I Romanov? Come pittori non erano niente male

Russia Beyond (Dominio pubblico)
Molti membri della famiglia imperiale russa erano grandi appassionati di pittura. Per molti fu un hobby, per altri, vista la drammatica svolta storica della Rivoluzione, quella passione divenne un modo per guadagnarsi da vivere

1 / Nicola I di Russia (1796-1855)

Ritratto dell'imperatore Nicola I, 1852, Franz Krüger

L’imperatore Nicola I iniziò a disegnare fin da bambino, come era consuetudine nella famiglia reale. Il celebre pittore russo Ivan Akimov (1755-1814) fu uno dei suoi insegnanti. Lo scrittore francese Paul Lacroix, che lavorò alla biografia del monarca, disse di Nicola: “Aveva un talento per la caricatura e riusciva a cogliere il lato comico dei volti che voleva inserire in qualche disegno satirico”.

“Alla taverna”
“Al ballo“
“La ribellione dei decabristi”
“Sottufficiale del battaglione dei Genieri della Guardia”

2 / Alessandro III di Russia (1845-1894)

Alessandro III. Zar di Russia, prima del 1896

L’imperatore Alessandro III, nipote di Nicola I, ebbe come insegnanti figure di spicco del mondo dell’arte come il professor Nikolaj Tikhobrazov  (1818-1874) dell’Accademia Imperiale delle Arti e l’accademico Aleksej Bogoljubov (1824-1896). Quest’ultimo, essendo un pittore di temi marini, instillò nell’autocrate l’amore per tali paesaggi, facendoli diventare centrali nell’opera di Alessandro. 

“Paesaggio marino” (1856)
“Vista sulla baia e sulla città”
“Una casetta sul mare” (1859)

3 / Dagmar di Danimarca (1847-1928)

Maria Feodorovna di Russia, 1892

La maggior parte dei membri della famiglia imperiale abbandonò la passione per la pittura crescendo. Ma non la moglie di Alessandro III, Dagmar di Danimarca (Maria Fjodorovna, dopo la conversione all’ortodossia). Disegnava molto e volentieri, non limitandosi a piccoli schizzi, ma creando grandi tele. Come ha osservato Bogoljubov, l’imperatrice aveva ereditato l’amore per l’arte e la pittura da sua madre, la regina danese Luisa d’Assia-Kassel.

“Vecchio albero”, anni Sessanta del XIX secolo
“Ritratto della figlia Olga” (1883)
“Ritratto del cocchiere Gregorio” (anni Settanta del XIX secolo)
“L’avaro” (1890)
“Natura morta” (1868)

4 / Olga Aleksandrovna Romanova (1882-1960)

La granduchessa russa Olga Aleksandrovna Romanova

Nessuno della famiglia imperiale ottenne un tale successo nella pittura come la figlia minore dell’imperatore Alessandro III e di Maria Fjodorovna, e sorella di Nicola II, la granduchessa Olga Aleksandrovna. Il suo talento naturale venne sviluppato da diversi insegnanti: l’accademico Konstantin Kryzhitskij, il pittore del gruppo dei “Peredvizhniki” (gli “Itineranti”) Vladimir Makovskij e i paesaggisti Stanislav Zhukovskij e Sergej Vinogradov.  

“Nikolaj Kulikovskij con il figlio Tikhon” (1917)
“Uccelli in giardino”, anni Venti del Novecento
“Ritratto del figlio maggiore Tikhon nella carrozzina” (1917)
“Samovar”
“Ksenia, la nipote della principessa Olga, fa colazione”
“Il monastero di Pskov-Pechersk”

Olga Aleksandrovna non abbandonò la pittura nemmeno dopo essere stata costretta a emigrare dalla Russia durante la Guerra civile. Vendendo i suoi lavori poté sostenere economicamente la sua famiglia e fare beneficenza. Tra gli acquirenti ci sono stati membri delle case reali britannica e norvegese, oltre a Winston Churchill. Complessivamente, la granduchessa realizzò circa duemila quadri durante la sua vita.

5 / Nicola II di Russia (1868-1918)

Nicola II

In gioventù, anche l’ultimo imperatore russo, Nicola II, prese talvolta in mano il pennello. Ma ben presto rinunciò a dipingere, abbandonando questa passione per il tennis

“Paesaggio montano” (1886)


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