Come nacque e perché finì la storia d’amore tra Lev Trotskij e Frida Kahlo

Kira Lisitskaya (Foto: Legion Media; Dominio pubblico)
Il bolscevico in esilio fu ospitato in Messico dall’artista Diego Rivera, che viveva con la giovane moglie. Tra la pittrice icona del femminismo e il fondatore dell’Armata Rossa, 28 anni più anziano di lei, scoppiò una grande passione, destinata però a spegnersi in fretta

Lev Trotskij (1879-1940), bolscevico e protagonista di primo piano della Rivoluzione russa, dopo essere caduto in disgrazia visse in esilio fino all’attentato che gli costò la vita

Nel 1936, il celebre rivoluzionario Lev Trotskij, in fuga da Stalin, si traferì in Messico. Diego Rivera, buon amico e aderente alle ideologie di Trotskij, convinse il presidente messicano a concedere al russo l’asilo politico nel Paese. Diego era un artista famoso che aveva studiato in Europa e un comunista convinto, che aveva visitato l’Urss. Nel 1937, Rivera invitò Trotskij e sua moglie a stare a casa sua, dove viveva con la moglie, la giovane artista Frida Kahlo. Poi accadde l’imprevisto.

La vita privata del fondatore dell’Armata Rossa

Lev Trotskij è stato una delle figure sovietiche di maggior spicco. Fu lui a guidare il movimento rivoluzionario fino al ritorno di Lenin dall’esilio. Fu lui a creare l’Armata Rossa, partendo da una massa di soldati sbandati. Ma presto la fortuna girò per lui: la rivalità con Stalin per la leadership si trasformò per Trotskij in persecuzione. Venne accusato di deviazionismo dagli insegnamenti leninisti, espulso dal Partito e successivamente esiliato dall’Urss. Visse in Turchia, Francia e Norvegia, e alla fine si trasferì in Messico.

Il rivoluzionario marxista russo Lev Trotskij (secondo da destra) con la sua seconda moglie (in realtà de facto), Natalia Sedova (1882-1962, l’ultima a sinistra), la pittrice messicana Frida Kahlo (al centro) e Max Shachtman (1904-1972, a destra) teorico marxista americano di origini polacche

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Anche sua moglie, Natalia Sedova, lasciò la Russia. In realtà non erano sposati, perché Trotskij era già ufficialmente coniugato con Aleksandra Sokolova. Era diventata sua moglie nel 1900 in carcere e in seguito avevano avuto anche due figlie, cresciute da parenti. Nel 1902, mentre la famiglia era in esilio in Siberia, Trotskij fuggì in Europa. Questo segnò la fine della relazione di coppia. Nello stesso anno Lev conobbe a Parigi Natalia, che divenne la sua “moglie informale”. Secondo i contemporanei, lui la tradiva spesso, ma tornava sempre, e lei soffriva ma restava con lui.

Frida Kahlo (1907-1954), pittrice messicana

Quando conobbe la moglie di Diego Rivera, una giovane donna dalla personalità brillante e artistica, Trotskij non poteva resistere a una storia d’amore…

Frida come icona femminista

Frida aveva iniziato a dipingere all’età di 18 anni (nel 1925), dopo un terribile incidente stradale. Era rimasta gravemente ferita e fu costretta a rimanere a letto per molti mesi.

Aveva uno specchio montato sopra il letto, questo le permetteva di dipingere uno dei pochi soggetti disponibili: se stessa. La maggior parte dei dipinti di Frida sono autoritratti surreali, pieni di simboli che mostrano le sue esperienze. Lei diceva: “Dipingo la mia realtà. Fisso sulla tela qualsiasi cosa mi passi per la testa senza pensarci troppo”. “La cornice”, uno dei dipinti dell’artista, è stato acquistato dal Louvre quando lei era ancora in vita (morì nel 1954 a soli 47 anni). È stato il primo quadro di un artista messicano del XX secolo a essere acquisito da un museo di fama mondiale.

Foto di Frida Kahlo a Coyoacán (una delle delegazioni di Città del Messico) nel 1946, scattata da Florence Arquin. Fa parte della mostra del Museum of Spanish Colonial Art di Santa Fe

Le terribili ferite dell’incidente non uccisero il suo fascino e la gioia di vivere. Scioccava il pubblico con abiti messicani maschili, con la dipendenza dai superalcolici e il modo di parlare. Non mancarono ad arricchire la sua biografia numerose storie d’amore e una sorta di totale indifferenza verso chiunque. Era ostinata, pronta a difendere la propria libertà, a introdurre nella sua arte i temi intimi come la perdita di un figlio, l’aborto e il dolore dal tradimento. Tutto questo ha fatto Frida un’icona del femminismo.

