Perché nella metro di Mosca i treni passano così spesso?

Turismo
ANNA SOROKINA
Ecco la risposta a questa e altre domande che sorgono spontanee scendendo sotto terra nella capitale russa: da quanto guadagnano i macchinisti a fino a che ora sono attive le linee, e a cosa servono quegli strani orologi che segnano il tempo trascorso dal passaggio dell’ultimo convoglio

La metropolitana di Mosca è una delle più belle al mondo. Le stazioni più antiche, decorate con marmi e stucchi, per il loro sfarzo potrebbero essere confuse con un palazzo imperiale. Ma i moscoviti adorano la metropolitana non solo per la sua bellezza: è il modo più affidabile e sicuro per spostarsi in città. Al mattino e alla sera, quando gli autobus e le macchine sono bloccati negli ingorghi, milioni di passeggeri si spostano senza problemi sotto terra. 

Con quale frequenza passano i treni della metropolitana? 

La metropolitana di Mosca trasporta in media 8,5 milioni di passeggeri al giorno. Nelle ore di punta, al mattino e alla sera, i treni partono a intervalli di 90 secondi. Durante il giorno, i treni passano circa una volta ogni 3 minuti. In verità c’è una linea in cui i treni passano un po’ meno spesso: è la Filjovskaja (numero 4) tra i Giardini di Alessandro (fermata: Aleksandrovskij Sad) e la stazione Mezhdunarodnaja. Ma non è certo tra le più utilizzate.

A proposito, nel pomeriggio in metropolitana può capitare di vedere non solo i treni passeggeri, ma anche quelli di servizio. Rallentano nelle stazioni, ma non aprono le porte e non si può accedere ai vagoni. Principalmente, è perché i convogli vengono spostati da un deposito all’altro, ad esempio per la riparazione o la verniciatura. Ma ci sono anche treni che servono per la calibratura dei binari. E, ad esempio, sulle linee Arbatsko-Pokrovskaja e Filjovskaja è in funzione il treno diagnostico “Sinergija”. Valuta le condizioni dei binari, dei tunnel e delle varie strumentazioni. 

Da che ora a che ora è in funzione la metropolitana di Mosca? 

La maggior parte delle stazioni della metropolitana sono aperte dalle 5.30 del mattino all’una di notte. Alcune stazioni come “Sokol” e “Aeroport” (un vecchio nome; qui non c’è nessuno degli aeroporti di Mosca attualmente attivi) aprono alle 5.20. Gli ultimi treni partono dalle stazioni terminali di tutte le linee all’1:03 di notte. Quindi, in effetti, la metropolitana trasporta i passeggeri che amano le ore piccole fino a circa le due del mattino.

Perché gli orologi sui binari mostrano quando il treno è partito?

Se siete già stati nella metropolitana di Mosca, probabilmente avranno attirato la vostra attenzione i grandi orologi elettronici appesi sopra l’ingresso dei tunnel. Mostrano l’ora di Mosca e da quanto tempo l’ultimo treno è partito. Molte persone si chiedono da tutta la vita, a cosa serva saperlo. Ma la risposta è semplice. Questo orologio non è per i passeggeri, ma per i conducenti. Lo chiamano “intervallometro”.

“In generale, tutti i treni seguono un orario rigorosamente programmato, ma nelle ore di punta, quando questo orario può essere un po’ sballato, la partenza del treno viene determinata in base a questi orari”, afferma il macchinista di seconda classe Anton Khlynin. “Quando il treno parte, l’orologio ricomincia da zero”

I tabelloni che mostrano quanto tempo resta da attendere per l’arrivo del treno successivo, invece, a Mosca sono presenti su poche linee, e sono apparsi di recente. 

Perché i treni a volte si fermano nel bel mezzo del tunnel? 

Al mattino e alla sera, quando ci sono molti passeggeri nella metropolitana, i treni possono rimanere nel tunnel, in attesa. “In contemporanea, ci sono oltre venti treni su una stessa linea e se il treno davanti ha accumulato un po’ di ritardo, allora tutti i treni che lo seguono dovranno attendere un po’”, spiega Vadim Kalugin, macchinista di prima classe. I macchinisti sono sempre pronti a fronteggiare le situazioni di emergenza, dice. Ad esempio, spesso i passeggeri in ritardo decidono di entrare all’ultimo momento con le porte che già si chiudono e l’autista deve riaprirle, ritardando la partenza.

E cosa succede in metropolitana di notte? 

“Molte persone pensano che la metro chiuda all’una del mattino, che un guardiano metta un bel lucchetto e tutti se ne vadano a casa”, afferma Anton Khlynin. “Ma in realtà, la metropolitana non dorme mai.” I treni passano la notte nel deposito o direttamente nelle stazioni. I conducenti in questo momento hanno una pausa per un po’ di sonno, 2-3 ore, in delle stanze attrezzate. “I turni notturni del conducente iniziano di sera, l’ultima corsa termina alle 2.30 di notte e dormiamo fino alle 5 del mattino”, spiega Vorku Bedasso, macchinista di prima classe. C’è sempre un addetto là. Prendiamo un tè, mangiamo una brioche, e andiamo a lavorare. L’organismo si abitua. Ci svegliamo persino senza mettere la sveglia.”

Mentre i treni sono fermi, i tecnici lavorano sulle linee. Controllano i convogli, ispezionano i binari. Allo stesso tempo, le stazioni vengono lavate e pulite. E alle cinque del mattino, i conducenti tornano operativi e si preparano a trasportare i passeggeri fino alle sei e mezza del mattino, fino all’arrivo dei colleghi del nuovo turno.

Quanto guadagnano i macchinisti della metropolitana? 

Per guidare un treno elettrico, devi avere un grande autocontrollo e la capacità di reagire rapidamente in condizioni di pericolo. Pertanto, lo stipendio del conducente è molto più alto della media di Mosca. Mentre il futuro macchinista studia, riceve una borsa di studio di 30.000 rubli (410 euro) per sei mesi e mezzo. Quindi, per 3 mesi, svolge uno stage con un macchinista esperto e, al termine della formazione, il futuro macchinista riceve la posizione di “assistente”. “Bisogna dire che molti non finiscono gli studi, rimangono solo i più resistenti”, afferma Vadim Kalugin.

In futuro, tutto dipende solo dal candidato: se continua a migliorare le sue qualifiche e passa gli esami, allora diventa macchinista senza classe, poi macchinista di terza classe, quindi di seconda e di prima. La più alta delle qualifiche è quella di “macchinista istruttore”. Tutti gli esami di qualifica sono complessi, ma incidono sullo stipendio. Per capirci, un macchinista di terza classe riceve circa 80 mila rubli (oltre 1.090 euro) e uno di prima classe fino a 120 mila rubli (1.640 euro). 

Adesso tutti i macchinisti sono uomini (la professione è preclusa alle donne da una legge del 2000), ma in epoca sovietica c’erano molte donne alla guida dei treni della metropolitana. Una di loro, Natalia Kornienko, ha guidato i treni della linea Sokolnicheskaja per trent’anni. Ora, invece, la maggior parte delle donne in metropolitana lavora nel servizio di gestione del traffico.

 

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