Come erano vestiti i monarchi russi durante le cerimonie d’incoronazione? (FOTO)

Storia
ANNA POPOVA
L’incoronazione era un evento speciale nella vita della corte e dell’intero Paese. Si svolgeva nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca, e gli abiti, a cui lavoravano i migliori sarti, dovevano essere all’altezza di tanta solennità. E, proprio come la corona le altre insegne reali, erano vere e proprie opere d’arte

Il nuovo stile

L’incoronazione di Caterina I ebbe luogo al Cremlino nel maggio 1724. I preparativi vennero fatti con largo anticipo, dando di fatto vita a una cerimonia nuova, che univa le tradizioni europee e russe. Al suono dei tamburi, delle campane e della musica dei reggimenti delle Guardie, Pietro I (il Grande) e la sua consorte sfilarono dal palazzo alla Cattedrale della Dormizione. L’imperatore indossava un giustacuore di seta e delle culotte blu ricamate d’argento, nonché un cappello con la piuma. L’abito dell’incoronazione di Caterina I, di colore cremisi intenso e fittamente ricamato d’argento, fu realizzato in stile spagnolo da artigiani berlinesi. Venne consegnato a Mosca tagliato, ma fu cucito sul posto. Tre giorni prima dell’incoronazione l’abito dell’imperatrice non era ancora pronto. Lo strascico del lussuoso abito era portato da cinque dame di compagnia. Durante la funzione, Pietro I in persona coprì le spalle di Caterina con un manto di broccato d’oro ricamato con stemmi e foderato di ermellino, e poi depose la corona sul suo capo. Così la seconda moglie dello zar divenne ufficialmente imperatrice di Russia.

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Broccato per l’imperatrice

I preparativi per l’incoronazione di Anna I di Russia furono affrettati: la nipote di Pietro il Grande fu chiamata a Mosca dalla Curlandia dopo l’improvvisa morte di Pietro II. Nel febbraio 1730 l’erede al trono arrivò in Russia e alla fine di aprile il vescovo Feofan Prokopovich le pose sul capo una corona di gioielli ornata di diamanti, rubini e tormaline. 

In tre mesi un sarto, che aveva portato con sé, confezionò un abito di broccato di Lione a motivi, con uno strascico triangolare. Il tessuto le piacque così tanto che ne ordinò altro per i suoi abiti successivi. L’Imperatrice aggiunse all’abito la collana dell’Ordine di Sant’Andrea. 

La corona del giovane zar

Il giovane Pietro II non si preoccupava affatto dello stile dell’abito con cui sarebbe salito al trono russo. Dopotutto, per l’erede undicenne di Caterina I, gli artigiani francesi avevano confezionato un caffetano, un giustacuore e delle culotte di broccato glacé (un broccato argentato ricamato in oro). Questo abbigliamento da cerimonia sarebbe risultato splendido alla luce delle candele della Cattedrale della Dormizione. Decisero di utilizzare il mantello appartenuto alla moglie di Pietro I, ma la corona, tempestata di diamanti, perle, zaffiri e smeraldi, e il globo crucigero furono fatti nuovi. 

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Abiti made in Russia

Elisabetta I di Russia (Elizaveta Petrovna) oggi sarebbe definita “un’icona di stile”. Lo storico Vasilij Kljuchevskij ha ironizzato sul fatto che si sia lasciata alle spalle 15 mila vestiti, due casse di calze di seta, un mucchio di conti non pagati e un Palazzo d’Inverno incompiuto.

La sua passione per la moda era tale che fu la prima a farsi consegnare tutte le novità francesi. Ma durante i preparativi per l’incoronazione, ordinò che tutti i tessuti per la cerimonia fossero esclusivamente russi. Anche per quanto riguarda l’abito: ricevette le insegne imperiali in un abito di broccato glacé d’argento, ricamato con pizzi d’oro. L’imperatrice stabilì la tendenza della moda per molti anni a venire: dopo di lei tutti gli abiti dell’incoronazione furono realizzati con questo tessuto scintillante.

Aquile sulla gonna

La cerimonia più sontuosa e maestosa della storia fu probabilmente organizzata da Caterina la Grande. L’imperatrice si presentò in un abito di broccato ricamato con aquile a due teste e decorato con i migliori pizzi di Brabante. Nessuno, né prima né dopo, ha realizzato un abito da incoronazione così simbolico, sottolineando il trionfo della monarchia.

Le insegne imperiali che i gioiellieri di corte realizzarono appositamente per Caterina II erano in linea con il costume: la corona, lo scettro e il globo furono utilizzati per tutte le incoronazioni successive. 

L’onore dell’uniforme

Non solo le imperatrici, ma anche gli zar crearono una moda speciale per l’incoronazione. Per esempio, Paolo I decise di rendere la cerimonia ancora più suggestiva, scegliendo l’uniforme delle Leibgarde del Reggimento Preobrazhenskij. La rigida uniforme di panno verde con un colletto di velluto cremisi era decorata con due stelle: gli Ordini di Sant’Andrea e di Aleksandr Nevskij. Durante la cerimonia, Paolo I, come gli imperatori bizantini, era vestito con una dalmatica di velluto sopra il caffetano cerimoniale. Il giorno di Pasqua del 1797, non venne incoronato solo l’imperatore, ma anche sua moglie: per la prima volta la cerimonia di incoronazione fu di coppia. Tutti gli eredi al trono maschi da allora in poi scelsero uniformi militari per la cerimonia. 

Lo stile russo

Sotto Nicola I si decise di mettere ordine a corte: le dame di corte dovevano presentarsi in abito russo e gli uomini in uniforme completa. Lo stesso vale per l’incoronazione.

Quando iniziarono i preparativi per l’ascesa al trono di Nicola II, i lavori per il passaggio di stile erano in pieno svolgimento. Un abito in stile russo fu realizzato per l’imperatrice Aleksandra Fedorovna, con un pesante tessuto di broccato d’argento prodotto dalla manifattura dei fratelli Sapozhnikov. Il tessuto venne prima inviato a San Pietroburgo per essere tagliato nell’atelier di Olga Bulbenkova, poi fu portato al monastero moscovita Ivanovskij, dove fili d’argento e perle furono ricamati nel disegno (basato sui dipinti del monastero Novospasskij).

Solo dopo i pezzi finiti furono riportati indietro per essere uniti. Il risultato fu stupefacente in tutti i sensi: nonostante la sua leggiadra bellezza, l’abito dell’incoronazione era pesantissimo: oltre 10 chilogrammi, ed era completato da un manto altrettanto pesante di broccato dorato, rifinito con pelliccia di ermellino. Continuando la tradizione, lo stesso Nicola II alla cerimonia indossava l’uniforme da colonnello del Reggimento Preobrazhenskij, che era stata cucita per lui nell’atelier di Nikolaj Nordenshtrem, per diverse generazioni il principale fornitore di uniformi militari della famiglia imperiale russa. 

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