Fondata nel 1703 da Pietro il Grande come San Pietroburgo (in russo: Sankt-Peterburg), a causa dei sentimenti anti tedeschi al tempo della Prima guerra mondiale, il 31 agosto 1914 fu ribattezzata Pietrogrado (in russo: Petrograd), nome che suonava più slavo. “Siamo andati a dormire a Pietroburgo e ci siamo svegliati a Pietrogrado!”, titolarono con entusiasmo i giornali più patriottici.
Dopo il ritorno della capitale a Mosca nel 1918 e la morte di Lenin, la città fu ribattezzata Leningrado (in russo: Leningrad) il 26 gennaio del 1924, cinque giorni dopo la scomparsa del leader rivoluzionario. Con questo nome, la città resistette eroicamente al durissimo assedio tedesco durante la Seconda guerra mondiale, che proseguì dall’8 settembre del 1941 al 27 gennaio del 1944. Attraversò il Disgelo, la Stagnazione e la Perestrojka. Il 6 settembre del 1991, dopo un referendum (54% di sì), alla città venne restituito il nome originario di San Pietroburgo. La regione che la circonda si chiama invece ancora oggi Regione di Leningrado.
St. Petersburg (esonimo inglese della “capitale culturale” russa) fu chiamata così a fine Ottocento da uno dei due fondatori, Peter (Pjotr) Demens, immigrato russo negli Usa. Si trova in Florida, nella Contea di Pinellas, ha 245 mila abitanti ed è famosa per essere una delle città del mondo con più giornate di sole (una media di circa 361 giorni all’anno e un record ufficiale di 768 giorni consecutivi). Proprio il contrario della San Pietroburgo originale, famosa per il suo clima piovoso e i cieli plumbei.
In tutto a San Pietroburgo ci sono 800 ponti, i più famosi dei quali, tipo quello della Trinità, si aprono. In totale i ponti levatoi sono 12. Si alzano a orari stabiliti (di solito alle prime ore della notte) e diventano di nuovo percorribili solo alla mattina presto. Per i turisti sono un’attrazione unica. Ma per i residenti sono una maledizione. Basta tardare un po’, ed ecco che si rimane bloccati nel Petrogradskij rajon senza poter tornare nel Tsentralnyj rajon o viceversa. Per cui se siete a cena da amici, spesso vi tocca dormire sul divano e aspettare l’orario in cui i ponti sulla Neva si riabbassano, la mattina dopo…
La colonna di Alessandro, che pesa oltre 600 tonnellate, se ne sta in posizione verticale da 185 anni unicamente grazie al suo peso, senza cemento né metallo. All’inizio della sua storia, i pietroburghesi le giravano alla larga, per la paura che venisse giù. All’architetto August de Montferrand toccò passeggiare sotto il colosso ogni giorno, per dimostrare alla popolazione dell’allora capitale russa che la sua opera era sicura.
Ogni anno l’Ermitage è visitato da circa tre milioni di persone, ma nessuno di chi è stato qui ha visto tutta la collezione del più famoso museo della Russia. È stato calcolato che se si passasse un minuto a guardare ogni singolo pezzo esposto, servirebbero più di dieci anni per vedere tutto.
Fin dai primi tempi della sua storia, i gatti hanno difeso il Palazzo d’Inverno dai roditori. E non è cambiato niente neanche oggi: all’Ermitage sono in servizio effettivo decine di felini.
Nel 2014 il direttore del museo ha però stabilito il limite di 50 gatti, per cui si è deciso di dare quelli in esubero “in buone mani”. Per ottenere uno degli esemplari, gli aspiranti dovevano perfino sostenere dei colloqui per dimostrare la loro affidabilità. Ma in cambio, hanno ricevuto un certificato che stabilisce lo status speciale del loro nuovo animale domestico: hanno adottato un vero “Gatto dell’Ermitage”.
La Cattedrale di Sant’Isacco è la quarta più grande al mondo. Questo l’ha salvata dalla distruzione nel corso della Seconda guerra mondiale. Si ritiene infatti che i nazisti la usassero come punto di riferimento per gli aggiustamenti di tiro, durante bombardamenti e i colpi d’artiglieria. Forse consapevoli di questo, i sovietici nascosero nei suoi scantinati quelle opere d’arte che non erano riusciti a evacuare dalla città prima dell’inizio dell’assedio.
La stazione più profonda della Metropolitana di San Pietroburgo è Admiralteskaja, sulla linea 5: ben 86 metri sotto la superficie stradale. Stazioni della metro più profonde si trovano solo a Kiev (Arsenalna: 105,5 metri) e a Pyongyang, in Corea del Nord, dove l’intero sistema è costruito a 110 metri di profondità, fungendo da rifugio antiaereo in caso di guerra.
Il monumento a Chizhik-Pyzhik, uno speciale lucherino immortalato in una celebre canzone popolare, si affaccia sulla Fontanka. È bronzeo e molto piccolo (appena 11 centimetri di altezza) ed è stato inaugurato nel 1994. È posto su un piedistallo di pietra sul collegamento in pietra tra il lungofiume e un ponte. Si ritiene che se si vuole che un proprio desiderio si realizzi, si debba lanciare una moneta facendo in modo che resti sul piccolo piedistallo. Un lancio non semplice. Così, qualcuno con più spirito d’iniziativa ha pensato di portarsi direttamente via l’uccellino: ben 7 volte. Ma ogni volta il volatile è sempre ritornato al suo posto dopo poco.
Dopo aver misurato il livello dei decibel in varie città del pianeta, un gruppo di studiosi tedeschi ha concluso che la situazione peggiore è proprio a San Pietroburgo. Seguono, nella spiacevole classifica del chiasso urbano: Istanbul, Barcellona, Parigi e Mosca.
Le domande più frequenti su San Pietroburgo e le risposte che non troverete sulle guide
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