Il modo più semplice per vivere in Russia per qualche tempo è andarci a studiare. Può essere che riusciate addirittura ad essere ammessi a un corso gratuito e ad ottenere per un prezzo simbolico (una manciata di euro all’anno) un posto in un obshezhitie, gli spartani studentati russi: molti istituti hanno infatti quote per gli studenti stranieri, che vengono assegnate attraverso i consolati.
Se vi immatricolate, vi spediranno un invito, con il quale potrete ottenere il visto studentesco (in alcuni casi anche gratuitamente).
Fonte: Getty Images
Per esempio, il coreano Chun Chve studia all’Accademia Teologica di San Pietroburgo. Sogna di diventare un prete ortodosso e poi di tornare a Seul per esercitare l’ufficio del culto con i russi che vivono là. Parla molto bene il russo, perché lo studia con grande disciplina e perché al dormitorio vive insieme agli studenti locali.
Nonostante l’indirizzo di studi molto particolare, anche per il suo istituto valgono le normali regole per quanto riguarda il visto. “Noi, studenti stranieri dell’Accademia teologica SPBDA otteniamo un visto valido per un solo ingresso di un mese, e poi possiamo estenderlo per un anno. Il nostro priore va a prorogare i visti all’ufficio competente”. Per gli italiani il primo visto di studio vale tre mesi (con un solo ingresso o con due) e a seconda del tipo di invito può essere prorogato sul territorio russo o meno. Tutte le informazioni qui.
Pro:
A) Potete vivere in Russia almeno quattro anni (la durata standard di una laurea breve russa) e capire se vi piace. Se non vi piace, potete tornare a casa senza aver perso niente, se vi piace, potete ottenere l’RVP, il Permesso di residenza temporanea con procedura semplificata.
B) Con il tesserino studentesco russo potete visitare i musei gratis o con grossi sconti, anche quelli dove, in quanto stranieri, dovreste pagare più dei cittadini russi. Anche sull’abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico risparmierete almeno il 50%.
Contro:
A) Con il viso studentesco, non potete trovarvi un lavoro regolare.
Un’altra possibilità per vivere a lungo in Russia è quello di trovare un lavoro. Ci sono due possibilità:
A) Ottenere il Permesso di lavoro e il visto di lavoro.
Questa non è un’opzione percorribile per chi vuole un posto qualsiasi, non importa quale. Qui il datore di lavoro deve volere proprio voi, e assumervi con un contratto di lavoro subordinato. Però, per poter chiamare in Russia forza lavoro estera, deve prima ottenere una specifica quota, farsi registrare al Guvm Mvd, l’Ufficio immigrazione, venire accreditato, e sbrigare le pratiche a pagamento per il vostro invito. Per saltare tutto questo, dovete essere uno specialista con alta qualifica, ossia guadagnare più di 2 milioni di rubli all’anno (oltre 28.000 euro).
La cosa più complicata è che il lavoro lo dovete trovare prima del trasferimento, e poi ricevere l’invito dal datore di lavoro, tradurre con autentica del notaio passaporto e titolo di studio, sottoporvi alla visita di una commissione medica (bisogna anche ottenere un certificato di negatività all’hiv) e provare la vostra conoscenza della lingua russa. Il visto di lavoro viene rilasciato per un massimo di tre anni, ma nel caso in cui vogliate passare da una compagnia a un’altra, vi servirà un nuovo invito e un nuovo visto.
“Volevo farmi assumere in regola a San Pietroburgo”, racconta Anna, una lituana. “La mia capa era d’accordo. Ma quando si è resa conto di quanto avrebbe dovuto correre per uffici e quante scartoffie avrebbe dovuto riempire, mi ha detto di scegliere: o lavorare lì a nero o trovarmi un altro posto. Lavoro al nero”.
Tutte le informazioni sul visto di lavoro per gli italiani le trovate qui.
B) Licenza di lavoro
Può ottenerla solo chi è in possesso di una cittadinanza che non necessita di visto per entrare e vivere temporaneamente nella Federazione russa (se avete solo quella italiana, non è dunque una via percorribile). Se avete invece un passaporto che vi consente di stare in Russia senza visto, sappiate che la licenza non costa molto (a Mosca, dove è più cara, 4.200 rubli, 60 euro al mese), ma ha molte limitazioni. Intanto quei soldi li dovrete pagare anche se non trovate lavoro. Poi potete lavorare solo nel campo per cui l’avete ottenuta. Se c’è scritto che siete meccanico e vi trovano a fare il cameriere, pagherete una multa salata e sarete espulsi dal Paese. E ancora vale solo in una città. Non potete ottenerla in una città dormitorio della regione di Mosca e poi fare il pendolare e lavorare nella capitale.
Pro: Potete entrare e uscire dal Paese (visto ad ingresso multiplo), senza tagliare i ponti con la vostra patria.
Contro: Se vi licenziano, dovete fare le valigie e lasciare il Paese. Se cambiate lavoro, dovete rifare tutti i documenti da capo.
“Se avessi saputo che era così complicato, avrei fatto quattro volte all’anno il visto business trimestrale, racconta Anastasia, immigrata dalla Lettonia. “Anche con il visto annuale puoi stare in Russia per 90 giorni ogni 180. Entrare e uscire e lavorare a nero. E adesso, per sei mesi non ho comunque diritto a lavorare e mi tocca star qui senza poter uscire finché non mi daranno l’RVP, il Permesso di residenza temporanea”. Qui le info sul visto d’affari, per gli italiani.
