Oggi è una promenade alla moda costeggiata da bar, a due passi dall'Università Statale di Mosca. Ma un secolo fa questa zona conosciuta con il suggestivo nome di “Colline dei Passeri” ospitava un villaggio costruito su un tratto di argine pressoché disabitato.
In passato, questo laghetto nel centro di Mosca non era altro che una pozza di acqua stagnante; motivo per cui gli stagni si guadagnarono l’epiteto di “sporchi”. Ma quando vennero ripuliti, nel XVIII secolo, divennero uno dei luoghi preferiti da tutti i moscoviti, che li ribattezzarono Chistye Prudy, ovvero “stagni puliti”. Al giorno d’oggi qui è possibile praticare il canottaggio in estate, e il pattinaggio sul ghiaccio in inverno.
Il Cremlino di Mosca è sempre lo stesso, ma gli edifici e i ponti circostanti negli anni hanno subito un grosso “lifting”. Per quanto riguarda la Cattedrale di Cristo Salvatore, da cui è stata scattata questa foto, essa venne demolita dalle autorità sovietiche e ricostruita solo negli anni Novanta. Vi abbiamo raccontato la sua storia in questo articolo.
Una volta in questa zona sorgeva un ponte di pietra che attraversava il fiume Neglinnaya; ma all'inizio del XIX secolo il corso d’acqua venne interrato, motivo per cui al giorno d’oggi qui non esiste nessun ponte. Il Kuznetskij Most (che significa "ponte Kuznetskij") è costituito da negozi e ristoranti.
Lo sapevate che una volta per le strade di Mosca circolavano tram a due piani? Ma questi futuristici mezzi di trasporto non durarono molto, perché si rovesciavano spesso, rivelandosi molto pericolosi.
L’affascinante Piazza Rossa di Mosca è cambiata ben poco nel corso del tempo… a parte il mausoleo di Lenin!
Vasiljevskij Spusk ("la discesa di Basilio") è la continuazione della Piazza Rossa che scende fino all'argine del fiume Moscova. In questo scatto la Cattedrale di San Basilio è fuori dall'inquadratura, ma non preoccupatevi, è lì da qualche parte sulla destra.
I tram non passano più davanti al Cremlino: sono stati sostituiti dalle auto, che il più delle volte non si muovono affatto, bloccate nel traffico della metropoli.
Negli anni '30 e '40 Stalin mise a punto il suo "Piano generale per la ricostruzione di Mosca", che comprendeva la costruzione di edifici residenziali di massa, la progettazione di ponti e la realizzazione della famosa metropolitana.
Si ritenne inoltre necessario ampliare in modo significativo l'arteria principale della città, la via Tverskaya (in epoca sovietica, via Gorkij). Molti edifici furono demoliti… altri furono letteralmente spostati! In questo pezzo vi abbiamo raccontato come gli architetti di Stalin trasferivano gli edifici.
I tram elettrici apparvero per la prima volta nella Vecchia Arbat nel 1908, e sostituirono i vagoni trainati dai cavalli, utilizzati nei 30 anni precedenti.
Oggi questa strada, che in passato ospitava artisti e bohémien, è diventata un museo a cielo aperto, pieno di teatri, sale espositive, lussuosi appartamenti e monumenti.
Il teatro dove il famoso regista Konstantin Stanislavskij ha portato in scena le opere di Anton Chekhov è ancora oggi molto popolare. Le rappresentazioni sono tuttora frequentate dall'élite di Mosca. Il vicolo su cui sorge è oggi un'area pedonale alla moda, che vanta numerosi ristoranti e terrazze estive, oltre a un'incredibile illuminazione stradale.
Secondo il piano generale di Stalin, il terrapieno doveva essere trasformato in una zona per le parate, con case destinate all'élite; tra gli edifici più imponenti e spettacolari vi è quello che ospita il Ministero della Difesa. La cattedrale di Cristo Salvatore è visibile in lontananza.
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