In un trattato tra il principe di Kiev Oleg e l’Impero Bizantino, firmato nell’anno 911, la Russia viene chiamata Rus’.
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Il termine indica il periodo di frammentazione feudale dello Stato, quando si divise in principati indipendenti. Alla metà del XII secolo se ne contavano 13 (secondo altre stime, da 15 a 18).
Il Gran Principe di Mosca Ivan III iniziò a riunire le terre russe in uno Stato russo unico. La centralizzazione contribuì a porre fine al dominio del giogo mongolo-tataro sul territorio della Rus’. Nel 1547, il nipote di Ivan III, Ivan IV il Terribile divenne il primo zar di tutte le Russie.
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La trasformazione del Paese in impero avvenne sotto Pietro il Grande. Nel 1721, egli assunse il titolo di Imperatore di tutte le Russie dopo la sua vittoria nella Grande Guerra del Nord e per aver stabilito il dominio sul Mar Baltico.
Dopo la Rivoluzione di febbraio del 1917 e il rovesciamento della monarchia, il potere fu preso per un breve periodo da un governo provvisorio, che proclamò la Russia una repubblica. Nell’ottobre 1917 fu rovesciato dai bolscevichi.
Dall’ottobre 1917 al luglio 1918, il nuovo Stato fu poco formalizzato. Il nome “Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa” fu sancito solo nella Costituzione approvata nel luglio 1918 a Pietrogrado.
I nemici dei bolscevichi non riconobbero il governo dei soviet in Russia. A capo del movimento antibolscevico/bianco fu scelto Aleksandr Kolchak, che assunse il titolo di Comandante Supremo della Russia; lo guidò fino al 1920 (quando finì davanti al plotone di esecuzione). Il movimento bianco fu definitivamente sconfitto nel 1922.
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L’Urss è stata costituita alla fine del 1922, dopo la piena instaurazione del governo dei soviet sul territorio del Paese. Il 30 dicembre 1922, la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, la Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa e la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica si unirono in un unico Stato, l’Urss, con organi politici unificati e la capitale a Mosca, mentre ogni repubblica dell’Unione conservava de iure il diritto di uscire liberamente dall’Unione. Al momento della sua disintegrazione, l’Urss era composta da 15 repubbliche.
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Il 25 dicembre 1991, il Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa approvò una legge che stabiliva che la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa fosse rinominata “Federazione Russa” (Russia). Tuttavia, fino al 1992, il nome “Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa” e la sigla “Rsfsr” potevano ancora essere utilizzati nei documenti e nei moduli ufficiali.
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