Quanti anni ha davvero Mosca? L’età della capitale russa è un rompicapo per storici e archeologi

Dominio pubblico; Legion Media
No, Mosca non fu fondata nel 1147. Questo è solo l’anno in cui la città viene menzionata per la prima volta nelle cronache. Ma quanti anni ha davvero la capitale della Russia?

“Vieni da me, fratello, a Moskov”. Questa è la prima menzione di Mosca che c’è negli annali. Secondo il Codice Ipaziano, in tal modo il principe di Rostov e Suzdal Jurij Dolgorukij fissò un appuntamento con il principe di Novgorod-Severskij Svjatoslav Olgovich in un luogo chiamato Moskov. Si videro il 4 aprile del 1147 e pattuirono una tregua temporanea nella guerra tra principati. Il giorno successivo all’arrivo di Svjatoslav, Jurij organizzò un grande convivio (“un pranzo forte”), e il giorno dopo i principi si scambiarono doni e si separarono.

Ciò non significa che Mosca sia stata fondata nel 1147 e che sia stato proprio Dolgorukij a farlo. Questo è solo il più antico accenno scritto del toponimo “Moskov” (antica variante per Mosca; oggi in russo è “Moskvá”) trovato fino ad oggi. 

Esistono altri riferimenti a Mosca nei testi antichi?

“Jurij Dolgorukov ordina la costruzione di una nuova fortezza a Mosca”, dipinto di Apollinarij Vasnetsov (1856-1933), pittore famoso per le sue vedute storiche di Mosca nel Medioevo e per essere stato fratello del più celebre Viktor Vasnetsov

Il Codice Ipaziano (noto anche come Cronaca Ipaziana o Codice di Ipatiev) è un libro di 307 fogli di grande formato scritto a mano, che si custodiva nel monastero di Ipatiev a Kostroma. La cronaca fu trascritta intorno al 1420 da almeno cinque diversi compilatori da alcune altre cronache. Gli eventi del 1147 furono copiati dalla Cronaca di Kiev, che fu scritta nel XII secolo; il suo originale non è stato trovato.

Se un cronista menzionava il nome del luogo senza spiegazioni, questo vuol dire che la gente del XII secolo sapeva già bene che cosa fosse questa Moskov. Questo si conferma da altri due accenni:

1) La lettera in corteccia di betulla n. 723 di Novgorod, risalente a non prima del 1160. L’autore di questo messaggio, tale Dushyla, scrive: "Sono andato a Kuchkov".

2) Il Codice Ipaziano, del 1176, spiega che Kuchkov e Mosca sono lo stesso posto: "Mosca, cioè Kuchkovo".

Il manoscritto su corteccia di betulla n. 723 che cita “Kuchkov”, ossia Mosca

Kuchkovo era uno dei villaggi situati nell’attuale centro di Mosca. Il primo capo archeologo di Mosca, Aleksandr Veksler, che negli anni Novanta e 2000 gestiva gli scavi nel centro della città, scrive che a chiamarsi Kuchkovo Pole (Campo di Kuchkovo) era la zona dell’attuale via Sretenka. Veksler e altri archeologi hanno scoperto i reperti che confermano l’età più antica della città.

Che cosa dicono gli archeologi? 

Aleksandr Veksler (a sinistra) esamina un reperto archeologico durante gli scavi in piazza del Maneggio, a Mosca

Alla fine degli anni Novanta, Veksler ha svolto la datazione radiometrica dei campioni di carbone del suolo vicino al Cremlino. I primissimi esempi di carbone risalivano all’890 d.C. Ciò significa che già allora vicino all’attuale Cremlino c’era un’area edificata con campi arati ed orti.

Inoltre, sul territorio del Cremlino sono stati trovati tesori di monete del IX secolo, che dimostrano che l’insediamento commerciava con Paesi lontani, ad esempio con l’Armenia o con l’antica città di Merv. Tra i ritrovamenti in piazza del Maneggio c’è un’anfora bizantina del XII secolo. Tutto ciò, secondo Veksler, “sottolinea la natura non comune dell’insediamento originario”. In un’intervista ha detto: “Credo che nel 1147 sul territorio della capitale esistesse già un insediamento evoluto, e intorno ci fossero numerosi villaggi slavi”.

Monete arabe dell’VIII-IX secolo rinvenute a Mosca

Sul territorio della Mosca di oggi ci sono resti di insediamenti molto più antichi. Vicino al villaggio di Kolomenskoe sono stati scoperti insediamenti della cultura Djakovo (VII-V secolo a.C.). Invece nel nord-ovest, a Khimki, Serebrjanyj Bor, Strogino e Shukino sono stati trovati accampamenti dell’era neolitica (fino a 4000 di anni fa). 

Perché l’età ufficiale della città non viene innalzata?

L’Importantissimo urbanista sovietico, dottore in geografia Georgij Lappo ha scritto: “Nella stragrande maggioranza dei casi, gli insediamenti che sono diventati città non avevano pensato a una “carriera” urbana. Pertanto, l’emergere di un insediamento non può essere considerato la nascita di una città”. C’è da ricordare che anche sul territorio di San Pietroburgo c’erano antichi insediamenti, ma questo non cambia la data della sua fondazione: 1703. Peraltro, San Pietroburgo ebbe un fondatore. Nel caso di Mosca, non si è conservata alcuna data specifica della “posa della prima pietra” della città.

La copia più antica del Codice Ipaziano (noto anche come Cronaca Ipaziana o Codice di Ipatiev), un libro di 307 fogli di grande formato scritto a mano, che si custodiva nel Monastero di Ipatiev a Kostroma. La cronaca fu trascritta intorno al 1420

Neanche la comparizione della prima fortezza può essere considerata la nascita della città: non tutte le fortezze diventavano città. Gli archeologi sono certi che la fortezza, che sicuramente esisteva sul territorio del Cremlino già nel 1156, non sia stata la prima fortezza di Mosca. Eppure, i resti di una fortificazione più antica, devono ancora essere trovati e datati.

L’attuale capo archeologo di Mosca, Leonid Kondrashev, conferma: “Sul territorio della capitale sono stati trovati numerosi oggetti dell’XI secolo, e insediamenti slavi del X secolo”. Tuttavia, ricorda Kondrashev, “esiste una tradizione consolidata secondo la quale l’età delle città si decide in base alla prima menzione nelle cronache”. Pertanto, per aumentare l’età di Mosca, sono necessari reperti archeologici più seri e un consenso ampio della comunità scientifica.

 

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