La prima volta che Nicola II vide con i propri occhi un veicolo a motore fu nel 1896, alla mostra industriale e artistica di Tutte le Russie a Nizhnij Novgorod. Ma non vi prestò molta attenzione, preferendo invece le degustazioni di vino nel padiglione del principe Golitsyn. Il primo veicolo sul quale viaggiò fu un "Serpollet" a vapore, che si ruppe quasi subito.
Una delle Delaunay-Belleville di corte
Dominio pubblicoL’imperatore russo sperimentò il suo primo vero viaggio in auto solo nel 1904. Prima suo fratello, il granduca Mikhail, e poi il principe Vladimir Orlov, membro dell'entourage dell'imperatore, portarono Nicola II a fare un giro nelle loro auto: il principe Orlov invitò lo zar a bordo della sua elegante Delaunay-Belleville, una delle auto più costose dell'epoca.
Automobili Renault dell'imperatore, in piazza Dvortsovaja a San Pietroburgo
Dominio pubblico“Non abbiamo avuto un solo incidente con i pedoni; naturalmente, sono sempre stato estremamente attento, perché ritenevo inacettabile che l'auto dello zar colpisse i suoi sudditi”, disse il principe Orlov. Ben presto, le corse si fecero quotidiane. Nel 1905, Nicola espresse il desiderio di avere un proprio parco auto: “Non possiamo continuare ad abusare della gentilezza di Orlov - scrisse Nicola II ai suoi dirigenti -. Compra due o tre auto e incarica Orlov di farlo: lui ne capisce meglio di qualsiasi professionista”.
Progetto del garage di Tsarskoe Selo, 1906
Dominio pubblicoNel 1905-1906, furono costruiti due garange, uno a Tsarskoe Selo e l’altro a Peterhof, le residenze estive della famiglia imperiale. Inizialmente, per l'imperatore e la sua famiglia furono acquistate quattro Mercedes Benz; poi ne furono acquistate delle altre. Prima della fine del 1906, furono spesi più di 100mila rubli in auto: una somma esorbitante se si considera che lo stipendio annuale di un ministro del governo era di circa 1.000-1.500 rubli!
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Le auto nel garage dell'imperatore
Dominio pubblicoNel 1907 fu istituito, come parte del Ministero della Corte Imperiale, il “Garage di Sua Maestà Imperiale”. Ovviamente per l’imperatore venivano acquistate solo auto di alta qualità: Мегсеdes Benz, Delaunay-Belleville, Renault, Peugeo… Nel 1911, furono acquistate due Rolls Royce “Silver Ghost”. Nel 1917, l’imperatore e la sua famiglia utilizzavano nove automobili; altre 17 erano a disposizione dell'entourage della famiglia imperiale.
Nicola II e la sua Rolls-Royce
Dominio pubblicoDai fondi pubblici furono sperperate enormi somme per assecondare la passione dell’imperatore per le quattro ruote: nel 1906 furono spesi 77.277 rubli, 69.700 rubli nel 1907, 65.000 rubli nel 1909... Nel 1911, quando furono acquistate due Rolls Royce, la spesa ammontò alla sorprendente cifra di 96.681 rubli: più della paga annuale di tutti i ministri del governo messi insieme!
La "Mercedes-Benz" di Nicola II con Adolphe Kégresse al volante
Dominio pubblicoL'auto personale dell'imperatore, la Delaunay-Belleville, era probabilmente l'auto più costosa dell'epoca. Era lunga 5,5 metri e alta più di due metri, costruita appositamente più alta di una normale Delaunay-Belleville, in modo che l'imperatore potesse stare in piedi al suo interno, come gli piaceva fare quando cavalcava davanti ai soldati del suo esercito, o davanti alle folle di curiosi. Inoltre, Nicola II insisteva che tutte le sue auto dovevano essere “aperte”, in stile cabriolet, senza tetto. Nicola restava fermo nella sua convinzione che “il popolo doveva poter vedere il suo sovrano”, in barba a tutti i protocolli di sicurezza per limitare il rischio attentati.
Un'auto dell'imperatore con l'imperatrice Aleksandra Fedorovna sul sedile posteriore
Dominio pubblicoAnche il piccolo Tsarevich Aleksej, l'erede al trono, aveva una sua auto: una Peugeot “Bebè”, lunga 2,4 metri e larga 1,1 metri. La usava a bassa velocità con un autista, nel parco di Tsarskoe Selo.
La Peugeot Bebe con lo Tsarevich Aleksej seduto sul sedile del passeggero
Dominio pubblicoAdolphe Kégresse, uno degli autisti dello zar, era anche ingegnere: egli inventò un meccanismo speciale chiamato binario “Kégresse”: un apparecchio che veniva attaccato alla macchina per trasformarla in un mezzo ibrido, utile per viaggiare attraverso la campagna russa innevata.
L'auto ibrida progettata da Adolphe Kégresse
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