Cosa c’è sotto il Cremlino di Mosca?

Anton Romanov
La Biblioteca di Ivan il Terribile ancora non è stata trovata. Sono invece spesso saltati fuori camminamenti segreti, antiche carceri, nascondigli per persone e tesori. E da qualche parte passa pure la metropolitana segreta per le emergenze e le alte cariche dello Stato

Il Cremlino di Mosca è la più grande fortezza a essersi conservata in Europa, portando con sé fino ai nostri giorni molti segreti. Innumerevoli generazioni di ricercatori hanno cercato di svelare quelli più intricati. Per esempio: la biblioteca di Ivan il Terribile è conservata sotto il Cremlino? Ci sono passaggi sotterranei che vanno da sotto il Cremlino ad altre parti della città? Per ora non ci sono risposte a queste domande.

Pozzi e riserve d’acqua

Ogni fortezza medievale aveva passaggi segreti e botole nascoste. Il Cremlino non faceva eccezione. Fin dalla sua fondazione, ha avuto certamente tunnel segreti per gli approvvigionamenti d’acqua. Ma fino a noi non sono giunte le fortificazioni originali del Cremlino, in legno, né quelle in pietra bianca costruite sotto Demetrio di Russia (Dmitrij Donskoj; 1350-1389). Noi abbiamo a che fare con il Cremlino di Ivan III di Russia, detto il Grande (1440-1505). Alla fine del XV secolo, divenne chiaro che il Cremlino precedente non era più adatto alla guerra moderna: le mura e le torri danneggiate da assedi e incendi non potevano più resistere all’assalto dei nemici. Ivan invitò degli architetti italiani, che eressero mura e torri in mattoni, costruirono chiese e il palazzo del Granduca.

Gli italiani crearono anche le prime strutture sotterranee del Cremlino, necessarie per qualsiasi fortezza. Nel 1485 nei pressi della Torre Tainitskaja, fu costruito un nascondiglio (in russo: tajnìk, da cui il nome della torre) ma il suo scopo resta sconosciuto. Quando fu scoperto nel XVII secolo non era già più utilizzabile: i gradini erano rotti, i muri in parte crollati e le porte chiuse erano mezze ricoperte di calcinacci.

Nel 1826, in questo nascondiglio-pozzo, lasciato senza copertura, annegò un guardiano. La maggior parte degli storici è incline a credere che questa fosse una delle riserve d’acqua.

Punti di ascolto sotterranei

L’architetto Iljà Bondarenko, che studiò il Cremlino nel 1918, scrisse che in una delle torri “era stato creato un nascondiglio sotterraneo per impedire lo scavo di cunicoli per minare le mura”. Uno strumento efficace contro fortezze così potenti e inespugnabili come il Cremlino era infatti scavare dall’esterno una galleria sotterranea fino alla base delle mura, e lì piazzare esplosivi, che potevano abbattere le fortificazioni. Ma c’era un rimedio contro questi tentativi: dei camminamenti sotterranei di ascolto, chiamati “slukhi” (“slukh” in russo è l’udito). Andavano dalla fortezza verso le mura e terminavano con delle piccole finestre ad abbaino vicino ad esse. Da lì, stando in ascolto, si poteva sentire se il nemico stava scavando, e bloccarlo in tempo. Solo al cremlino di Pskov di tali “slukhi” ne sono sopravvissuti almeno 20, e ce ne sono anche al Cremlino di Mosca.

Prigioni

Dal 1525, i sotterranei della torre Beklemishevskaja (nota oggi anche con il nome di Moskvoretskaja; “del fiume Moscova”) furono utilizzati come luogo di detenzione e tortura dei prigionieri. Qui Ivan il Terribile ordinò di rinchiudere i suoi nemici. La Beklemishevskaja è collegata alla vicina torre Konstantino-Eleninskaja da un passaggio sotterraneo, lungo circa 170 metri, che era stato completamente trasformato in prigione.

Mikhail Pyljaev (1842-1899) nel suo libro “Vecchia Mosca”, descrisse “un corridoio coperto, con piccole feritoie, che conteneva prigionieri torturati, con le labbra cucite, che venivano loro dissigillate solo per rispondere agli interrogatori e ingerire di tanto in tanto un po’ di pessimo cibo, incatenati ad anelli di ferro al muro”. E vicino alla Cattedrale dell’Arcangelo c’erano un tempo carceri per chi aveva debiti nei confronti della Chiesa: questi cattivi pagatori dovevano sedere su dei ceppi ai quali erano incatenati. Questi sotterranei sono intatti. Conservano ora i resti delle principesse di Mosca e delle zarine, salvate durante la distruzione del Monastero dell’Ascensione al Cremlino, abbattuto nel 1929.

