In Russia, le prèfiche, donne che piangevano ed emettevano grida di dolore, erano ospiti gradite agli eventi più vari.
Il più delle volte, in effetti, come in altri Paesi, venivano invitate per compiangere un defunto. Dalla Chiesa l’usanza era vista con disapprovazione, perché “il cristiano ortodosso deve vivere il suo dolore in silenzio, mentre le grida appartengono al rito pagano”.
Per questo motivo, la prefica (in russo: “plákalshchitsa”; dal verbo “plákat”; “piangere”) veniva invitata o prima o dopo la sepoltura. Per i lamenti esisteva uno schema costituito, tramandato di generazione in generazione, antico come il mestiere stesso.
Ma i contadini invitavano le prefiche non solo ai funerali, bensì anche quando i loro figli partivano militari, e quando si sposavano: per piangere la libertà alla quale i giovani rinunciavano.
Dopo la Rivoluzione, il mestiere delle “piangiatrici” si limitò ai soli funerali.
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