Panorama di Varsavia con il Pałac Kultury i Nauki, Palazzo della Cultura e della Scienza, spesso abbreviato in PKiN
Getty ImagesL’idea di costruire questo edificio nel centro di Varsavia fu di Stalin in persona. La espresse per la prima volta nel 1951. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Repubblica Popolare di Polonia (Polska Rzeczpospolita Ludowa; nome ufficiale del Paese dal 1947 al 1989) era alleata dell’Unione Sovietica e Mosca partecipava attivamente alla ricostruzione della capitale distrutta. Da qui la decisione di donare un edificio monumentale, che aveva anche un importante significato ideologico. Il progetto fu firmato da Lev Rudnev, uno dei coautori dell’edificio principale dell’Università Statale di Mosca sulla Collina dei passeri (all’epoca: Collina Lenin). Il Palazzo di Varsavia assomiglia in particolare proprio a questo grattacielo staliniano, tra i sette di Mosca.
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L’accordo tra Polonia e Urss sulla costruzione del “dono” fu firmato il 5 aprile 1952 e i lavori di costruzione iniziarono il 1° maggio di quell’anno. Dall’Unione Sovietica arrivarono a Varsavia 3.500 lavoratori, che furono alloggiati in un quartiere della città appositamente costruito. Oltre a loro, furono impiegati nella costruzione 4.000 polacchi. Tutte le spese per i materiali da costruzione furono pagate dall’Urss. Ad esempio, la facciata fu rivestita con piastrelle di ceramica prodotte, su ordinazione speciale, dalla fabbrica Ural. Gli ingegneri sovietici supervisionarono i lavori. Nonostante il grattacielo sia stato progettato secondo i canoni dello stile Impero staliniano, alcuni elementi fanno riferimento a monumenti architettonici polacchi: ad esempio, la cima della torre dell’orologio ricorda la torre del Municipio di Cracovia.
Il Palazzo della Cultura e della Scienza di Varsavia durante la costruzione. I lavori andarono avanti dal 2 maggio 1952 al luglio 1955. Brevemente la costruzione fu intitolata a Stalin
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Poco prima dell’inaugurazione ufficiale, il primo segretario del Pcus Nikita Khrushchev (Stalin era morto da due anni) e il primo ministro indiano Jawaharlal Nehru e sua figlia Indira Gandhi visitarono l’edificio. La cerimonia di inaugurazione del palazzo ebbe luogo il 22 luglio 1955.
L’edificio ha 46 piani, compresi due piani sotterranei. Al suo interno si trovano 3.288 stanze. Un tempo il Palazzo ospitava il Centro di Amicizia Polacco-Sovietico, l’Istituto di Scienze Sociali e le redazioni delle case editrici di classici marxisti-leninisti. Oggi ospita diversi musei, teatri e istituzioni educative; sono in funzione una sala cinematografica e una piscina, oltre a una sala congressi da quasi 3.000 posti. A 114 metri dal suolo, al 30° piano, si trova una terrazza panoramica. Nel febbraio 2007 il Palazzo della Cultura e della Scienza (in polacco: Pałac Kultury i Nauki) è stato inserito nel registro dei monumenti architettonici, mettendo fine alle discussioni sul suo abbattimento, più volte al centro del dibattito politico dopo il 1989. È l’unico esempio superstite di architettura socialista nella capitale polacca. Dalla fine del 2022 non è più il grattacielo più alto della Polonia: i suoi 237 metri sono stati superati dai 310 della Torre “Varso”, che al momento è la più alta di tutta l’Unione europea.
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