Le porte Varvarskij di Kitaj Gorod, Mosca
Peter Pavlov/MAMM/MDFKitaj Gorod, 1887
Dominio pubblicoIl Cremlino non era l'unica fortezza di Mosca: a metà del XVI secolo Elena Glinskaja, la reggente del trono russo e madre di Ivan il Terribile, decise di far costruire un'altra linea di difesa intorno al cuore della capitale: il muro di Kitaj Gorod, lungo 2,5 km, fu eretto in tempo record. Era più basso ma più spesso di quello del Cremlino e più adatto all'installazione dei cannoni.
Dentro Kitaj Gorod, 1920 circa
Dominio pubblicoIl muro resistette a diversi attacchi. Fino a quando, alla fine del XVIII secolo, perse la sua importanza come struttura difensiva. Per molto tempo rimase solo un simbolo della vecchia Mosca, ma durante il periodo di Stalin venne ricostruita l’intera città: le strade dovevano essere allargate e dovevano nascerne di nuove, e il muro di Kitaj Gorod si rivelò d’intralcio. Per questo negli anni ‘30 venne demolito; sono sopravvissute solo alcune sezioni di muro, restaurate negli anni '90 e 2000.
Il muro di Kitaj Gorod restaurato
Legion MediaUn altro anello fortificato intorno a Mosca era formato dal muro Belyj Gorod [Città Bianca], che fu costruito intorno a Kitaj-gorod alla fine del XVI secolo. Durante il Periodo dei Torbidi il muro venne gravemente danneggiato, divenendo pressoché inservibile per proteggere la città. Così fu smantellato e le sue pietre usate per costruire case.
Apollinarij Vasnetsov. Fiera del legname in piazza Truba, a Mosca, nel XVII secolo. 1926
Museo di MoscaAlla fine del XVIII secolo, Caterina II ordinò di demolire il muro e al suo posto apparve una strada: l'attuale Anello dei Giardini. In alcuni luoghi si possono ammirare i resti delle fondamenta del muro, ad esempio in piazza Khokhlovskaya. Una di queste sezioni del muro fa ora parte di uno spazio pubblico alla moda conosciuto come Yama.
L'area pubblica Yama in Piazza Khokhlovskaya a Mosca
Sergej Vedyashkin/Moskva AgencyNon solo Mosca: molte città russe avevano il proprio cremlino, che serviva come fortificazione; attualmente nella Regione di Mosca se ne contano una dozzina. Molti cremlini, però, non sono sopravvissuti fino ai nostri giorni. Ad esempio, del cremlino di Serpukhov, costruito nel XIV secolo, non restano che alcuni frammenti.
Apollinarij Vasnetsov. La vecchia Serpukhov nel XVII secolo. 1920
Museo di SerpukhovFu eretto per essere un'importante struttura difensiva nel percorso che compivano i tartari-mongoli verso Mosca. A metà del XVIII secolo, però, Serpukhov perse completamente la sua importanza militare e il muro iniziò a essere smantellato; negli anni '30, i resti di questa costruzione furono usati per realizzare la metropolitana di Mosca. Oggi la collina sulla quale un tempo sorgeva il Cremlino di Serpukhov è chiamata Sobornaya Gora [Collina della Cattedrale].
La collina Sobornaya a Serpukhov
Legion MediaSarebbe stato il cremlino più orientale della Russia se fosse sopravvissuto fino a noi. Ma oggi in Siberia si conta un solo cremlino: quello di Tobolsk. Nel XVII secolo, durante la conquista russa della Siberia orientale, a Irkutsk fu eretto un primo forte in legno, al posto del quale più tardi venne costruito il cremlino.
