Lady Abdi: la modella russa più alla moda di Parigi (FOTO)

Lady Abdy as Hamlet by Cecil Beaton, 1929

Lady Abdy as Hamlet by Cecil Beaton, 1929

Christies
Era conosciuta e ammirata da tutti. Disegnò alcune borse per Coco Chanel e la sua vita sembra la trama di un romanzo francese

A Parigi era conosciuta come Lady Abdi. Alta, bionda, con due splendidi occhi azzurri, questa russa emigrata in Francia divenne una vera e propria star nel mondo della moda, e per decenni il suo nome fu accompagnato da una profonda ammirazione.

Una nobildonna di una famiglia francese russificata

Iya Ge nacque nel 1897 (secondo altre fonti, nel 1903) a Slavjansk, nella provincia di Kharkov (all’epoca parte dell’Impero Russo). I suoi antenati erano francesi che si erano trasferiti in Russia durante la Rivoluzione Francese del 1789 e avevano giurato fedeltà a Caterina II.

Nella famiglia di Iya vi erano molti artisti: suo nonno Ivan Ge era un drammaturgo, suo fratello Nikolaj Ge un famoso pittore; il nonno materno adorava il balletto e aveva fondato un proprio teatro per i servi della gleba. I genitori di Iya, invece, erano attori che per molti anni calcarono il palcoscenico del Teatro di Alessandro a San Pietroburgo

Ma anche Iya aveva molti talenti: fin da piccola dimostrò una certa predisposizione per la musica e il disegno: “Molti pensavano che sarei diventata un’artista o un’intrattenitrice”, disse Iya in una conversazione con lo storico della moda russo Aleksandr Vasiljev, così come lui stesso scrisse nel suo libro “Beauty in Exile”. 

André Derain,

I genitori di Iya divorziarono quando lei era ancora piccola e allo scoppio della Seconda guerra mondiale la giovane, insieme alla madre, si trovava in Germania, da dove riuscì a raggiungere la Svizzera. 

Al termine del conflitto Iya sognava di tornare in Russia, ma durante il viaggio di ritorno conobbe in Finlandia (all’epoca parte dell'Impero Russo), il suo primo marito, l'imprenditore olandese Gerrit Jongejans. Lì, nel 1917, ebbero un figlio: il futuro attore di Broadway George Gaynes, noto al pubblico per aver interpretato il comandante Eric Lassard nella serie cinematografica “Scuola di polizia”. Da lì a poco sarebbe scoppiata la Rivoluzione russa, cui fece seguito la guerra civile. E Iya, ormai divorziata dal marito, al quale lasciò il figlio, partì alla volta dell’Europa occidentale. 

Da nobildonna russa a esperta di moda a Parigi

Nel 1921, Iya arrivò a Parigi. Aveva bisogno di soldi e trovò lavoro in un cinema. “Un giorno un conoscente russo (...) mi disse: ‘Hai un bel fisico, vai in un salone di moda, probabilmente troverai lavoro’”, raccontò Iya. Così si rivolse alla famosa casa di moda delle sorelle Callot. Le fu offerto un lavoro come “mannequin” per 450 franchi e la colazione. Sebbene questa occupazione non la interessasse molto, non aveva altri mezzi di sostentamento.

Un giorno un gruppo di inglesi si recò nel salone delle Callot: uno di loro voleva conoscere Iya. Era il collezionista Sir Robert Henry Edward Abdi. Fu così che ben presto Iya divenne Lady Abdi. Da quel momento, alla “signora di Parigi” si aprirono molte porte: lavorò con lo stilista più influente dell'epoca, Paul Poiret, con la casa di moda Mainbocher, con il couturier Edouard Moline e con altri famosi stilisti. 

