La San Pietroburgo nascosta: viaggio negli appartamenti pre-rivoluzionari dove il tempo si è fermato

Maksim Kostin
Su queste stanze, dove tutto è rimasto come allora, pesa il fascino di un passato lontano: il progetto del fotografo pietroburghese Maksim Kosmin

Caminetti dalle piastrelle colorate, stucchi e antiche decorazioni, dettagli in legno coperti dalla polvere del tempo. Entrare nei vecchi appartamenti di San Pietroburgo significa immergersi in una dimensione che sembra sospesa nella storia. Un mix fra antico e moderno. Fra lusso e miseria. Spesso nascosto agli occhi dei turisti distratti. 

Oggi questi ambienti, simbolo di un passato che si fonde e confonde col presente, si svelano al pubblico grazie agli scatti del fotografo Maksim Kosmin. 

La collezione fotografica è iniziata nel 2013, quando Maksim era alla ricerca di un appartamento da affittare nella capitale culturale della Russia. Ma la sua ricerca è andata oltre, e si è trasformata in un progetto visuale in costante aggiornamento: Maksim continua ancora oggi a inseguire con la sua macchina fotografica quei vecchi appartamenti di epoca sovietica che hanno mantenuto inalterata la propria essenza, e il suo progetto è cresciuto talmente tanto che ha addirittura deciso di abbandonare la sua professione di ingegnere per dedicarsi completamente alla fotografia e all’esplorazione dei vecchi ambienti che testimoniano il glorioso e travagliato passato della città. 

Attualmente Maksim vanta 216.000 follower su Instagram e 57.000 follower sul gruppo "Old Fund" di VK. Qui non solo condivide le immagini scattate negli appartamenti visitati, ma racconta anche la vita di San Pietroburgo durante l'epoca imperiale. 

"Questi [appartamenti] sono capsule del tempo che ci ricordano il difficile XX secolo”, dice Maksim. 

Le immagini della "stanze nascoste" della San Pietroburgo rivoluzionaria sono state raccolte e caricate su internet dal collettivo “Old Fund”. “L’obiettivo del nostro progetto è fare in modo che questi luoghi, testimonianza del passato, non cadano nel dimenticatoio e non finiscano in rovina”, ha spiegato uno dei membri del collettivo.

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