Il primo detentore di un libretto di risparmio in Russia ha addirittura un monumento!

Natalja Seliverstrova/Sputnik
Si chiamava Nikolaj Christofari e affidò alla banca dieci rubli d’argento, ottenendo interessi del 4 per cento annuo…

Di fronte alla sede centrale di Sberbank, la banca più grande della Russia, si erge il monumento al primo detentore di un libretto di risparmio, Nikolaj Christofari. Questo primo deposito, sul quale la banca pagava il 4% annuo, ammontava a dieci rubli d’argento (il massimo consentito allora).

Nel XIX secolo tutti gli istituti di credito della Russia, così come alcuni ospizi e ospedali, erano gestiti dal Comitato di vigilanza, presieduto dall’imperatrice Maria Fjodorovna, moglie di Paolo I. Nel 1842, nell’ambito di questa organizzazione, fu aperta la prima cassa di risparmio della Russia. La cassa fu creata per erogare servizi agli orfanotrofi e alle istituzioni che si occupavano di bambini nati fuori dal matrimonio.

La principale idea delle casse di risparmio era quella di dare alle persone la possibilità di risparmiare e di guadagnare dai propri risparmi. A differenza di altri Paesi, in Russia queste casse furono aperte dallo Stato e non da privati.

LEGGI ANCHE: Come portare denaro in Russia adesso?

Il primo a depositare fu, appunto, Nikolaj Christofari, funzionario della Camera dei prestiti che faceva capo al Comitato, presieduto dall’imperatrice. Christofari aprì il suo deposito il primo (13) marzo del 1842. Lo stesso giorno il libretto di risparmio fu rilasciato ad altre 75 persone; la cassa, in un solo giorno, ricevette 426,5 rubli.

165 anni dopo, a Mosca fu inaugurato il monumento al primo detentore di un libretto di risparmio. In precedenza, nel novembre del 2006, la Banca Centrale aveva coniato una moneta d’argento da 3 rubli con l’effigie di Christofari.

Il nome del primo cliente è stato dato anche ai supercomputer di Sberbank, Christofari e Christofari Neo, usati per l’insegnamento alle reti neurali e lo sviluppo degli algoritmi dell’intelligenza artificiale.

I libretti cartacei in Russia non esistono più dal 2010. Adesso è tutto solo online.


LEGGI ANCHE: Dieci funzionalità delle app delle banche russe che probabilmente in Occidente non avete

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie