Dmitrij Baltermánts (1912-1990) lavorava come fotografo per il giornale sovietico “Izvestija” quando per l’Urss iniziò la Seconda guerra mondiale, con l’invasione tedesca del 22 giugno 1941. Fu immediatamente inviato al fronte, dove trascorse tutti i giorni del conflitto, fino alla Battaglia di Berlino. La guerra fu la protagonista principale delle sue foto e Baltermants divenne uno dei migliori fotografi del mondo. Negli anni Sessanta furono organizzate importanti mostre sui suoi scatti del tempo di guerra a Londra e a New York.
Sua è una delle sue fotografie più note nel 1941, durante la Battaglia di Mosca. Era seduto in un trinceramento, insieme ai soldati, e li riprendeva mentre attaccavano.
Nel 1942 si trovò a Kerch, ancora occupata, e vide lo spettacolo straziante di persone in lutto che cercavano i resti dei loro cari nella fossa comune di Bagerovo, dove i nazisti avevano gettato i corpi di migliaia di civili.
Tra le fotografie simbolo di Baltermantz c’è “Chaikovskij”, che racconta un frammento di vita familiare in mezzo agli orrori della guerra, scattata durante la liberazione della Polonia. In una casa fatiscente vicino a un pianoforte nella città tedesca di Breslau (in italiano Breslavia; dopo la guerra è diventata la polacca Wrocław), un soldato suona, mentre gli altri ascoltano incantati.
Abbiamo raccolto altri capolavori di questo classico della fotografia reportagistica di guerra sovietica.
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