Lei stessa amava fare curiosi esperimenti di stile, stupendo il pubblico con abiti e look non convenzionali. Alcune sue foto, scattate dal celebre fotografo George Hoyningen-Huene (anch’egli di origine russa) sono state addirittura pubblicate su Vogue. “Lady Abdi, una delle bellezze della società straniera a Parigi, veste sempre con uno stile puramente personale - scrisse la rivista -. Il suo gusto è innegabile e privo di influenze”.

Dopo diversi anni di matrimonio, Sir Abdi, appassionato di antiquariato e collezionista, lasciò la moglie, ma Abdi riuscì a mantenere il suo status e a condurre uno stile di vita agiato. All’epoca era già una famosa modella e si cimentò anche come stilista; viveva nel lusso e frequentava una cerchia di bohémien, oltre a ricchi e famosi emigranti russi. 

Coco Chanel (a sinistra) e Lady Abdy

Una volta, in occasione di un ricevimento mondano, Abdi incontrò Coco Chanel e le parlò di una sua nuova idea di borse; le mostrò anche dei bozzetti. Fu così che Coco Chanel invitò la donna russa a lavorare come stilista nella sua casa di moda. Ma con suo grande disappunto, Abdi qualche tempo dopo si accorse che le sue borse, i cui schizzi aveva mostrato a Chanel, avevano già iniziato a essere vendute senza il suo permesso. Coco rispose con indifferenza che non vedeva alcun problema in tutto ciò, visto che Abdi ormai lavorava per lei. Ma gli attriti fra loro non diminuirono, e ben presto Iya smise di lavorare per Chanel.

Coco Chanel (a destra) con Lady Abdy, Francia, 1929

Nel 1936, Abdi debuttò come attrice di teatro, indossando un sontuoso costume di Chanel. 

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Verso la sua patria e ritorno

Nel 1937, al culmine della repressione staliniana, Iya si recò in URSS per visitare il padre, già molto malato. “Vidi Mosca per la prima volta: uno spettacolo molto triste! Era inverno, era tutto coperto di neve e il mio Metropol Hotel era vicino al Cremlino. C'era una folla nera che camminava per le strade, ho guardato fuori dalla finestra e ho visto il Cremlino coperto di neve. Ero molto triste. Un giornalista ungherese mi chiese: ‘Cosa volete vedere di Mosca: i bagni dei dormitori dei lavoratori o gli appartamenti comuni?’”, raccontò Lady Abdi, così come dice lo storico della moda russo Aleksandr Vasiljev.

Ma, secondo alcune indiscrezioni, il viaggio di Iya fu incentivato anche da un altro motivo: si dice che Lady Abdi avesse avuto una relazione con lo scrittore sovietico Aleksej Nikolaevich Tolstoj. 

Tuttavia, così come scrive Vasiljev, non si sa chi realmente avesse accompagnato Abdi in quel suo viaggio e soprattutto perché le fu concesso di lasciare l’Unione Sovietica per tornare in Francia. 

Claude Grahame White e Lady Abdy in volo a Brooklands. Il passeggero di questo volo fu estratto a sorte, e vinse Lady Abdy. L'aereo si schiantò dopo 500 metri, ma fortunatamente né il pilota né la passeggera rimasero gravemente feriti

A Parigi la attesero altre avventure: sospettata di spionaggio per l'Italia a causa della sua relazione con un italiano del governo Mussolini, fu espulsa. Dopo il matrimonio, la donna ottenne la cittadinanza inglese e si trasferì in Inghilterra. Durante la Seconda guerra mondiale fu chiamata a prestare servizio come interprete. Parlando correntemente il russo, il francese e il tedesco, non solo tradusse alcuni negoziati militari, ma anche le trattative per la restituzione dei prigionieri russi. 

Dopo la guerra, Lady Abdi visse a New York (dove suo figlio stava già lavorando come attore) e in Messico. Negli anni ‘70 tornò in Francia. Morì a Cannes a 89 anni, e continuò a indossare cappelli alla moda e abiti colorati per il resto della sua vita. 

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