Perché Mosca si chiama Mosca?

Konstantin Kokoshkin/Global Look Press
Chi è coinvolto nell’origine del nome della capitale della Russia? Orsi, mucche, acqua o addirittura il nipote di Noè? Per gli studiosi è un vero rompicapo

Filologi e storici concordano sul fatto che la città di Mosca prenda il nome dal fiume che scorre attraverso il suo territorio. Tra l’altro, se in italiano la capitale si chiama Mosca e il fiume Moscova, in russo sono entrambi Moskvá (Москва). Ma qual è l’origine della parola “Mosca”, e cosa potrebbe significare? Ci sono stati tantissimi dibattiti infuocati su questo argomento, ma la verità non è mai stata trovata.

Ipotesi ugrofinnica

All’inizio del primo millennio d.C., nel territorio di Mosca vivevano tribù ugrofinniche. Per questo motivo alcuni esperti hanno suggerito che il nome Mosca derivi dal gruppo linguistico ugrofinnico. Nelle lingue di questo gruppo l’elemento “-va” solitamente significa “acqua”, “fiume” o “umido”. L’elemento “mosk-” suona come la parola “mosk” nella lingua komi (del gruppo uralico, per filogenesi nella famiglia ugro-finnica) e significa “mucca”. In tal modo risulta che il nome della capitale della Russia significa “fiume delle mucche” o, metaforicamente, “fiume nutrice”. Questa versione guadagnò popolarità grazie al sostegno del famoso storico Vasilij Kljuchevskij (1841-1911). Ma in seguito si scoprì che il popolo komi non aveva mai vissuto vicino al fiume Moscova e la teoria fu riconosciuta come inconsistente.

In un’altra lingua del gruppo ugrofinnico – la lingua merja, estinta probabilmente fin dal Medioevo e di cui si sa molto poco – la parola “maska” significa “orso” e “ava” significa “moglie” o “madre”. Sulla base della consonanza, è emersa una versione secondo cui il nome del fiume Moscova significa “fiume degli orsi” o “fiume Orsa”. La lingua merja era parlata dal popolo merja e, secondo la più antica cronaca russa, la “Cronaca degli anni passati”, questo popolo viveva effettivamente nella parte orientale della regione di Mosca nel IX secolo. Ma siccome in questi territori non c’erano altri fiumi i cui nomi terminano con “-va”, gli scienziati hanno accantonato anche questa ipotesi.

Secondo la terza ipotesi ugrofinnica sull’origine della parola, il nome si traduce come “acqua sporca”. L’elemento “mosk-” deriverebbe dalle lingue baltofinniche, nelle quali “musta” significa “nero”, “scuro” e l’elemento “-va” dalla lingua komi. L’origine delle due parti di una parola da lingue diverse è dubbia e oggi gli esperti oggi non accreditano alcuna versione ugrofinnica dell’origine della parola Mosca.

Ipotesi scita e ibero-caucasica

Stando a quello che sostiene la versione sull’origine scita della parola, il nome della capitale russa deriverebbe dalla parola “ama”, che significa “fiume forte”. Però è difficile che gli sciti, che avevano familiarità con i fiumi di montagna, abbiano chiamato così il fiume Moscova con il suo flusso calmo. Ma l’argomento principale contro questa versione è che gli sciti non vissero mai nella Russia centrale, ma solo in quella meridionale. 

L’ipotesi ibero-caucasica (il termine “ibero” o “iberico” qui si riferisce all’Iberia Caucasica, un regno situato nella Georgia orientale che durò dal IV secolo a.C. al V secolo d.C. e nulla ha che spartire con la Penisola Iberica) è una versione ibrida, secondo la quale una parte della parola deriva dalle lingue caucasiche e l’altra parte da quelle ugrofinniche. L’elemento “-va” è stato riconosciuto dai sostenitori della teoria come ugrofinnico, riservandogli il significato di “acqua”, e “mosk-” presumibilmente deriva dal nome del popolo caucasico dei Moschi (o Mushki). Solo che ciò si basa esclusivamente sulla somiglianza esterna delle due parole e non sono stati trovati fatti storici a sostegno di tale ipotesi.

Ipotesi slava

Ci sono molte ipotesi sulle radici slave del nome della capitale russa. Ma il senso della maggior parte di esse è che deve essere analizzata non la parola Moskva in sé, ma la sua vecchia forma: “Mosky”. Nell’antica lingua russa, la radice “mosk-” significava “liquido, palude, mollume, umidità”. Ne risulterebbe che il nome Moskva significhi “zona paludosa, fangosa”. Un’ulteriore prova è che il fiume Moscova nasce da una palude, detta anche “Moskvoretskaja luzha” (letteralmente: “Pozzanghera del fiume Moscova”).

Ma questa ipotesi non tiene conto del fatto che prima degli slavi sul territorio di Mosca vivevano tribù che parlavano le lingue dei gruppi ugrofinnico e baltico. Ed è improbabile che il fiume principale della zona non avesse un nome prima dell’arrivo delle tribù slave, o che abbiamo ereditato solo il nome inventato dagli slavi.

Ipotesi baltica

L’idea che le tribù baltiche potessero dare il nome al fiume Moscova fu sviluppata dal dottore in filologia Vladimir Toporov (1928-2005). Lui si accorse che nei Paesi baltici ci sono molti fiumi di cui nomi hanno la desinenza “-va”, e inoltre scoprì nelle lingue baltiche un’intera famiglia di parole simili nel significato a quelle russe contenenti l’elemento “mosk-”. Un altro fatto importante è che vari fiumi con nomi con la desinenza “-va” si trovano a ovest del fiume Moscova e sono quasi assenti a est. Cioè, molto probabilmente, il nome del fiume deriva dalle lingue delle tribù che in seguito si trasferirono a ovest di Mosca.

Nell’ipotesi di Toporov ci sono due varianti del significato del nome della capitale. La prima ripete l’ipotesi sull’origine slava della parola. La seconda variante  spiega il nome come “fiume serpeggiante”. Nelle lingue baltiche, le parole in consonanza con “mosk-” possono significare “nodo”, e il fiume Moscova, solo entro i confini della città, forma 11 grandi anse, simili a cappi.

Ipotesi fantastica

Ci sono anche ipotesi assolutamente incredibili e fiabesche sull’origine della parola Mosca. Ad esempio, nel XVII secolo, a causa di errori dei cronisti, apparve un mito sul coinvolgimento di un personaggio biblico nella fondazione di Mosca. Meshech o Mosoch, nipote di Noè, sarebbe fuoriuscito con la sua tribù da Babilonia e, avendo raggiunto il fiume Moscova, che fu ribattezzato col suo nome, avrebbe dato ai moscoviti il suo nome. Sir Walter Raleigh (c. 1616) attribuisce questa opinione a Philipp Melanchthon (1497-1560) e a Benito Arias Montano (1571), e successivamente fu seguito anche da altri. Risulta che, secondo la leggenda, il nipote di Noè non solo diede il nome alla capitale, ma divenne anche l’antenato degli slavi.

Tutte le versioni dell’origine del nome della capitale sono solo supposizioni e gli scienziati non riescono ancora a identificare in modo inequivocabile l’etimologia della parola Moskva.

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