Ecco come Ekaterinburg è cambiata in 110 anni: le foto a confronto

William Brumfield
Il pioniere delle immagini a colori Sergej Prokudin-Gorskij scattò panorami della città nel 1909, che ora sono documenti eccezionali per vedere i mutamenti e le ferite storiche di questa importante città degli Urali

Panorama di Ekaterinburg. Al centro: Torre Vysotsky. In basso: Stagno cittadino con la cappella di Santa Caterina e la Casa Sevastjanov (sotto la torre). In basso a sinistra, sullo stagno: facciata posteriore della residenza del Direttore minerario degli Urali. 1º aprile 2017

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere vivide e dettagliate fotografie a colori (vedi il paragrafo in basso).

La sua visione della fotografia come forma di educazione e di comprensione dell’esistente si è espressa con particolare chiarezza attraverso gli scatti ai monumenti architettonici di vari siti storici del cuore della Russia. 

Nel maggio del 1909, lo zar Nicola II invitò il fotografo alla residenza imperiale di Tsarskoe Selò, affinché mostrasse le sue immagini della Russia per mezzo di un elaborato proiettore. In seguito a questa presentazione, Prokudin-Gorskij ottenne il sostegno della Corte imperiale per continuare i suoi viaggi. Questo augusto mecenatismo accelerò il ritmo del lavoro del fotografo. 

Ekaterinburg. Stagno cittadino con la Casa Sevastjanov (a sinistra) e la Cattedrale di Santa Caterina. Estate 1909

Tra le spedizioni di Prokudin-Gorskij, nell’estate del 1909 ci fu il primo dei suoi viaggi verso gli Urali. Viaggiando con il supporto logistico del Ministero dei Trasporti, scattò immagini che andavano dalla natura selvaggia alle grandi fabbriche. 

Prokudin-Gorskij dedicò molta attenzione a Ekaterinburg, un importante centro industriale e amministrativo degli Urali. Conosciuta durante il periodo sovietico come Sverdlovsk (dal 1924 al 1991), la quarta città più grande della Russia ha assistito a profonde trasformazioni nel secolo scorso, che sono particolarmente evidenti grazie al confronto con le fotografie di Prokudin-Gorskij. 

Ekaterinburg. Piazza del Lavoro (in precedenza: di Caterina) con monumento a Vasilij Tatishchev e Georg de Hennin. 28 agosto 1999

La mia prima visita qui avvenne nove decenni dopo quella di Prokudin-Gorskij, verso la fine dell’estate del 1999. Un ritorno a Ekaterinburg nella primavera del 2017 rivelò i risultati sorprendenti del recente boom edilizio.

Una città di mercanti e minatori 

Fondata nel 1723, Ekaterinburg (“la città di Caterina”) prese il nome dalla seconda moglie di Pietro il Grande, Caterina I di Russia. Alla morte di Pietro, nel 1725, divenne la prima donna a governare l’Impero russo. Il breve regno di Caterina I, che durò solo dal 1725 al 1727, rappresentò la continuazione delle politiche modernizzatrici di Pietro. 

Cattedrale di Santa Caterina, vista nord-ovest con la Casa Sevastjanov (a sinistra). All’estrema destra: campanile della chiesa cattolica di Sant’Anna. Estate 1909

Il ricco materiale su Ekaterinburg nella collezione di Prokudin-Gorskij comprende diverse viste del Gorodskoj prud, il Laghetto cittadino (o meglio, Stagno cittadino), un elemento molto caratteristico del paesaggio urbano. Lo stagno data al 1724, quando l’ingegnere Georg Wilhelm de Gennin (Hennin) sbarrò il fiume Iset per creare una fonte di energia per una fonderia messa in piedi su ordine di Pietro il Grande nel 1723. Prokudin-Gorskij ha scattato della punta sudorientale del laghetto e la sua immagine è di particolare interesse storico. Anche se manca il negativo originale, una riproduzione da un album delle sue stampe a contatto si concentra sulla Cattedrale di Santa Caterina, costruita tra il 1758 e il 1768 e demolita nel 1930. 

Cappella di Santa Caterina (sul luogo dove sorgeva la Cattedrale di Santa Caterina, demolita nel 1930). Vista ovest. 27 agosto 1999

Originariamente costruita nel 1726 e distrutta da un incendio nel 1747, la cattedrale della metà del XVIII secolo fotografata da Prokudin-Gorskij aveva un design che ricorda il primo stile barocco, prevalente durante il regno di Pietro il Grande. Il santuario principale era coronato da una torre a più livelli e una cupola, mentre la grande struttura all’estremità occidentale sosteneva un campanile svettante e una guglia che caratterizzava il panorama del centro cittadino. 

La distruzione della Cattedrale di Santa Caterina fu un duro colpo per il patrimonio architettonico della città. Il sito della cattedrale divenne parte di un piccolo parco noto come Piazza del Lavoro, situato su Corso Lenin. Il parco ha una fontana costruita nel 1962 e una statua, eretta nel 1998, dei fondatori della città: il famoso storico e geografo Vasilij Tatishchev e Georg de Hennin.

Casa Sevastjanov, angolo tra Corso Lenin e il lungolago (via Gorkij). 28 agosto 1999

Sul vecchio sito della cattedrale c’è ora la Cappella di Santa Caterina, una struttura snella eretta nel 1998. in occasione del 275° anniversario della fondazione di Ekaterinburg. Una proposta del 2010 di ricostruire la Cattedrale di Santa Caterina ha portato a un’approfondita discussione pubblica e nel 2016 l’idea è stata sostituita dal progetto di costruire l’edificio sacro in un altro luogo e in uno stile diverso. 

Dai palazzi pseudo-gotici ai grattacieli moderni 

La metà sinistra della panoramica storica di Prokudin-Gorskij attraverso la parte inferiore dello stagno è occupata dalla Casa Sevastjanov, uno degli edifici più caratteristici di Ekaterinburg. L’imponente palazzo a tre piani fu costruito agli inizi del XIX secolo in stile neoclassico con una tipica rotonda angolare. Nel 1860, la villa fu acquistata da un ricco funzionario governativo, Nikolaj Sevastjanov, che la ricostruì nel 1866. Le facciate riccamente ornate presentano un pastiche pseudo-gotico creato da Aleksandr Paduchev, che studiò con il famoso architetto locale Mikhail Malakhov. Quando Sevastjanov ricevette una promozione a San Pietroburgo, la Casa fu convertita per essere utilizzata come tribunale regionale. 

Casa Sevastjanov. Vista attraverso lo Stagno Cittadino con lungolago e Cattedrale di Santa Caterina. Estate 1909

L’edificio fu saccheggiato durante i disordini rivoluzionari del 1917 e funse da sede dei sindacati durante il periodo sovietico. Nel 2008 l’esterno è stato restaurato e l’interno è stato ricostruito come residenza presidenziale per importanti incontri statali, come il summit del 2013 Russia-Ue. 

Il mio scatto della stessa area, realizzato nella primavera del 2017 dal 14° piano di un hotel moderno, mostra la sorprendente trasformazione che si è verificata a seguito del boom edilizio dell’inizio del XXI secolo. Particolarmente prominente è il Vysotsky Building di 54 piani, inaugurato nel 2011 e che prende il nome dal famoso bardo russo Vladimir Vysotskij (1938-1980). Un certo numero di case storiche sono state demolite per far posto a questa torre. 

Nonostante tutti questi cambiamenti, la mia fotografia del 2017 mostra la Casa Sevastjanov, così come il retro del palazzo neoclassico del direttore minerario capo delle fabbriche statali degli Urali (Direttore delle Miniere). La visione storica di Prokudin-Gorskij del centro città è stata scattata da un punto vicino alla residenza del direttore minerario. 

Casa Sevastjanov, facciata su Corso Lenin. 28 agosto 1999

Prokudin-Gorskij ha poi invertito i punti di osservazione e fotografato la residenza stessa, riflessa nello stagno. Completata nei primi anni Trenta dell’Ottocento e attribuita a Mikhail Malakhov, l’imponente struttura spiccava tra le altre case a portico costruite nel 1830 sul Lungolago del Ginnasio (sulla sponda occidentale dello Stagno cittadino). 

Stagno cittadino con il lungolago e la residenza del Direttore minerario degli Urali. Estate 1909

La residenza del Direttore Minerario è riconoscibile da due portici ionici, la cui parte superiore è adornata da un attico che sorge dal centro della facciata principale. Queste mansarde avevano tipicamente una finestra “termica” semicircolare derivata dal design palladiano (Rinascimento italiano).

Prokudin-Gorskij girò la sua macchina fotografica in direzione dello stagno verso la principale caratteristica topografica della città, la Collina dell’Ascensione. Questo rilievo nel paesaggio urbano prende il nome dalla Chiesa dell’Ascensione, visibile con il suo campanile sulla destra della sua fotografia. 

Residenza del Direttore minerario degli Urali. 28 agosto 1999

Non solo la fotografia della Collina dell’Ascensione è splendida come composizione, ma da una prospettiva storica è tra le più significative della collezione di Prokudin-Gorskij. Il centro della fotografia è dominato dalla grande villa Rastorguev-Kharitonov, che ha anche fotografato a parte. In basso è in parte visibile la casa dell’ingegnere Nikolaj Ipatiev, noto come il luogo in cui furono fucilati Nicola II e la sua famiglia nel luglio del 1918.  

11.	Vista attraverso lo Stagno cittadino verso la Collina dell’Ascensione. Da sinistra: Palazzo Rastorguev-Kharitonov, campanile e Chiesa dell’Ascensione. Primo piano a destra: Raffineria statale di oro. Estate 1909

Anche se le mie fotografie del 2017 mostrano alcuni punti rimasti intatti rispetto alla panoramica di Prokudin-Gorskij, molto è cambiato, compresa la perdita della Casa Ipatiev, che è stata rasa al suolo nel 1977. Quel territorio è ora occupato da un complesso memoriale incentrato sulla Cattedrale sul sangue, costruita tra il 2000 ed il 2003. Visto quanto è ricca e densa la storia di questo punto della città, un articolo futuro sarà dedicato esclusivamente a un’analisi fotografica della Collina dell’Ascensione.

12.	Vista attraverso lo Stagno cittadino ghiacciato verso la Collina dell’Ascensione. Da sinistra: il Palazzo Rastorguev-Kharitonov, la Cattedrale sul Sangue, il campanile e la Chiesa dell’Ascensione. 4 aprile 2017

 

Prokudin-Gorskij, il suo metodo e la sua eredità 

Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventòun complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiòper lImpero Russo e scattòoltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nellagosto del 1918 lasciòla Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilìin Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Biblioteca del Congresso Usa. Allinizio del XXI secolo, la Biblioteca del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dellarchitettura e fotografo William Brumfield organizzòla prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Biblioteca del Congresso. In un lungo periodo di lavoro, cominciato agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto questi complessi architettonici a circa un secolo di distanza.

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