L’educazione fisica era uno dei pilastri dello sviluppo giovanile in Urss. Ogni cittadino sovietico sapeva quali esercizi del mattino venivano trasmessi alla radio. I bambini nelle scuole facevano ginnastica e frequentavano vari gruppi sportivi.
La prima parata di educazione fisica
Il desiderio di creare un “uomo nuovo” implicava non solo la rieducazione ideologica e la fede incondizionata nelle idee del comunismo, ma anche la perfezione fisica. L’uomo sovietico doveva essere sano, forte e resistente, non solo per lavorare bene, ma anche per combattere i nemici, qualora fosse stato necessario.
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La prima organizzazione a occuparsi dell’educazione fisica delle masse fu il “Vsevobuch” (parola formata dalle iniziali di “Vseobshchee voennoe obuchenie”, ossia “Addestramento militare universale”), istituito nel 1918. Tutti gli uomini tra i 18 e i 40 anni venivano addestrati al tiro, al servizio sul campo, al lavoro di trincea e ad altri campi dell’arte militare. Le donne venivano educate solo su base volontaria. In occasione del primo anniversario della fondazione del “Vsevobuch”, si tenne una parata sulla Piazza Rossa con cadetti e battaglioni da combattimento, ai quali si unirono gli istruttori fisici: era la loro prima volta sulla Piazza Rossa.
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“Una dimostrazione della forza e dell’invincibilità del popolo sovietico”
Negli anni Venti, con le parate si festeggiavano gli anniversari tondi, ma dal 1931 la parata fu organizzata annualmente.
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Lo scopo era di diffondere lo sport tra i cittadini sovietici, soprattutto tra i giovani. Nel 1930 l’educazione fisica divenne addirittura una materia obbligatoria in tutti gli istituti di istruzione universitaria del Paese. E anche oggi gli studenti sono obbligati a frequentarla al pari delle altre materie.
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Queste dimostrazioni non servivano solo per promuovere uno stile di vita sano. Le parate dovevano essere la prova del successo del potere sovietico: in Urss era nata una persona nuova, sviluppata sia spiritualmente che fisicamente. I manifesti di propaganda indicavano gli istruttori fisici come “la riserva di combattimento dell’Armata Rossa” e le parate stesse come “una potente dimostrazione della forza e dell’invincibilità del popolo sovietico”. Fu in occasione della parata degli istruttori fisici del 1936 che venne usato uno slogan passato alla storia: “Grazie compagno Stalin per la nostra infanzia felice!”.
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Nell’Urss esisteva un programma chiamato “GTO” “Gotóv k trudú i oboróne SSSR”; ossia “Pronto al lavoro e alla difesa dell’Urss”, che incoraggiava i giovani a raggiungere grandi risultati sportivi. Per ottenere il distintivo GTO, si dovevano raggiungere determinati risultati sportivi, che dipendevano dalla fascia d’età. Qualsiasi cittadino di età compresa tra i 10 e i 60 anni (fino a 55 anni per le donne) con uno stato di salute soddisfacente poteva sottoporsi ai test. Questo programma esiste ancora oggi in Russia.
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Nel 1939 le sfilate coincisero con la Giornata dell’Atleta dell’Unione Sovietica. Durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale (dal 1941 al 1943) non si tennero parate, ma la tradizione fu ripresa nel 1944, a conflitto ancora incorso. Nell’agosto 1945 fu organizzata una parata dedicata alla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
Dominio pubblico
Dominio pubblico
In seguito furono organizzate parate in occasione del 1° maggio (Festa del Lavoro) e del 7 novembre (Giornata della Rivoluzione d’Ottobre), nonché per le Spartachiadi (le Olimpiadi socialiste) e in occasione di altri eventi sportivi.
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