Com’era la Russia nel 1972? (FOTO)

General Secretary of the Communist Party of the Soviet Union, Leonid Brezhnev, in his Kremlin study, 1972

General Secretary of the Communist Party of the Soviet Union, Leonid Brezhnev, in his Kremlin study, 1972

TASS/AFP
L’era di Brezhnev in Unione Sovietica ha segnato un periodo di stagnazione economica e politica. Tuttavia, le foto d’atmosfera riescono a mostrarla con un certo romanticismo

“Non guardare indietro”. I due Ilich: Vladimir Ilich Lenin e Leonid Ilich Brezhnev

Nel maggio 1972, Richard Nixon divenne il primo presidente americano a fare una visita ufficiale in Unione Sovietica. Sotto, è ritratto al Cremlino di Mosca con Leonid Brezhnev dopo aver firmato gli accordi per la Limitazione delle armi strategiche offensive.

Un altro grande ospite dell’Unione Sovietica fu Fidel Castro, leader di Cuba.

Gli anni Settanta segnarono la diffusione di massa delle prime fotografie a colori (mentre i fotografi professionisti preferivano ancora la più economica pellicola in bianco e nero). Il traffico è fotografato in movimento lungo la piazza di fronte alla stazione ferroviaria Belorusskij di Mosca.

Il Teatro Bolshoj e le classiche auto sovietiche.

Una parata per celebrare l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre del 1917.

“Liberate Angela Davis” era uno slogan molto popolare in Urss e dopo il suo rilascio, l’attivista del movimento afroamericano statunitense e militante del Partito Comunista degli Stati Uniti d’America visitò l’Unione Sovietica per incontrare i suoi sostenitori. Sotto, è ritratta con i membri del Congresso internazionale delle donne.

Nel 1972, il poeta e futuro vincitore del premio Nobel, Joseph Brodsky, dovette emigrare dall’Urss per gli Stati Uniti. Qui, è ritratto poco prima di lasciare Leningrado (ora San Pietroburgo).

Il complesso monumentale “Eroi della battaglia di Stalingrado” a Stalingrado (ora Volgograd) e la sua statua principale, “La Madrepatria chiama”, furono costruiti alla fine degli anni Sessanta.

Il cambio della guardia d’onore alla Tomba del Milite Ignoto a Mosca è sempre stato un rituale spettacolare.

Il Ponte del Palazzo (Dvortsovij most) a Pietroburgo durante una notte bianca.

Il poeta Evgenij Evtushenko legge le sue poesie in uno stadio pieno.

La gente del posto accoglie Leonid Brezhnev all’aeroporto di Barnaul.

Bambini e pionieri (quella dei pionieri era l’organizzazione comunista dai 9 ai 14 anni) in tutto il Paese erano coinvolti in giochi militari (con in mano armi giocattolo).

Il comandante militare in pensione ed eroe della Seconda guerra mondiale Georgij Zhukov nella sua dacia.

Una donna ingegnere con un’acconciatura di moda all’epoca.

Due chiacchiere tra venditori al mercato.

Gli studenti non potevano fare a meno della chitarra!

Un cane, il miglior amico.

In un dipartimento di polizia. All’epoca la polizia si chiamava “militsija”. In russo un brano di una poesia di Majakovskij è diventato quasi un proverbio: “Моя/ милиция/ меня/ бережет” (“La mia milizia mi difende”).

“Documenti, prego”.

Tre ninfe fanno un bagno ghiacciato dopo essere state al caldo della banja, la sauna russa.

La ricostruzione storica annuale della battaglia di Borodino durante la guerra del 1812 contro la Francia napoleonica.

Un giorno come tanti nella dura vita di uno studente.

I pionieri marciano.

Bambini che suonano la fisarmonica nella città di Saratov. 

Il ponte Bankovskij a San Pietroburgo.

Piccole scuole di balletto locali erano presenti ovunque nel Paese. Nella foto una in una piccola città nella regione di Gorkij (oggi Nizhnij Novgorod).

Una babushka che accudisce un melo in fiore in primavera.

Primavera nei campi.

Scatto dalla Chukotka: a caccia con papà.

Marinai in Chukotka.

Una donna della Chukotka.

Durante la ricreazione.

Un uomo posa accanto al ponte Chugunnyj (“di ghisa”) a Mosca.

Allievi della Scuola Navale di Sakhalin si fanno una risata.

Marinai che giocano a scacchi sull’Isola di Sakhalin.

Bambini che giocano con dei gattini sull’Isola di Moneron, Sakhalin.

Decorazioni per l’albero di Capodanno e regali al negozio Detskij Mir (“Mondo dei bambini”) nel centro di Mosca.

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