L’Rvp viene rilasciato ogni anno per quote (nel 2017 c’erano 110.880 posti, divisi tra le varie regioni russe) o fuori quota in una serie di casi (per esempio se si è nati nell’Urss, o se si è coniugi o genitori di un cittadino russo…).
Il rilascio per quote inizia il primo di gennaio e i posti disponibili si esauriscono in pochi giorni. Anche con temperature di molto inferiori allo zero le persone devono stare in fila per ore (spesso per tutta la notte o per più di un giorno) per prendere il numero. Non ci sono garanzie di ottenere il posto. Se leggete annunci che promettono, in cambio di cifre importanti (anche 3.000 euro), di farvi avere il timbro sul passaporto, si tratta con ogni probabilità di imbroglioni che tentano di raggirarvi. Elementi che aiutano a ottenere l’RVP di solito sono: la presenza di parenti in Russia, l’acquisto di immobili in Russia, grosse somme di denaro in banche russe, la richiesta da parte di organizzazioni statali o culturali, e anche la scelta della regione. Trovar posto in una metropoli come Mosca è molto più difficile che in qualche sperduta zona della Siberia (qui il numero di quote, regione per regione).Per ottenere l’RVP, sia per quote che senza, dovrete all’inizio superare la commissione medica.
Al costo di circa 40 euro vi visiteranno un tisiologo, uno psichiatra, un dermatologo, vi faranno le analisi per vedere che non facciate uso di droghe e che non abbiate l’Hiv e una serie di altre malattie a trasmissione sessuale. In totale questo prenderà 3 o 4 ore. Dopodiché dovrete dare un esame di lingua russa (se avete almeno un livello B1 di certificazione non dovreste aver niente da temere), di storia della russia e di diritto russo. Anche questo è a pagamento (circa 50 euro). Sono esclusi dagli esami i bambini, i pensionati e chi ha un diploma russo. Dopo circa una settimana, una volta pronti i risultati delle analisi e degli esami, potete consegnare i documenti per l’ottenimento dell’RVP. Arrivate almeno un paio d’ore prima dell’apertura, altrimenti finiscono i numerini e dovrete tornare il giorno dopo. Siate pronti a passare l’intera giornata in fila. Non dimenticatevi di fare una traduzione autenticata dal notaio del passaporto e del certificato penale, che dovete aver ottenuto in patria per poter provare di non avere carichi pendenti e che non siete mai stati condannati. E ricordate anche di riempire tutti i moduli. Se avete qualche dubbio, stampatevi più copie. Per il più piccolo errore possono respingervi la pratica. E nei centri, di regola, ogni aiuto nella compilazione costa 3.000 rubli (oltre 40 euro).
L’avanzamento della pratica, per fortuna, adesso si può seguire online, a questa pagina.
Subito dopo l’ottenimento dell’RVP dovete registrare il luogo di residenza e ottenere un visto multiplo (se volete uscire e entrare dal Paese). Con questo Permesso di residenza temporanea si può vivere in Russia per tre anni, ma già dopo un anno si possono presentare i documenti per il Permesso di soggiorno (Vid na Zhitelstvo, VNZh). Se siete stati in Russia per la maggior parte del tempo (in caso di assenza di sei mesi consecutivi, l’RVP viene annullato), se avete una registrazione di residenza e un reddito ufficiale che permetta a ogni membro della vostra famiglia di vivere sopra il minimo stabilito dal legislatore, e se non avete trasgredito nessuna legge, ve lo daranno. Il VNZh vale 5 anni e alla scadenza può essere prorogato o si può iniziare la procedura per ottenere la cittadinanza.Pro: Con il Permesso di residenza temporanea (RVP) e poi con il Permesso di soggiorno (VNZh) potrete vivere in Russia godendo di quasi tutti i diritti dei cittadini russi: servirvi della Sanità gratuita, lavorare dove volete, mandare i figli all’asilo o a scuola. E tutto questo mantenendo la vostra cittadinanza e, potendo liberamente viaggiare in molti Paesi dove ai russi serve il visto.
Per confrontare i due passaporti: clicca qui.
Contro:
A) Per i primi sei mesi, con l’RVP pagherete non il 13% di tasse sul reddito come i cittadini russi, ma il 31%. E ogni anno dovrete fare la dichiarazione dei redditi e pagare il dovuto, o dopo il triennio di RVP potrete scordarvi il Permesso di Soggiorno.
B) Bisogna togliere la residenza dal Paese di origine. Per gli italiani, significa iscriversi all’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero). Questo vuol dire perdere alcuni diritti, soprattutto nel campo dell’assistenza sanitaria: ecco quali.
C) Fino a quando siete in attesa dell’RVP non avete diritto a lavorare in Russia. Visto che bisogna aspettare molti mesi, alcuni iniziano a lavorare al nero.
D) Se non avete amici o parenti in Russia, sarà difficile trovare chi sia disposto a farvi i documenti per prendere la residenza. I proprietari molto malvolentieri affittano agli stranieri, perché per loro significa sobbarcarsi una burocrazia molto più gravosa di quella a cui vanno incontro se affittano ai russi. Esistono delle registrazioni di comodo, a pagamento, ma la cosa è illegale. Dovrete girare parecchio alla ricerca di casa o, se ne avete le possibilità, comprarla.
Due numeri statistici:
Nel 2016 sono stati emessi 9,5 milioni di passaporti russi, 1,5 milioni di licenze di lavoro, 323 mila RVP e 128 mila VNZh. In Russia si trasferiscono per lunghi periodi di tempo soprattutto i cittadini degli Stati ex sovietici dell’Asia centrale, gli ucraini e i bielorussi, ma non mancano i rappresentanti di molte altre nazioni, anche occidentali.
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