A 69 anni attraversa la Russia da un capo all’altro in bicicletta: la mitica avventura di Francesca

In bicicletta da Mosca a Vladivostok
È partita da Mosca a fine maggio. Destinazione: Vladivostok. Un viaggio ricco di emozioni, incontri, gemellaggi e qualche imprevisto. “Ovunque trovo gentilezza e ospitalità”

Novemila chilometri in novanta giorni. Sulla testa, il cielo estivo della Russia; sotto i piedi, la terra e l’asfalto del paese più grande del mondo, percorso da un capo all’altro... in bicicletta. È l’avventura di Francesca Filippi, classe 1950, di Teramo, partita il 26 maggio da Mosca e diretta a est. Destinazione: Vladivostok, nell’Estremo Oriente russo. Un incredibile viaggio su due ruote in solitaria, raccontato giorno per giorno su una pagina Facebook dove Francesca pubblica foto, video e appunti di viaggio.

Il tragitto, scandito da tappe di 100 km al giorno, tocca varie città del paese, da Vladimir a Kazan, da Kosterevo a Ufa, scoprendo luoghi, incontrando persone e siglando gemellaggi.

“Elabuga è una bellissima cittadina nell'entroterra. Ho allungato un po’ il giro per vedere il centro storico - ha raccontato Francesca ai propri follower, con un video pubblicato il 7 giugno su Facebook -. Oggi cercherò di pedalare per 200 km. Molti di voi mi hanno suggerito di prendere il treno... ma la Transiberiana non passa di qua, quindi è impensabile. Continuerò a pedalare! Il viaggio sta andando benissimo! Dal punto di vista ciclistico la strada ormai da due giorni è asfaltata, proseguo sulla corsia di emergenza della M7. I camion sono tanti, anche se meno rispetto a Mosca, e per fortuna mi passano a debita distanza. La corsia di emergenza è larga e senza buche, quindi non ho particolare paura. Tra le difficoltà più grandi ci sono gli insetti! Per fortuna ho comprato un repellente. Inoltre non avrei mai immaginato di ustionarmi gli avambracci! L'animo della gente qui è cordiale: ovunque mi fermi trovo gentilezza e ospitalità, un'accoglienza riservata a chi viaggia: è questo l'animo russo”.

Ma la Russia non è ancora un paese bike-friendly: le difficoltà per chi decide di viaggiare su due ruote sono tante, così come testimonia la stessa Francesca, che in vari punti ha incontrato strade non asfaltate e molto trafficate. Lo sfrecciare delle auto viene però interrotto di tanto in tanto dalla quiete dei boschi di betulla e dal silenzio di questo territorio sconfinato.

Una volta giunta a Kazan, Francesca ha fatto tappa nella cittadina di Arsk per deporre una targa in onore dell’alpino Mario Travaglini, partito per la Russia nell’agosto del 1942 e mai tornato.

Durante la sua avventura, seguita da centinaia di persone in Italia e in Russia, Francesca ha organizzato diversi gemellaggi, fra cui quello tra il parco del Gran Sasso e Monti della Laga e il parco Nazionale di Stolby a Krasnoyarsk, e un gemellaggio tra l'università di Teramo e quella di Krasnoyarsk.

L’attraversata di Russia non è la prima sfida affrontata da Francesca in bicicletta: dopo aver esplorato l’Italia da nord a sud, ha pedalato da Pechino alla Grande Muraglia cinese, attraversando poi l’Irlanda, l’India, la Lituania, l’Ungheria, la Croazia, l’Austria… Nel 2017 ha pedalato dal ghiacciaio più a sud d’Europa, sul Gran Sasso, in Abruzzo, fino a quello più a nord, a Capo Nord, in Norvegia, per un percorso di 4.500 km che ha unito in gemellaggio i due ghiacciai.

Potete seguire le avventure di Francesca sulla pagina Facebook In bicicletta da Mosca a Vladivostok 

 

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