Nel 1929 sposò un artista famoso che aveva il doppio dei suoi anni. Si amavano molto, ma la loro vita insieme era penosa. Diego la tradiva e aveva persino una relazione con la sorella minore di Frida. La Kahlo gli rendeva pan per focaccia: era sempre circondata da ammiratori, aveva relazioni con uomini e donne. La coppia litigava, si separavano, ma alla fine i due tornavano sempre insieme.

Ospite a casa degli artisti

L’incontro tra Lev e Frida non poteva passare senza lasciare traccia. La giovane artista, come suo marito, era comunista. Le famiglie passavano molto tempo insieme: cene, picnic, visite. Ben presto l’interesse reciproco tra Trotskij e la Kahlo divenne evidente.

Lev Trotskij e la moglie Natalia (alla sua destra) all’arrivo a Tampico, Messico, il 9 gennaio 1937, dopo la protezione offerta dal presidente Lázaro Cárdenas del Río. Accanto alla coppia si riconosce anche Frida Kahlo

Iniziarono a incontrarsi “casualmente” durante le passeggiate nel cortile della casa, e nei libri il rivoluzionario passava lettere alla sua amata. Quando vedersi a casa era impossibile, gli amanti si vedevano a casa della sorella di Frida, Cristina. Non si sa cosa abbia spinto Frida: il desiderio di vendetta nei confronti del marito o i sentimenti veri, ma Trotskij era sicuramente appassionato di questa donna focosa.

In un certo senso, erano simili: entrambi avevano un carattere forte, sviluppato in molti anni di lotta contro il mondo. Tuttavia, secondo alcune testimonianze, Frida non prendeva Trotskij sul serio. Lo chiamava “capretto” alle sue spalle, e ha scritto alla sua amica Ella Wolff: “Sono molto stufa dal vecchio”. Trotskij era infatti molto più anziano di Frida Kahlo: lei aveva 29 anni e lui 57. 

13 aprile 1939, il muralista messicano Diego Rivera con sua moglie Frida Kahlo sul balcone di casa loro a Città del Messico

Rivera non si accorse o non si volle accorgere della relazione della moglie con l’ospite. Il tradimento era da tempo normale in questa famiglia. Ma la moglie Trotskij non era altrettanto tranquilla. I due amanti peraltro si parlavano apertamente in inglese in sua presenza. Natalia non conosceva la lingua, ma sicuramente capiva la parola “love”. 

Tra Trotskij e sua moglie iniziò un periodo molto difficile e nel 1937 decisero di vivere separatamente per capire cosa fare della loro unione. Trotskij si trasferì nella tenuta di Rivera e scriveva lettere a Natalia. Lei era depressa e scriveva: “Non voglio vedere gente, la vita intorno, la vanità… Non ho voglia di mangiare…Voglio cadere a terra e non alzarmi più”. Lev rispondeva: “Lei non significa niente per me. Tu sei il tutto. Non farlo, Nata, ti prego, non farlo”. Nonostante tutto, sentiva un profondo affetto per la donna che era con lui da 35 anni, dividendo vittorie, sconfitte e l’esilio.

Lev Trotskij e sua moglie Natalia nel 1938, quando vivevano in esilio in Messico già da circa un anno

Al ritorno di Trotskij nel quartiere di Coyoacán, i due amanti interruppero la loro relazione. Non si sa chi abbia preso l’iniziativa. L’amica di Frida pensava che fosse stata lei, ma i ricercatori indicano spesso lui. Frida restituì tutte le lettere a Trotskij e gli regalò un suo autoritratto per il compleanno. Ma quando lui lasciò la casa di Rivera per vivere con Natalia, non lo portò nemmeno con sé. L’ultima volta che i due si videro fu nel gennaio del 1939. Il 21 agosto del 1940 lui fu ucciso.

Frida Kahlo, “Autoritratto” dipinto nel 1937 e donato a Lev Trotskij  per il suo compleanno. Lui però non lo portò con sé, lasciandolo nella casa di Diego Rivera


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