serviva da ridotta militare per i “poteshnje vojskà”, l’esercito giocattolo” che fu creato per Pietro il Grande, quando era ancora un bambino.

Fortificazione di Strokino

Tuttavia, quelli dello Strokinskoe ukreplenie (i moscoviti litigano su dove cada l’accento: Strókinkoe, sulla o, come nel nome del vicino villaggio, o più avanti?) sono i resti di una fabbrica di mattoni, sul territorio di quello che era stato un recinto per il bestiame. La fabbrica di mattoni apparve nella seconda metà del XVII secolo e possiamo vederla solo sui disegni delle carte del 1660 del cancelliere dell’Ordine degli affari segreti (“Prikaz tajnykh del”) Pjotr Stepanovich Kudrjavtsev. I mattoni prodotti qui furono molto probabilmente usati per costruire una cattedrale, una torre e un le porte delle mura di una fortezza sull’Isola Izmailovskij, che si trova nelle vicinanze.

In epoca sovietica, il territorio fu dato in gestione al Sovkhoz di Izmajlovo di giardinaggio decorativo. Esiste ancora: la forma di proprietà è cambiata (non è più una “fattoria statale”), ma il nome sovietico è stato preservato. Il suo territorio è chiuso alle visite, quindi è impossibile per un normale turista visitare oggi la cosiddetta Fortificazione di Strokino.


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