Mosca e San Pietroburgo più vicine con la nuova autostrada M11: collegherà le due città in 6 ore

Aleksej Kudenko/Sputnik
Il nuovo tratto stradale, lungo 669 km, è stato inaugurato a fine novembre dal presidente Putin. Permetterà di accorciare i tempi di viaggio, riducendo il traffico e il numero di incidenti. Ma non sono mancate le polemiche per la deforestazione di alcune aree interessate dai cantieri

La nuova autostrada che collega Mosca a San Pietroburgo è lunga 669 km e attraversa le regioni di Mosca, Tver, Novgorod e Leningrado. Chiamata “Neva” (dal nome del fiume di San Pietroburgo), è uno dei più grandi progetti infrastrutturali della Russia contemporanea, con un costo totale stimato di 520 miliardi di rubli (8,1 miliardi di dollari), sostenuto dallo Stato e da investitori privati. Giusto per fare un paragone, il Ponte di Crimea (chiamato anche Ponte dello Stretto di Kerch) è costato meno: “solo” 228 miliardi di rubli (3,8 miliardi di dollari). 

Il tratto da Mosca a San Pietroburgo è da sempre uno dei più frequentati del paese, e la vecchia autostrada M10 non era più in grado di sostenere il costante aumento di veicoli. La nuova M11 mira quindi a smaltire parte del flusso di vetture: il traffico di transito sarà infatti reindirizzato verso la M11, mentre il traffico locale sarà incanalato sulla M10. Secondo le autorità, la M11 avrebbe già contribuito a dimezzare il numero di incidenti; entro il 2030, dicono, saranno ridotti di 3-5 volte. 

Uno dei principali vantaggi della nuova autostrada è che riduce i tempi di percorrenza, portando a 5-6 ore la durata del viaggio (sulla vecchia M10 ci vogliono circa 10 ore per coprire la distanza che separa Mosca da San Pietroburgo). In inverno il limite di velocità sarà di 110 km/h, che passerà a 130 km/h in primavera ed estate.

La M11 è una strada a pagamento. Le tariffe per le auto sono di 1.820 rubli (28,40 dollari) nei giorni feriali e 2.020 rubli (31,50 dollari) nei fine settimana. Se si viaggia accompagnati, il nuovo tratto stradale risulterà una valida alternativa al treno, visto che il costo del pedaggio, se condiviso, è più conveniente rispetto all’alta velocità “Sapsan”. 

Un altro vantaggio è che sulla M11 gli ingorghi non saranno frequenti: non attraversa infatti nessuna grande città e gli incroci permettono ai conducenti di raggiungere le loro destinazioni in modo più facile e veloce. In diversi tratti la M11 ha 4, 6, 8 e persino 10 corsie (ciascuna larga 3,75 metri). Il tratto stradale che tocca la città di Tver, lungo 59 km, è ancora in costruzione (è stato incluso nel progetto solo di recente).

La costruzione della M11 è iniziata nel 2010, ma ha subito svariati ritardi. Il progetto è stato anche al centro di un grosso scandalo legato alla deforestazione di alcune aree interessate dai cantieri.

I lavori dovevano essere completati entro i Mondiali di Calcio del 2018 ma, a seguito del ritrovamento di preziosi reperti archeologici, l’opera ha subito dei rallentamenti, fino all’autunno 2019.

Vladimir Putin aveva già espresso il proprio sostegno all'opera nel 2003, definendola un importante progetto infrastrutturale per il paese e per l'economia. "Promuoverà lo sviluppo delle regioni attraversate da questa nuova autostrada - aveva detto -, favorirà il loro sviluppo economico e i collegamenti...".

Il presidente russo ha inaugurato la nuova autostrada il 27 novembre 2019 e ha anche partecipato a un test drive a bordo della sua limousine Aurus.

Il nuovo tracciato fa parte di un progetto infrastrutturale ben più ampio: il corridoio di trasporto internazionale Europa-Cina occidentale. Si tratta di un progetto internazionale iniziato negli anni 2000 in un contesto di crescita degli scambi commerciali tra la Cina e l'UE. È nata così l'idea di costruire un percorso di 8.500 km che avrebbe aperto una nuova via di trasporto dalla Cina all'Europa, attraverso il Kazakhstan e la Russia.

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