Come l’Urss promuoveva “l’amicizia tra i popoli” (FOTO)

I delegati del Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti piantano gli alberi del Giardino dell’Amicizia

I delegati del Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti piantano gli alberi del Giardino dell’Amicizia

Sergej Smirnov/«Izvestija»/russiainphoto.ru
Girando per la Russia troverete vie, piazze, fermate della metro, fabbriche, squadre sportive che si chiamano “Druzhba narodov”. L’“amicizia tra i popoli” fu infatti un punto fermo dell’ideologia sovietica, a partire dalla Seconda guerra mondiale

Spettacolo per bambini dedicato all’amicizia tra i popoli

Come elemento dell’ideologia nazionale, “l’amicizia tra i popoli” assunse un’importanza particolare negli anni della Grande guerra Patriottica (la Seconda guerra mondiale), quando la bandiera dell’amicizia, ovvero dell’unità dei popoli costituenti l’Urss, fu issata come condizione fondamentale per la vittoria militare dell’Unione Sovietica: i cittadini di tutte le repubbliche dovevano schierarsi a difesa della loro casa comune. L’amicizia dei popoli e la loro fratellanza d’armi venivano esaltate con l’uso di tutti gli strumenti della propaganda come cinema, pubblicistica, poesia e prosa.

Tallinn. Gaudeamus IX. Festival degli studenti delle Repubbliche Baltiche dell’Urss. Ospite del festival è l’ensemble di danza popolare “Ajaria” dell’Istituto Pedagogico Statale di Batumi “Rustaveli” (RSS georgiana)

Dopo la fine della guerra, l’amicizia dei popoli divenne una delle idee motrici della società sovietica. Questo concetto non presupponeva l’assimilazione delle minoranze, ma puntava sull’internazionalismo, proclamando l’ideale di una comunità multinazionale. 

VI Festival mondiale della gioventù e degli studenti a Mosca

Ma l’amicizia dei popoli non si limitava alle etnie dell’Urss, e presto divenne un’idea globale. L’Urss sviluppava attivamente i rapporti di amicizia con molti Paesi del mondo, in primo luogo, quelli dell’area socialista. 

Fidel Castro durante una visita in Unione Sovietica

Nel 1957, Mosca ospitò il VI Festival mondiale della Gioventù e degli Studenti, svolto all’insegna dello slogan “Pace e amicizia”. Al Festival parteciparono rappresentanti di 130 paesi del mondo.  

VI Festival mondiale della gioventù e degli studenti a Mosca

Naturalmente, l’idea che era il perno della vita sociale dell’Urss doveva essere consolidata ovunque. Fu immortalata nei nomi di vie e piazze, istituzioni scientifiche e culturali, simboli e onorificenze statali.  

VI Festival mondiale della gioventù e degli studenti a Mosca

Inno dell’Urss

Alla fine del 1943, il partito comunista approvò la versione dell’inno dell’Urss proposta dal poeta Sergej Mikhalkov e dal compositore Aleksandr Aleksandrov. Questa versione conteneva le seguenti parole:

Sia celebre la nostra Patria libera,

Sicuro baluardo dell’amicizia fra i popoli!

Славься, Отечество наше свободное,
Дружбы народов надёжный оплот!

Dopo il 1956, per vent’anni, l’inno fu eseguito senza parole, perché menzionava Stalin. Nel 1977, fu creata una nuova versione, senza il nome di Stalin, ma il concetto dell’amicizia dei popoli (“druzhba narodov”) fu ribadito nel ritornello che veniva eseguito per ben 3 volte:

Sia celebre la nostra Patria libera,

Sicuro baluardo dell’amicizia fra i popoli!

Il partito di Lenin, che è la forza del popolo,

Ci porta verso il trionfo del Comunismo!

Славься, Отечество наше свободное,
Дружбы народов надёжный оплот!
Партия Ленина — сила народная
Нас к торжеству коммунизма ведёт!

La fontana “Amicizia dei Popoli” 

La maestosa fontana fu creata nel 1954, in concomitanza con l’inaugurazione dell’Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale (VdnKh) dopo una grande ricostruzione del parco nel dopoguerra. Il nome originale della fontana era “Covone d’Oro”, ma alla fine fu deciso di dedicare la nuova costruzione all’idea sociale di fondamentale importanza.  

La fontana dell’Amicizia tra i popoli al Parco VdnKh di Mosca

Al centro della fontana c’è un grande covone di grano e girasoli con attorno delle figure femminili in costumi nazionali. Le figure sono 16: tante erano le Repubbliche federate nel 1954 (oltre alle 15 arrivate fino al 1991, fino al luglio 1956 c’era la Repubblica Socialista Sovietica Carelo-Finlandese).

Università dell’amicizia tra i popoli (oggi, RUDN – Università russa dell’amicizia tra i popoli) 

L’Università fu fondata a Mosca nel 1960 per aiutare i Paesi di Asia, Africa e America latina che da poco si erano liberati dalla dipendenza coloniale. Nel 1961, l’ateneo fu rinominato in onore di Patrice Lumumba, il primo leader della Repubblica Democratica del Congo.

Studenti dell’Università dell’Amicizia tra i Pololi “Patrice Lumumba”. Da destra a sinistra: Moses Brima (Sierra Leone), Frederick Onwodi (Nigeria), Samuel Bai Conte (Sierra Leone)

Le prime lauree furono consegnate a 228 specialisti provenienti da 47 Paesi del mondo. Nel 1975, l’Università fu insignita dell’Ordine dell’Amicizia tra i popoli.

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Medaglia in onore della fondazione dell'Università dell’Amicizia tra i popoli

Ordine dell’Amicizia tra i popoli

Questa onorificenza fu istituita nel 1972, in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Urss. L’ordine veniva conferito ai cittadini sovietici e stranieri che avevano dei meriti speciali nel rafforzamento dell’amicizia e della cooperazione tra i popoli dei Paesi socialisti (ma anche a istituzioni, aziende, quotidiani, università, città e regioni). 

Toponimi e simboli

Vari simboli, grandi e piccoli, dell’amicizia dei popoli, si trovavano non solo a Mosca, ma anche in molte repubbliche federate e autonome. 

Monumento all’Amicizia tra i popoli a Tashkent, capitale uzbeka

In alcuni casi si trattava di opere d’arte (mosaici e sculture), in altri il concetto veniva espresso nei toponimi e nella denominazione di strade cittadine, centrali idroelettriche, stazioni della metropolitana, teatri e musei.

Tashkent, Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka, Museo dell’Amicizia dei Popoli dell’Urss sul viale Sharaf Rashidov
Tashkent, Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka, monumento all'Amicizia dei Popoli, situato sulla Piazza dell’Amicizia dei Popoli.

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