Verkhoturje: la storica porta per la Siberia sugli Urali

Turismo
WILLIAM BRUMFIELD
Oggi è una piccola cittadina, ma nel XVII secolo questa fortezza arroccata su uno scenico sperone di roccia era il centro di ogni commercio tra la vecchia Russia e le nuove terre orientali

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere vivide e dettagliate fotografie a colori (vedi il paragrafo in basso).
La sua visione della fotografia come forma di educazione e di comprensione dell’esistente è stata espressa con particolare chiarezza attraverso le sue fotografie di monumenti architettonici in siti storici nel cuore della Russia.

L’anno 1909 fu particolarmente significativo per il suo lavoro. A maggio, l’imperatore Nicola II invitò il fotografo alla residenza imperiale di Tsarskoe Selò e fu organizzata una mostra delle sue immagini della Russia per mezzo di un elaborato proiettore. In seguito a questa presentazione, Prokudin-Gorskij ottenne il sostegno della Corte per continuare i suoi viaggi. Il mecenatismo imperiale accelerò il ritmo di lavoro del fotografo.

Tra le sue spedizioni, nell’estate del 1909, Prokudin-Gorskij intraprese il primo dei suoi viaggi verso gli Urali. Viaggiando con il supporto logistico del Ministero dei Trasporti, scattò immagini che vanno dalla natura selvaggia alle grandi fabbriche. La mia visita in quest’area è avvenuta esattamente nove decenni dopo, alla fine dell’estate del 1999.

La porta per la Siberia

Uno dei siti più pittoreschi visitati da Prokudin-Gorskij in questa regione era la piccola città di Verkhoturje sul corso superiore del fiume Turà, 300 chilometri a nord di Ekaterinburg. Sfortunatamente, i negativi di vetro originali di questo viaggio non sono stati conservati, ma le stampe a contatto dei suoi album alla Library of Congress ci permettono di vedere queste straordinarie immagini in bianco e nero.

Con la sua fortezza situata in modo spettacolare su una scogliera a strapiombo sulla rocciosa Tura, Verkhoturje (il suo nome significa “Tura superiore”) ha svolto un ruolo fondamentale nell’espansione dell’autorità russa verso est nel XVII secolo. Con una popolazione attuale di poco superiore agli 8.500 abitanti, la sua modesta dimensione non rende merito al fatto che, per gran parte del XVII e del XVIII secolo, Verkhoturje fu il principale punto di transito dalla Russia europea attraverso gli Urali verso i vasti domini siberiani.

Lungo 1.030 chilometri, il fiume Tura non è grande per gli standard russi, eppure è un collegamento cruciale dallo spartiacque orientale degli Urali verso il grande bacino del fiume Ob-Irtysh in Siberia. Con la fondazione di Tobolsk nel 1585, la Russia aveva un’ancora strategica sul fiume Irtysh, nella Siberia occidentale.

Nel 1595, lo zar Fjodor, figlio di Ivan il Terribile, annunciò la ricerca di nuovi percorsi verso la Siberia. La sfida era trovare un modo più diretto attraverso gli Urali fino al bacino del fiume Tobol. La Tura, che confluisce nel fiume Tobol a sud di Tobolsk, si dimostrò una scelta logica. Poco dopo, Artemj Babinov, un contadino libero di Solikamsk, tracciò un sentiero attraverso gli Urali da Solikamsk al fiume Tura.

Nel breve periodo di due anni, il percorso di quasi 260 chilometri fu migliorato e trasformato nella strada statale che conduceva all’abitato fortificato di Verkhoturje, fondato nel 1598. Nello stesso anno, nel forte fu costruita la Chiesa della Trinità, in legno, una delle prime chiese nel territorio asiatico della Russia. Poco dopo, Verkhoturje venne designato come punto doganale principale per il passaggio in Siberia.

Un hub economico

Questo stretto controllo sul movimento da e verso la Siberia permise allo Stato di mantenere le sue entrate attraverso le tasse su beni come le pellicce, in particolare quelle di zibellino, molto apprezzate. In effetti, lo stemma della città, ufficialmente confermato nel 1783, contiene uno zibellino nero in piedi. L’area di Verkhoturje divenne anche un centro per la costruzione di barche.

Per tutto il XVII secolo, Verkhoturje si animò di attività commerciali, perché da qui sale, manufatti e altri oggetti essenziali venivano spediti ai nuovi insediamenti in Siberia, mentre un flusso di pelli e pellicce andava verso Mosca. Questo “oro nero” era così prezioso che venne creato uno speciale Tesoro delle pellicce, che permetteva alle pelli di essere attentamente sorvegliate e valutate.

