Le cinque spiagge più belle della Crimea, dove sarebbe un delitto non fare il bagno (FOTO)

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Potrete nuotare dove amavano tuffarsi poeti e scrittori russi e persino i membri della famiglia imperiale, tra acqua cristallina, faraglioni e panorami mozzafiato

Tarkhankut

Una delle spiagge più pulite, con acqua limpidissima, si trova nel punto più occidentale della penisola, a Capo Tarkhankùt. L’acqua qui è sempre trasparente e conserva un colore smeraldo, e tutto questo è abbellito da infinite rocce con cunicoli e grotte, raggiungibili in motoscafo.

Ci sono molte baie insolite lungo la costa. Uno dei luoghi più apprezzati è il “Calice dell’Amore” (in russo: “Chasha ljubvì”), una piscina naturale, attorno alla quale ci sono rocce alte 6 metri, dove gli amanti vengono a tuffarsi, mano nella mano. Secondo la tradizione, se le mani non si aprono durante il salto, il rapporto sarà lungo e forte.

Ci si può anche immergere sott’acqua con un istruttore per 35 minuti, esplorando un museo subacqueo unico al mondo: ci sono statue di Lenin, Stalin, Voroshilov, Karl Marx, così come di vari poeti e scrittori russi del XX secolo.

Spiaggia Jàshmovij (Sebastopoli, Capo Fiolent)

In epoca sovietica, una delle spiagge più belle e pulite di Sebastopoli era un’area ad accesso vietato per motivi militari. Dalla metà degli anni Cinquanta, qui vicino si svolgevano infatti i test dei lanci dei missili sottomarini. Ci sono anche leggende che ci fosse una base segreta di addestramento al combattimento dei delfini vicino alla spiaggia.

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In ogni caso, negli anni Ottanta il sito militare è stato chiuso e i test sono stati interrotti. Negli anni Novanta, per arrivare in spiaggia, bisognava munirsi di un pass speciale, che veniva rilasciato dal comandante dell’unità militare.

All’inizio degli anni Duemila, la spiaggia è diventata pubblica. Il percorso per raggiungerla conta 785 gradini, che iniziano ai piedi del Monastero maschile di San Giorgio.

La maggior parte della spiaggia, lunga 450 metri, è ricoperta da grossi ciottoli e sul fondale sono presenti anche enormi massi. La Roccia della Santa Apparizione (in russo: “Skalà svjatógo Javlénija”) emerge dall’acqua. Secondo la leggenda, nell’891, dei marinai in navigazione furono colti da una tempesta e iniziarono a pregare per salvarsi e in quel momento videro San Giorgio il Vittorioso sull’acqua e gli elementi si placarono immediatamente. Successivamente, in onore di questo evento, i Greci costruirono un monastero sulla costa e una croce fu eretta sulla roccia.

Spiaggia dello zar (Novyj Svet)

Nel 1912, l’imperatore Nicola II arrivò nel villaggio di Novyj Svet (“Nuovo Mondo”). La spiaggia prese il suo nome (in russo: “Tsarskij pljazh”). A quanto si dice, fu proprio su questa spiaggia, situata nella Baia Azzurra (in russo: Golubàja Bukhta”), che i membri della famiglia imperiale nuotarono e si rilassarono al sole.

Ora la spiaggia è ufficialmente chiusa al pubblico, ma la gente del posto ci porta ancora i turisti su yacht e motoscafi. Su entrambi i lati, la spiaggia è circondata da due promontori: uno dei quali, Capo Kapchik (a sinistra guardando verso il mare) può essere raggiunto autonomamente.

Già dal Capo inizia il Sentiero di montagna Golitsyn (in russo: Górnaja tropà Golìtsyna), che fu creato nel 1912 su ordine del principe Golitsyn proprio in occasione della visita della famiglia imperiale. La sua lunghezza è di 5,4 km, offre una vista sulle baie locali, sulla Spiaggia dello zar e su Novyj Svet.

Golubye kamni (Simeiz)

In realtà non si tratta nemmeno di una spiaggia, ma di enormi massi situati nei pressi del monte Diva, verso i quali bisogna scendere lungo un ripido pendio roccioso.

Questi blocchi di pietra (“Golubye kamni” significa “Rocce azzurre”) spezzano la costa in piccole baie appartate, dove i nudisti amano riposarsi lontano da occhi indiscreti.

Inoltre, i turisti sono attratti dall’opportunità di tuffarsi da uno dei massi direttamente in mare, e poi dalla possibilità di osservare, nell’acqua cristallina, alghe, pesci e labirinti di pietra sottomarini.

Si dice anche che questa spiaggia sia la più amata dalla comunità LGBT.

Tìkhaja Bukhta (Koktebel)

La lunga baia a forma di arco giustifica pienamente il suo nome, che si traduce dal russo come “Baja Tranquilla”: l’acqua è quasi sempre calma vicino alla costa. La spiaggia, lunga 3,5 km si affaccia su Mys Khameleon; Capo Camaleonte. Perché si chiama così? Perché a seconda dell’ora del giorno, può cambiare il suo colore dal viola all’arancio dorato.

Nel XX secolo, Nikolaj Chukovskij, Nikolaj Gumilev, Mikhail Bulgakov, Marina Tsvetaeva e altri famosi poeti e scrittori vennero a riposarsi nella baia. Negli anni Venti e Trenta fu aperta sulle colline la prima scuola di piloti in Russia. Oggi i turisti si fermano in massa sulla costa della baia in campeggi e tende per godersi la spiaggia il più a lungo possibile.


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