Tutto quello che dovete sapere sul Tetris, il più geniale videogioco di tutti i tempi

Russia Beyond (artpartner-images/Getty Images; Dominio pubblico; William Warby (CC BY 2.0))
Creato in Unione Sovietica, c’è persino chi, tra il serio e il faceto, pensava che fosse un’arma per indebolire l’Occidente, visto che negli uffici, invece di lavorare, erano tutti impegnati a giocarci

Il camioncino “Gazelle NEXT” con il Tetris è uscito nel 2016. Bisogna ruotare la chiavetta di accensione, azionare tre volte l’indicatore di direzione destro, attivare due volte i fari abbaglianti, schiacciare cinque volte il pedale della frizione, alzare il numero dei giri del motore fino a 3000 al minuto e, infine, schiacciare e tener premuto il pulsante sinistro sul cruscotto. Dopo queste manipolazioni (in tutto, ben 13 passi), il display del camioncino “Gazelle NEXT” si trasforma in una console per videogiochi, facendo partire Tetris… Ma nell’arco della sua storia, che conta ormai quarant’anni, il gioco è stato incorporato nei dispositivi più vari: dall’automobile alla lavatrice.

Il Tetris è uno dei giochi più popolari del mondo, se non il più popolare. Dati univoci non ne esistono, perché si usano diverse metodologie di calcolo, ma si sa comunque che, per quel che riguarda le vendite, il gioco non è mai sceso al di sotto del terzo posto, passando, di tanto in tanto, davanti pure a Minecraft (238 milioni di copie) e Grand Theft Auto 5 (175 milioni di copie).

Se diamo credito ai creatori di Tetris, e prendiamo in considerazione la versione multipiattaforma, a partire dal 1984 sono state venduti più di 520 milioni di copie del gioco. Quindi, il Tetris è un leader indiscusso. Ma qui non si parla solo di dati di vendita. A Tetris si può giocare gratis sul sito ufficiale del gioco e su centinaia di altre risorse. Il gioco è diventato un vero fenomeno culturale, simbolo  dei videogiochi e icona dello spirito creativo.

Aleksej Makarenkov

Il tema musicale del gioco, “Korobushka”, in tutto il mondo si associa a Tetris. Pare che nessuno ricordi più che in realtà è una canzone russa, il testo della quale fu scritto dal poeta Nikolaj Nekrasov ancora nel XIX secolo. A proposito, The Tetris Company da oltre 10 anni detiene i diritti sulle variazioni del tema “Korobushka”. 

Ma come ha fatto Tetris a conquistare il mondo? “Tetris è un gioco molto dinamico, con regole facili, ma interessanti”, dice il blogger Aleksej Makarenkov. “La logica è intuitiva, per capirla ci vogliono pochi secondi. Non ci vuole niente per cominciare a giocare, ma diventare veramente bravo è molto difficile. La curva della progressione sale molto lentamente. È un gioco per tutti i tempi, come gli scacchi, la dama, i rompicapi logici”. 

Storia del gioco

Aleksej Pajitnov

Tetris fu creato dal programmatore sovietico Aleksej Pazhitnov (1956-) nel 1984. Negli anni Ottanta Pazhitnov lavorava al Centro di calcolo dell’Accademia delle scienze dell’Urss, dove si occupava di tecnologie di riconoscimento vocale per il computer sovietico “Elektronika-60”. 

In quel periodo a Mosca era popolare il gioco Pentamino, lo scopo del quale era quello di riempire una scatola con polimini di legno, figure formate da cinque quadrati. Di sera, per rilassarsi, Pazhitnov cercava di creare una versione elettronica del gioco, ma le risorse del suo computer di allora erano insufficienti, pertanto dovette semplificare le cose. 

Si limitò a figure di quattro quadrati, i tetramini. Il nome del gioco, Tetris, nasce dalla fusione di due parole: tetra, che in greco significa quattro, e tennis, lo sport preferito di Pazhitnov. La prima versione del gioco era meno spettacolare, non aveva né livelli né punteggi, ma il suo creatore, per un paio di settimane, continuò a giocarvi, non riuscendo a staccarsi. In realtà, per il Tetris dobbiamo ringraziare non solo Pazhitnov. Il collega di Pazhitnov, il programmatore Dmitrij Pavlovskij, al quale il gioco piacque subito, presentò ad Aleksej l’allora giovanissimo Vadim Gerasimov, stagista dell’Accademia. Gerasimov creò una versione per IBM PC e poi, insieme a Pazhitnov, aggiunse la funzione di conteggio del risultato e l’audio. 

Tuttavia, Pazhitnov è considerato l’unico creatore del gioco. A Gerasimov, che all’epoca aveva soltanto 16 anni, venne chiesto di firmare la dichiarazione con cui rinunciava a tutti i diritti, il nome del giovane scomparve da tutti i documenti. Attualmente, Gerasimov, Pavlovskij e Pazhitnov vivono tutti all’estero. Pazhitnov non concede interviste ai media russi, mentre di Gerasimov si sono perse le tracce.

Tetris come strumento della Guerra fredda

Pazhitnov voleva che il suo gioco diventasse famoso. Tuttavia, lo Stato sovietico voleva dire la sua. In Urss, l’unico ente autorizzato a importare ed esportare i software era “Elektronorgtekhika” (“Elorg”), dove lo stesso programmatore andò successivamente a lavorare. Siccome aveva creato il gioco quando lavorava per una struttura statale, e usando un computer di servizio, anch’esso dello Stato, tutti i diritti spettavano a “Elorg”, cioè allo Stato.