Oltre agli insediamenti di cittadini adiacenti al forte, altri quartieri furono edificati all’inizio del XVII secolo per permettere il movimento delle merci pur nelle condizioni più difficili. Gli insediamenti su entrambi i lati del fiume sono collegati da una passerella sospesa, visibile in una delle mie fotografie.

Per il primo secolo della sua esistenza Verkhoturje consisteva interamente di edifici in legno. L’inizio del XVIII secolo fu testimone della ricostruzione in mattoni della fortezza, situata in posizione impressionante in alto sopra il fiume Tura su un massiccio affioramento chiamato Roccia della Trinità, dal nome della chiesa, ora elevata a status cattedrale. Non più necessario come fortezza, questo complesso centrale divenne un simbolo di autorità, con fantasiose decorazioni in mattoni che ricordano il Cremlino di Mosca.

Il fulcro fu la Cattedrale della Trinità, la cui ricostruzione in mattoni fu autorizzata da Pietro il Grande nel 1703, l’anno della fondazione di San Pietroburgo. L’altare maggiore fu consacrato nel 1709, anche se i lavori sulla complessa struttura continuarono fino al 1712. La sua decorazione distintiva deve molto ai maestri costruttori di Solikamsk, che furono inviati da Pietro per erigere un’imponente struttura che glorificasse la grandezza della Russia.

La Cattedrale della Trinità sottolinea la sua posizione spettacolare con un’enfasi verticale creata da un alto livello superiore ottagonale. La struttura di base quadrata è ampliata dalle cappelle e da una grande abside a est, che contiene l’altare principale. Il campanile svetta con una guglia all’estremità ovest, sopra l’ingresso principale.

La complessa struttura è coronata da cupole dorate poste in corrispondenza dei punti cardinali, alla maniera ucraina. I suoi vari livelli presentano una miscela di elementi caratteristici dell’architettura della chiesa di Solikamsk e derivati da varie fonti, in uno stile che è stato definito “Barocco siberiano”.

Le immagini negli album di contatto di Prokudin-Gorskij rivelano che rimase affascinato dall’ensemble centrale di Verkhoturje. Una vista da ovest comprende non solo la cattedrale e il campanile, ma anche le mura decorative fortificate. Tra le mie fotografie c’è una prospettiva quasi identica, illuminata dal sole del tramonto.

L’estro russo per gli ornamenti è evidente nelle vistose opere in ceramica sulle facciate della cattedrale. Sebbene manchino i negativi di Prokudin-Gorskij, che permetterebbero di ricreare i colori come li vide lui allora, le sue stampe a contatto rivelano i motivi decorativi. Le mie vedute con un teleobiettivo catturano dettagli in ceramica policroma su una superficie di stucco imbiancata. Prokudin-Gorskij ha anche utilizzato il campanile della cattedrale per ammirare una vista mozzafiato a sud, immortalando il fiume Tura e il Convento dell’Intercessione, fondato nel 1621.

Avamposto dell’Ortodossia

Nonostante il suo declino quando la rotta principale tra gli Urali e la Siberia si spostò verso sud, a Ekaterinburg, nel 1760, Verkhoturje rimase un importante centro religioso, le cui chiese e monasteri accoglievano numerosi pellegrini. Uno dei motivi del suo status come centro di pellegrinaggio era la sua connessione con il santo locale Simeon di Verkhoturje, vissuto nel XVII secolo. Nicola II era particolarmente interessato alla venerazione del santo al monastero di San Nicola di Verkhoturje, che Prokudin-Gorskij fotografò in dettaglio. Questo sarà l’argomento di un articolo successivo.

La Cattedrale della Trinità fu chiusa nel 1932 e saccheggiata. Altre chiese furono chiuse durante il periodo sovietico, e la città divenne un centro dell’amministrazione dei Gulag, che gestiva una vasta rete di lager nelle foreste circostanti, che sfruttarono il lavoro di migliaia di prigionieri. Sebbene la Cattedrale della Trinità abbia ricevuto lo status di monumento nel 1960, poco è stato fatto per il suo restauro fino a una splendida campagna di lavori negli anni Novanta. Nel 1998, ripresero le funzioni religiose nella cattedrale.

Negli ultimi anni, Verkhoturje ha compiuto progressi nel superare il suo difficile passato e la sua depressione economica. Con il sostegno dell’amministrazione regionale e della Chiesa ortodossa, le architetture storiche sono state restaurate e risplendono di bellezza in questa scenica cornice naturale.

Prokudin-Gorskij, il suo metodo e la sua eredità

Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiò per l’Impero Russo e scattò oltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nell’agosto del 1918 lasciò la Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilì in Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Libreria del Congresso Usa. All’inizio del XXI secolo la Libreria del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield organizzò la prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Libreria del Congresso. In un lungo periodo di lavoro, cominciato agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto questi complessi architettonici a circa un secolo di distanza.

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