Moura Zakrevskaja, la Mata Hari russa che fece innamorare Gorkij e Herbert Wells

Museo nazionale della Repubblica Tatarstan; George Charles Beresford
La baronessa Maria Budberg può essere descritta come uno degli agenti di intelligence più enigmatici del XX secolo. Ma non è ancora chiaro se fosse realmente legata ai servizi segreti

È stata definita la “donna di ferro” e la “Mata Hari rossa”, sospettata di lavorare per due servizi segreti contemporaneamente: quello sovietico e quello britannico. La vita di Maria (Moura) Zakrevskaja, figlia di un proprietario terriero di provincia, divenuta baronessa Budberg dopo il matrimonio, è avvolta da così tanti miti e speculazioni che è difficile capire esattamente dove stia la verità.

Una bellezza non convenzionale

Maria Budberg fu una vera e propria femme fatale: ebbe due matrimoni e innumerevoli relazioni a lungo e a breve termine, come quella con il famoso scrittore britannico Herbert Wells.

Maria Budberg, conosciuta come Moura

Ma era difficile definire Moura una bellezza: “È certamente trasandata, con la fronte piena di rughe e il naso rotto. Mangia molto velocemente, ingurgitando porzioni enormi, beve molta vodka e ha una voce roca e ovattata, probabilmente perché è una fumatrice incallita”, così l'autore de “La guerra dei mondi” e “L'uomo invisibile” descriveva la baronessa. 

“Tuttavia, ogni volta che la vedevo accanto ad altre donne, risultava sicuramente più attraente e interessante delle altre”, aggiunse lo scrittore. Budberg aveva un fascino e una sensualità potenti. E per questo era circondata da un esercito di ammiratori. Presumibilmente, sarebbe stato proprio uno di loro ad aver attirato la baronessa nel mondo segreto delle spie.

Nei servizi segreti

Maria Budberg negli anni Trenta

Nell'agosto 1918 Budberg fu arrestata a Mosca insieme a Sir Bruce Lockhart, allora suo amante, capo della missione speciale britannica nella Russia sovietica. Il diplomatico era sospettato di aver preso parte a una cospirazione di ambasciatori occidentali per rovesciare i bolscevichi. Alla fine è stato rilasciato ed espulso dal Paese.

Maria Budberg, a sua volta, è stata accusata di spionaggio per la Gran Bretagna. Tuttavia, anche lei fu presto rilasciata, presumibilmente dopo aver accettato di lavorare per i servizi segreti sovietici.

Bruce Lockhart

Il periodo successivo della vita della baronessa è associato al famoso scrittore sovietico Maksim Gorkij, di cui fu prima assistente e poi divenne effettivamente la moglie; secondo una versione, fu proprio in quel momento che entrò a fare parte del mondo delle spie. 

La vita insieme al genio della letteratura sovietica non impedì a Budberg di avere una relazione intima con Herbert Wells, che una volta fu ospite nella loro casa. Al geloso Gorkij, ella disse: “Anche per la donna più amorosa due scrittori famosi in una sola volta è troppo!”  

Lo scrittore britannico Herbert Wells in Unione Sovietica

Gorkij visse con la sua compagna in URSS e poi in Italia fino al 1933, quando finalmente tornò in patria. A Maria, che decise di rimanere in Occidente, rimase parte del suo vasto archivio, che conteneva la sua corrispondenza con persone insoddisfatte dell'ordine sovietico.

Cosa ne sia stato dell'archivio, così prezioso per i servizi segreti sovietici, non è chiaro. Secondo il diplomatico Vladimir Karjagin, sarebbe stato portato a Tallinn, dove sarebbe scomparso durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma Nina Berberova, amica della baronessa, aveva un’altra versione dei fatti: “Moura aveva trasferito l'archivio in URSS”. 

Agente doppiogiochista?

Rimasta sola, Maria Budberg ritrova Lockhart a Vienna e ristabilisce con lui un rapporto stretto. Nel 1934 i due assistettero alla prima di “The British Agent”, basato su un romanzo da loro scritto e ambientato negli straordinari eventi del 1918 a Mosca. 

Wells, Gorkij e Budberg

Budberg incontrò Gorkij solo un'altra volta, il 18 giugno 1936. Gravemente malato, lo scrittose invitò l'amante di lunga data a fargli visita. Si ipotizza che la baronessa fosse stata incaricata di avvelenare lo scrittore, i cui rapporti con Stalin erano ormai molto tesi.

Dopo quella breve visita di Moura, Gorkij, già in via di guarigione, muore improvvisamente. Il bicchiere che la baronessa gli aveva dato per mandar giù le pillole sparì senza lasciare traccia. Tuttavia, non ci sono prove della colpevolezza di Budberg.

La baronessa trascorse gli ultimi anni a Londra, vivendo vicino a Herbert Wells, che l'aveva sempre adorata. Lo scrittore le lasciò in eredità centomila dollari, che le garantirono una vecchiaia agiata.

Maria Budberg nel 1972

All'inizio degli anni Cinquanta, la baronessa è stata notata dall'MI5, il servizio di controspionaggio inglese. A causa della fuga di due agenti sovietici britannici a Mosca, fu sospettata di collaborare con i servizi di sicurezza sovietici (uno di loro, Guy Burgess, frequentava spesso la casa di Maria), ma il caso si limitò a un interrogatorio.

Se Moura Budberg abbia lavorato per i servizi segreti sovietici, per quelli britannici o per entrambi contemporaneamente rimane una domanda senza risposta. Poco prima della sua morte, nel 1974, l'intero archivio personale della baronessa fu misteriosamente bruciato.

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