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Nascondigli per i tesori

Uno dei principali vantaggi di un Cremlino di pietra era che poteva conservare i valori anche in caso di incendio. Nel 1840, durante gli scavi sotto la Cattedrale dell’Annunciazione, fu scoperto un passaggio segreto che portava a cantine in pietra bianca e mattoni e quattro nascondigli sotterranei che si estendevano dal Palazzo delle Faccette alla Cattedrale dell’Annunciazione, cioè per 40/50 metri. Il seminterrato della Cattedrale dell’Annunciazione era destinato a conservare i tesori dei monarchi. Nel 1894, il principe Nikolaj Shcherbatov, un archeologo, scavando qui si imbatté nell’arco di questo nascondiglio. Trovò anche, nelle vicinanze, le rovine della Corte del Tesoro di Stato, l’edificio del Tesoro dei principi di Mosca, costruito nel 1484.

La biblioteca di Ivan il Terribile?

Nel 1518, il principe Basilio III di Mosca invitò il dotto monaco Massimo il Greco in Russia a tradurre libri liturgici. Questi mise anche in ordine e integrò la biblioteca di Basilio III, che formò la base di quella di suo figlio, Ivan il Terribile. Negli anni Sessanta del Cinquecento, lo zar Ivan mostrò la biblioteca al pastore Johann Wetterman, che ne scrisse come di un tesoro inestimabile, murato nelle cantine a volta vicino al Cremlino. Da allora si cerca questa biblioteca. Secondo i ricercatori, potrebbe contenere libri estremamente preziosi della biblioteca di Sofia Paleologa (1455-1503), la nonna di Ivan il Terribile e la nipote dell’ultimo imperatore bizantino, Costantino XI Paleologo.

I primi scavi su larga scala alla ricerca della biblioteca furono condotti alla fine del XIX secolo dallo studioso Eduard Thraemer (1843-1916) che confidava nel fatto che il nascondiglio potesse trovarsi sotto il Palazzo Terem. Negli anni Trenta, l’archeologo Ignatij Stelletskij si interessò con forza alla ricerca della biblioteca. Chiese il permesso al governo e condusse numerosi scavi in vari luoghi del Cremlino, a volte minacciando persino l’integrità degli edifici. Stelletskij trovò molte pietre interessanti e passaggi segreti, ma non le stanze con la biblioteca. Nel 1963, sotto il Palazzo Terem, scoprirono davvero dei passaggi segreti, ma non furono ripuliti dai detriti fino alla fine. Da allora, la ricerca della biblioteca non è ripresa, ma molti ricercatori sono convinti che esista.

La Metro-2?

Innanzitutto bisogna dire che esiste effettivamente una Metro-2, ossia un sistema di trasporto sotterraneo a fini di mobilitazione militare. Ciò è stato confermato in un’intervista del 2006 dal primo sindaco della Mosca post-sovietica, Gavriil Popov (fu primo cittadino dal 1990 al 1992). La Metro-2 è stata probabilmente costruita contemporaneamente alla metropolitana di Mosca, o poco più tardi, ed era destinata alle comunicazioni di trasporto di emergenza tra i più importanti soggetti della difesa e della gestione di Mosca (e per l’evacuazione del personale delle istituzioni statali di vertice in caso di conflitto militare). E uno dei luoghi più importanti della città e del potere russo è proprio il Cremlino.

La Metro-2 è molto profonda (da 50 a 250 metri) ed è, in senso stretto, non una metropolitana (con treni alimentati da un binario a contatto), ma una ferrovia sotterranea su cui viaggiano locomotive elettriche. Nelle fonti non secretate a cui si fa riferimento anche Wikipedia, è possibile trovare informazioni sull’aggiornamento e la riparazione di locomotive elettriche che operano su linee metropolitane segrete, parte della Metro-2, che passa anche sotto il Cremlino, da dove un ramo conduce alla Dacia di Kuntsevo, che fu la residenza di Stalin, quindi una struttura strategica nella periferia di Mosca.

Probabilmente ci sono altre strutture di trasporto sotto il Cremlino. Tuttavia, la loro ricerca e studio, come qualsiasi altra informazione su di essi, è classificata per motivi di sicurezza: del resto, il Cremlino rimane la più grande fortezza in uso dell’Europa continentale.


Cosa c’è all’interno del Cremlino di Mosca? 

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