Ecco com’era l’enorme piscina all’aperto nel centro di Mosca che non esiste più (FOTO)

David Sholomovich/Sputnik
La piscina “Moskvá” venne costruita sul posto della Cattedrale di Cristo Salvatore, abbattuta nel 1931 e poi riedificata a fine anni Novanta. Qui ha nuotato ogni moscovita, e questo è stato per trent’anni un luogo simbolo della capitale sovietica

Fino al 1991 i moscoviti potevano nuotare in una piscina che era stata costruita al posto della Cattedrale di Cristo Salvatore, ed era stata inaugurata il 16 luglio 1960.

Prima della Seconda Guerra Mondiale, qui si trovava un grande fossato in cemento, originariamente destinato a essere le fondamenta al Palazzo dei Soviet. Tuttavia, la guerra congelò la costruzione del gigantesco edificio e molti materiali furono riutilizzati per le esigenze del fronte. Nonostante ciò, le fondamenta rimasero intatte e raccolsero l’acqua piovana per alcuni anni. A metà degli anni Cinquanta si decise di costruire qui una piscina all’aperto.

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La piscina “Moskvá” (“Mosca” in russo) era enorme, aveva un diametro di 130 metri e una superficie d’acqua di oltre 13 mila metri quadrati. Il fondo della piscina diventava più profondo verso il centro, raggiungendo una profondità di 6 metri nel cosiddetto “settore sportivo” situato al centro. La forma circolare venne mantenuta per preservare e utilizzare le fondamenta del Palazzo dei Soviet.

La piscina funzionava tutto l’anno con acqua riscaldata che manteneva una temperatura di almeno 18-22 gradi anche in inverno. Aveva una torre per i tuffi con trampolini di diverse altezze. Erano disponibili anche delle saune.

I biglietti per nuotare nella piscina si acquistavano alla biglietteria vicino all’uscita dalla metropolitana Kropotkinskaja. Non era necessario esibire un certificato medico di sana e robusta costituzione, ed erano disponibili opzioni di noleggio di costumi da bagno, calzoncini, ciabatte e cuffia. La qualità dell’acqua della piscina era strettamente monitorata, con test giornalieri e clorazione per garantire le condizioni sanitarie. 

Occasionalmente, la crescita di alghe nell’acqua richiedeva la chiusura per la pulizia. Ma il problema principale della piscina all’aperto era il vapore. Questo era particolarmente evidente durante i mesi invernali, quando un enorme pennacchio di vapore si sollevava dall’acqua riscaldata nell’aria fredda.

Nuotare in queste condizioni era considerato pericoloso da molti, poiché la scarsa visibilità sopra l’acqua rendeva difficile vedere una persona sul fondo. Questo creava un certo rischio per i visitatori.

Dopo l’apertura della piscina, a Mosca cominciarono ad emergere leggende che ne danneggiarono la reputazione. Circolavano voci secondo cui le persone annegavano spesso in piscina, soprattutto in inverno.

Si diceva anche che la piscina provocasse la corrosione degli edifici vicini e mettesse in pericolo gli oggetti esposti nel vicino Museo Pushkin.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1991, i prezzi dell’acqua e dell’elettricità aumentarono di molto, rendendo la manutenzione della piscina sempre più costosa. Inoltre, era emerso negli anni della Perestrojka un movimento pubblico che chiedeva la ricostruzione della cattedrale distrutta nel 1931.

Dopo essere stata svuotata, la piscina rimase abbandonata per diversi anni e fu ufficialmente chiusa nel 1994. Al suo posto, si decise di riedificare la Cattedrale di Cristo Salvatore, fatta saltare in aria dai sovietici. Il 7 gennaio 1995, vennero gettate le fondamenta della cattedrale al posto della piscina “Moskva”.


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