Nicolaes Witsen. Il cremlino di Irkutsk, 1692
Dominio pubblicoLa chiesa del Salvatore a Irkutsk
Legion MediaPer tutta la durata della sua storia non dovette difendersi da nessuno e, quando i confini della Russia si espansero, la fortezza perse completamente la sua ragion d'essere; inoltre, fu gravemente danneggiata da un grande incendio. Nel XIX secolo, sul sito dell'ex cremlino fu allestito un giardino e l'unico ricordo che ancora esiste è la Chiesa del Salvatore, uno degli edifici in pietra più antichi della città.
Il modellino della vecchia Vladimir nel Museo di Storia locale
Voevoda (CC BY-SA 4.0)Nei secoli XII-XIV, la città di Vladimir, a 200 km da Mosca, era la capitale del più potente principato russo e aspirava a diventare la capitale di tutta la Russia. Nel XII secolo lì fu costruito un formidabile sistema di fortificazione con bastioni di terra e diversi livelli di mura fortificate. Il muro però venne gravemente danneggiato durante l'assalto tataro-mongolo alla città, nel XIII secolo. Più tardi fu ricostruito ma, mentre Mosca si rafforzava, Vladimir perse gradualmente la sua importanza; il muro si sgretolò e alla fine andò distrutto.
La cattedrale della Dormizione a Vladimir
Mikhey77777 (CC BY-SA 4.0)Ad ogni modo sono sopravvissuti fino a noi alcuni edifici in pietra risalenti al XII secolo: la Cattedrale della Dormizione e la Porta d'Oro di Vladimir. Secondo la leggenda, nel 1767 una carrozza che trasportava Caterina II sarebbe rimasta bloccata in una pozzanghera mentre entrava a Vladimir attraverso la Porta d'Oro. L'imperatrice arrabbiata ordinò che venissero livellati gli antichi bastioni di terra per facilitare l’ingresso dalla porta. Nella parte sinistra della foto è possibile vedere il frammento di uno dei bastioni.
Le Porte d'Oro a Vladimir
Legion MediaO. Kosvintsev. La Fortezza Yam nel XV secolo. 2004
Museo di storia di KingiseppOggi qui sorge la città di Kingisepp, nella regione di Leningrado; ma nel XIV secolo la Repubblica di Novgorod costruì un forte sulla riva del fiume Luga per proteggere la repubblica dall'Ordine Livoniano. Costruita in tempo record (33 giorni), la fortezza Yam resistette a tutti i suoi numerosi assedi.
I resti della torre
Dmitrij Kudryashov (CC BY-SA 4.0)Fu poi catturata dagli svedesi che la ricostruirono di nuovo e, infine, nel 1703, fu riconquistata da Pietro il Grande. Il pericolo rappresentato dagli svedesi tramontò e la fortezza fu smantellata.
I resti della torre
Ekaterina Borisova (CC BY-SA 4.0)Ora al suo posto si schiude un parco che ospita un grande sito archeologico con i resti delle mura costruite in secoli diversi.
La fortezza di Ostrov, fine XIX secolo
Dominio pubblicoSul confine occidentale della Russia antica, nella regione di Pskov, vi era un gran numero di fortezze difensive, costruite per respingere gli attacchi dell'Ordine Livoniano. Una di queste - la Fortezza di Izborsk - ha resistito a diversi assedi ed è sopravvissuta fino ad oggi.
Ma il forte della città di Ostrov non ebbe questa fortuna: fu gravemente danneggiato dall'esercito del re polacco Stefano I Báthory alla fine del XVI secolo; dopo di che la città cadde in rovina e non ci fu bisogno di ricostruire le sue fortificazioni. Nel XVII secolo la fortezza finì quasi completamente a pezzi. Durante la Seconda guerra mondiale, Ostrov fu occupata dai nazisti che distrussero ciò che rimaneva delle vecchie costruzioni.
Chiesa di San Nicola Taumaturgo
A.Savin/WikiCommonsOggi della Fortezza di Ostrov non resta che una chiesa in pietra: la Chiesa di San Nicola Taumaturgo, costruita nel 1542.
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