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L’inglese Robert Stein, proprietario di Andromeda Software, che in quel periodo si trovava a Mosca, era all’oscuro di questa particolarità. Aveva negoziato la vendita del gioco direttamente con Pazhitnov, dal quale ricevette una copia del gioco. Offrì subito Tetris ai suoi partner della britannica Mirrorsoft (e alla sua consociata americana Spectrum Holobyte). In tal modo, inglesi e americani concordarono un contratto di compravendita senza acquisizione dei diritti che spettavano all’Urss. 

Ben presto questa stranezza venne a galla. Intrigati dal “gioco di oltrecortina”, i giornalisti della CBS intervistarono Pazhitnov. Mentre la guerra fredda era ancora in corso, Stein si recò un’altra volta in Urss per condurre le trattative, ma l’esito per lui fu negativo, perché il prezzo che offriva era troppo basso.

Gli americani, nel frattempo, avevano già preparato una versione di Tetris per PC, accompagnata da una serie di cliché tradizionali: colore rosso, cattedrale di San Basilio, musica russa e falce e martello che imitavano la lettera C. Le vendite iniziarono nel 1989. 

Tetris cominciò la sua marcia trionfale. Gli americani scherzavano, dicendo che Tetris era un’arma segreta dal Kgb per paralizzare l’economia occidentale. A Tetris giocavano tutti coloro che avevano un computer, anche sul posto di lavoro. Gli appassionati del gioco si salutavano con la frase “Il Kgb ti sta guardando”. 

A quel punto, scese in campo la giapponese Nintendo. Non sapendo chi fosse il reale possessore dei diritti, i nipponici comprarono il gioco da qualcuno che lo vendeva senza averne il diritto, e lo lanciarono in versione per console NES (nell’ex Urss era diffuso il suo famiclone “Dendy”), vendendo due milioni di esemplari.

Il successo di Nintendo e la nascita di The Tetris Company

È con una cartuccia NES che nello stesso anno 1989 giunse a Mosca Henk Rogers, presidente di Bullet-Proof Software, piccola società giapponese che aveva acquistato da Spectrum HoloByte i diritti fasulli per le versioni da console del gioco Tetris. Si recò in Unione Sovietica su richiesta della Nintendo per comprare da “Elorg” i diritti ufficiali per Game Boy, nuova console portatile dei giapponesi. L’affare andò in porto.

Game Boy venne venduto in 30 milioni di esemplari. Tetris, da solo, fruttò alla Nintendo più di 3 miliardi di dollari. In quasi 43 anni della storia del gioco, Nintendo vendette più di 43 milioni di copie. Il processo fu accompagnato da una serie di cause giudiziarie tra aziende giapponesi, americane e britanniche che si contendevano i diritti sulla versione multipiattaforma del gioco.

Henk Rodgers e Aleksej Pajitnov

Fino al 1996 Pazhitnov non ricevette neanche un centesimo per il gioco che aveva creato. Soltanto dopo la scadenza della prima licenza ha cominciato a percepire delle somme, piuttosto modeste, come royalty. In quel periodo era già emigrato negli Usa, dove insieme a Roger ha poi creato The Tetris Company. Negli anni Duemila la società ha cominciato la lotta per i diritti d’autore, cercando di rimuovere dal mercato le versioni pirata e i cloni del gioco. Nel 2005 The Tetris Company ha comprato “Elorg”, che dopo la disgregazione dell’Urss era stata privatizzata.

L’“Effetto Tetris”

Secondo Konstantin Sakhnov, fondatore di Vengeance Games, Tetris è un gioco unico, perché è stato creato da un programmatore sovietico nel periodo in cui, in tutto il mondo, i videogiochi stavano soltanto prendendo piede.

Konstantin Sakhnov

“I primi successi sostanziali del Game Development (lo “sviluppo dei giochi”) sono stati l’americano Space Invaders (1971) e il giapponese Pacman (1972). Per i sovietici erano una novità assoluta, perché in precedenza conoscevano soltanto i giochi come “Battaglia navale” e “Nu, pogodí!” che giravano su console portatili o si potevano giocare con macchine a gettone. Pazhitnov, quindi, non aveva l’esperienza degli sviluppatori americani e giapponesi”. 

Secondo Sakhnov, Tetris è un gioco molto equilibrato, ogni elemento contribuisce a creare il quadro generale. 

Tetris, tra l’altro, è anche il gioco più studiato dagli psicologi. All’Università della California è stato persino studiato il cosiddetto “Effetto Tetris”. I ricercatori hanno stabilito che i pazienti che giocavano a Tetris, persino se affetti da amnesia, prima di addormentarsi vedevano scorrere di fronte agli occhi delle figure e provavano il desiderio di sistematizzarle. 

“Vedrete scorrere davanti agli occhi non soltanto dei cubi, ma tutto quello che avete visto volare durante un lungo periodo di tempo”, ha spiegato questo effetto il medico-psicoterapeuta Lev Perezhogin.

Il presunto effetto viene deriso in una delle puntate della sitcom animata “I Simpson”, quando Homer, tra l’altro sullo sfondo del tema musicale “Korobushka”, mette i bagagli nel baule della macchina come i pentamini del gioco.

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