La piccola e montuosa Repubblica di Karachay-Circassia accoglie i visitatori come fossero da sempre ospiti graditi: per chi arriva, un pasto caldo e una bevanda ristoratrice sono d’obbligo. Così come è d’obbligo riempire i polmoni di aria fresca e pulita, mentre gli occhi trovano ristoro davanti a una bellezza che quasi toglie il fiato.
Evgenij Biyatov/Sputnik
Ci siamo recati nel comprensorio sciistico di Arkhyz, sulle montagne del Caucaso; abbiamo attraversato questi territori a piedi, a cavallo e con lo snowboard, per capire cosa cercano i turisti che percorrono centinaia di chilometri per arrivare fino a qui.
A cavallo
Se in qualsiasi altra parte del mondo la prima cosa che vi verrebbe in mente una volta arrivati a destinazione sarebbe noleggiare un’auto, qui, in questa repubblica coperta da boschi e foreste, la soluzione più logica è affittare un cavallo. E se non avete mai cavalcato prima d’ora, ecco l’occasione giusta per iniziare!
Evgenij Biyatov/Sputnik
Qui, oltre a imparare a montare a cavallo e a tenere le redini, i visitatori vengono a conoscenza di antichi segreti, come quello legato alla longevità degli abitanti del Caucaso: “Da queste parti gli uomini non invecchiano - ci svela il nostro istruttore di equitazione, tra un misto di verità e mistero -. Gli uomini invecchiano solo quando perdono l’interesse per le donne, e questo da noi non accade mai”.
Evgenij Biyatov/Sputnik
Il mio elegante cavallo di razza Karachay, dotato di navigatore satellitare, si ostina a imboccare stretti sentieri: all’inizio sembra avanzare a passi incerti e mi sento cadere a ogni falcata. La sensazione non è piacevole ed è accompagnata dal timore che possa inciampare da un momento all’altro su una pietra. Ma sono in sella a una delle razze equine più affidabili del mondo, utilizzata in questi luoghi anche per risalire il monte Elbrus.
Sulle piste da sci
Mentre i turisti si cimentano con l’equitazione, gli abitanti del posto provano l’ebbrezza dello snowboard e dello sci alpino. Il complesso sciistico Arkhyz, inaugurato nel 2013 e aperto tutto l’anno, è il luogo ideale per rigenerarsi con le attività all’aria aperta e coltivare il proprio spirito di avventura.
Compriamo uno skipass, noleggiamo lo snowboard, un caschetto e ci dirigiamo verso le piste: per noi è la prima volta. Ascoltiamo con attenzione i consigli dell’istruttore e iniziamo a prendere confidenza con la tavola. Le cadute sono tante, finiamo almeno una ventina di volte con il sedere sulla neve. E proprio quando le gambe sembrano non reggere più, l’istruttore ci annuncia che è giunto il momento di provare una discesa. Una discesa vera!
Elena Afonina/TASS
Se diversamente da noi avete un po’ più di confidenza con lo snowboard, potete allora lanciarvi sulle piste del versante sud, riservate agli sciatori più esperti. Solo una controindicazione: sulla vetta non c’è internet, quindi dovrete aspettare di tornare a valle per poter inviare un selfie ai vostri amici!
Aleksandr, dalla città di Ryazan, è uno sciatore esperto e si sta godendo la sua prima esperienza in questo luogo. Ci spiega di aver sempre trascorso le vacanze sulle piste di Sochi, e di aver scoperto da poco la quiete e la tranquillità della Repubblica di Karachay-Circassia. Qui, dice, le piste sono molto meno affollate e i prezzi degli skipass più convenienti.
Evgenij Biyatov/Sputnik
Leonard e Margot, da Voronezh, sono stati sull’Elbrus, ma confessano di preferire questa località per l’accoglienza eccellente e l’ottimo servizio. Secondo Vasily e Irina, da Mosca, si tratta di un impianto dagli standard europei, anche se i prezzi degli hotel in alta stagione sono simili a quelli dell’Austria.
Le località vicino agli impianti sciistici hanno nomi a dir poco poetici: Lunnaya Polyana (radura di luna) e Romantica.
I turisti più giovani, invece, preferiscono alloggiare a valle, verso il villaggio di Arkhyz: lì è possibile affittare una stanza a prezzi molto convenienti ed è il luogo di partenza ideale per gite ed escursioni in giornata.
Con gli occhi alle stelle
Sulle montagne il buio cala in fretta: il sole si rannicchia oltre il pendio innevato e in pochi minuti sopra di noi non resta che un cielo trapunto di stelle. La notte nella Karachay-Circassia è qualcosa di magico. Non per niente le stelle qui sono oggetto di studio e osservazione da molti secoli. Esiste un antico osservatorio astronomico, chiamato Nizhny Arkhyz.
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Risalendo 17 km per un sentiero tortuoso, si arriva al più grande centro astrofisico di tutta la Russia. È aperto alle visite guidate ogni venerdì, durante il fine settimana e nei giorni festivi. Lì potrete ammirare il gigantesco telescopio di 650 tonnellate installato sotto la cupola dell’osservatorio.
Dalle piste alla buona cucina
La Karachay-Circassia è famosa e apprezzata per la tradizionale cucina del Caucaso. E mentre vi preparate ad assaporare un gustoso kebab di agnello o un’autentica zuppa “shurpa”, di sicuro sarete tentati dal “khychin”: un pane fino, fatto con una pasta senza lievito e ripieno di patate bollite, formaggio fatto in casa o carne con erbette fresche.
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Il “khychin” non è un piatto principale: viene servito come antipasto, prima degli spiedini di carne, ad esempio. E non aspettatevi di vedere in tavola frutta o insalata: nel Caucaso il cibo è una questione seria!
Come arrivare: L’aeroporto più vicino è quello di Mineralnye Vody, a 200 km da Arkhyz. Da lì, si può prendere un autobus o un taxi.