Mosca vista dall'alto. Fonte: Getty Images
Se avete visitato Mosca un paio di anni fa, oggi potreste non riconoscerla. Solamente nel 2016 infatti sono state ricostruite oltre 50 strade, ampliate le zone pedonali ed è stato inaugurato un nuovo mezzo di trasporto: l’anello centrale di Mosca, che mette a disposizione un nuovo servizio di treni veloci. La capitale inoltre è stata “ripulita” dalle vecchie costruzioni “selvagge” e “fai da te”; le piazze sono tornate a essere grandi spazi a misura d’uomo e le vecchie fabbriche sovietiche sono state trasformate in luoghi pubblici, destinati all’arte o in complessi residenziali. Al momento risulta difficile dire se la città sia effettivamente più verde: gli alberi appena piantati ci metteranno qualche anno a crescere, ma gli uccelli e gli scoiattoli sono decisamente aumentati. Tuttavia il lavoro di riqualificazione della città è avvenuto non senza polemiche. E gli esperti e i moscoviti dimostrano di avere opinioni discordanti in merito ai lavori svolti.
Secondo la società di consulenza britannica PricewaterhouseCoopers, nel 2016 Mosca si è classificata al primo posto tra le metropoli che si stanno sviluppano con maggior dinamicità al mondo, superando addirittura Pechino
Il braccio di ferro tra aree pedonali e spazi per le auto è una della principali contraddizioni nei lavori di riqualificazione della capitale russa. Per far sì che una metropoli con quasi venti milioni di abitanti non si blocchi con ingorghi lunghi chilometri, le autorità di Mosca hanno dovuto ampliare le principali autostrade fuori dal centro, spesso sacrificando alberi secolari e prati. "Non riesco ancora a perdonare quello che hanno fatto alla nostra strada! Prima, tra la carreggiata e i marciapiedi c'erano dei tigli di 60 anni, ma per dare respiro alle strade sono stati tutti abbattuti... In compenso per le macchine ora è meglio”, racconta, visibilmente irritata, una signora del posto, Antonina Belova.
Nella parte orientale della città i residenti stanno lottando attivamente contro la costruzione di un’autostrada sul territorio del parco forestale “Kuskovo”. Secondo il capo dello studio di architettura e design “Masterskaya Pokrovskij” e membro dell'Unione degli Architetti Aleksandr Pokrovskij, natura e città sono sempre a confronto. L'appello dell'architetto è semplice: "Prima di tagliare un bosco, bisogna prima capire come ripristinarlo".
Pavel Sonin, capo dell'associazione giovanile dell'Unione degli Architetti di Mosca, ritiene che un aggettivo adeguato per Mosca potrebbe essere “eterogenea”. “Questa città può risultare accogliente per tutti, perché ognuno può trovare il luogo che fa per sé. Mosca è variegata, questo è da apprezzare”.
Inoltre sono sempre di più le zone del centro ora riservate ai pedoni: qui sono stati realizzati grandi marciapiedi, le carreggiate sono state ridotte per creare aree pedonali e parcheggi a pagamento e si sta addirittura valutando la creazione di una zona a traffico limitato. L'architetto Aleksandr Ayrapetov spiega che anche Mosca si sta alleggerendo dal traffico, laddove in precedenza sembrava fosse “possibile estendere le strada all'infinito”. Iniziative che non hanno però risparmiato le polemiche da parte di quei cittadini che non vogliono cambiare le proprie abitudini.
Tuttavia, la maggioranza dei cittadini e gli esperti concordano sul fatto che, in ogni caso, in città dovrebbero essere realizzate più aree pubbliche. Ruben Arakelyan ritiene che l'attuale sviluppo attivo degli spazi pubblici, che siano parchi o ex fabbriche rivalutate, è legato al fatto che le persone trascorrono più tempo fuori casa e quindi hanno bisogno di un ambiente urbano di qualità. La moscovita Olga Voronova supporta questa visione e ammette francamente che prima Mosca non le piaceva, invece adesso è diventato per lei un piacere vivere nella capitale: “Mi piacciono le decorazioni della città e i nuovi spazi dedicati all’arte. In generale, anche rispetto a molte altre città europee, qui ora è proprio bello!”.
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