Quali principesse russe hanno regnato in Europa?

Museo Gatchina, dominio pubblico
Fin da tempi molto remoti, gli zar russi usarono i matrimoni con altre famiglie reali come strumento di diplomazia e potere. Ecco le figlie che andarono in sposa ai monarchi occidentali

I matrimoni tra monarchi e tra i loro figli sono sempre stati considerati un potente strumento diplomatico: un modo per diminuire i conflitti e preservare la pace tra i Paesi, nonché per rafforzare i regni. Questi matrimoni combinati internazionali erano cosa comune tra le più potenti dinastie europee. Il primo principe russo che capì le potenzialità di questo strumento fu Jaroslav il Saggio (978-1054), Gran Principe di Novgorod e di Kiev e figlio di Vladimir I di Kiev, detto il Santo o il Grande (è il principe che fece convertire al cristianesimo le terre russe). Lo stesso Jaroslav il Saggio sposò Ingegerd Olofsdotter di Svezia (1001-1050), figlia di Olof III Skötkonung, il primo re cristiano di Svezia. Ebbero tre figlie e le dettero tutte in sposa a principi e re stranieri.

1 / Anastasia (?) Jaroslavna – Regina d’Ungheria

Il re Salomone maledetto da sua madre Anastasia, di Soma Orlay Petrich

Non conosciamo con sicurezza il vero nome della figlia maggiore (1023-1074/1094) di Jaroslav il Saggio. Nel 1038, sposò il principe ungherese Andrash, che divenne il re Andrea I d’Ungheria (detto il Cattolico) nel 1046. Al suo fianco, sopravvisse a una guerra dinastica tra Andrash e i suoi fratelli e governò persino il Paese per un tempo considerevole, mentre suo marito era costretto a letto dalla malattia; ma i suoi giorni finirono nelle terre tedesche, dove seguì suo figlio in esilio (il marito venne ucciso nel ucciso nel 1061 mentre fuggiva dal fratello Béla I, durante l’ennesima guerra civile). È menzionata come Anastasia in una cronaca polacca del XV secolo, quindi questo nome è rimasto da allora in uso.

2 / Elizaveta Jaroslavna – Regina di Norvegia

Le figlie di Yaroslav il Saggio raffigurate in un affresco nella Cattedrale di Santa Sofia a Kiev. Da sinistra: Anna, Anastasia, Elizaveta, Agatha

Fonti storiche hanno conservato molte più informazioni su Elizaveta (1025-1067?), la secondogenita del Gran Principe Jaroslav. Nata e cresciuta in condizioni sontuose a Kiev, aveva una buona educazione. Il suo futuro marito, il principe norvegese Harald (1015-1066), aveva cercato di sposarla fin da giovane, ma Jaroslav il Saggio all’inizio lo considerò non abbastanza degno per sua figlia.

Con l’obiettivo di dimostrare il suo valore, Harald andò a servire Jaroslav come mercenario e comandante militare. Successivamente, guerreggiò per l’imperatore bizantino e ottenne notevoli quantità di bottino che inviò a Jaroslav. Mandò anche le sue poesie alla ragazza, descrivendo le sue imprese belliche, ma definendole inutili, se lei non lo amava. Nel 1043/1044, dopo un’altra fortunata campagna militare che si concluse con un trattato di pace tra Jaroslav e l’imperatore bizantino Costantino IX, Harald ottenne finalmente l’approvazione di Jaroslav a sposare Elizaveta. Si trasferirono quindi in Norvegia, dove lui nel 1046 divenne re con il nome di Harald III.

Harald di Norvegia, dettaglio di una finestra, Shetland

Governò con il pugno di ferro e ottenne il soprannome di Hardråde, che si può approssimativamente tradurre come “sovrano duro”. Con Elizaveta ebbe due figlie, Maria e Indigerd, ma dopo due anni Harald la abbandonò per una consorte, Tora Torbergsdatter, che gli diede due figli maschi, Magnus e Olaf, che in seguito sarebbero divenuti re di Norvegia. Lui morì poi nella Battaglia di Stamford Bridge, nell’Inghilterra orientale, atto conclusivo dell’epoca vichinga in Inghilterra.

Il destino di Elizaveta è invece sconosciuto. Ma una delle sue figlie, Indigerd, divenne una donna potente: fu la moglie di Olaf I di Danimarca, e dopo la sua morte nel 1095, sposò Filippo, re di Svezia fino al 1118. L’anno della morte di Indiegerd non è noto.

3 / Anna Jaroslavna – Regina di Francia

Anna, regina di Francia; dal libro

La più giovane delle figlie di Jaroslav, Anna (1032-1089), sposò Enrico I di Francia (1008-1060) nel 1051. Questo matrimonio non portò al re francese nuovi territori, ma gli dette una dote molto ricca, e, soprattutto, Anna diede alla luce Filippo I (1052-1108), il successivo re di Francia, e altri tre figli.

Un anno dopo la morte di Enrico, Anna, già reggente (Filippo aveva solo 7 anni), abbandonò i suoi figli, essendosi invaghita del Conte Raul IV di Valois e Vexin, il quale ripudiò le legittima consorte, causando l’ira della Chiesa cattolica e beccandosi una scomunica. Tuttavia, Anna fu perdonata e venerata come madre del nuovo re fino alla morte, avvenuta intorno al 1089.

4 / Elena Ivanovna – Granduchessa di Lituania (non incoronata)

Dopo il regno di Jaroslav il Saggio, per molto tempo le principesse russe non sposarono più principi e re stranieri, perché le terre russe si riconoscevano sempre più nell’identità ortodossa, e quindi non era più consentito alle principesse ortodosse sposare monarchi che professavano il cattolicesimo. Tuttavia, una principessa russa che sposò uno straniero nacque da un matrimonio internazionale. Ivan il Grande, Gran Principe di Mosca (1440-1505), che governò le terre russe più a lungo di chiunque altro nella storia, era sposato con Zoe Paleologa (che in Russia prese il nome di Sofia), una principessa bizantina.

La loro figlia, Elena Ivanovna (1476-1513), sposò Alessandro Jagellone (1461-1506), granduca di Lituania e in seguito anche re di Polonia. Ivan il Grande era fermamente contrario alla conversione di Elena alla fede cattolica di suo marito, ma aveva bisogno di questo matrimonio come mezzo per mantenere relazioni pacifiche con la Lituania. Elena mantenne la sua fede e divenne la patrona del popolo ortodosso della Lituania, ma non essendosi convertita, non fu mai incoronata.

Alessandro e Helena

Sfortunatamente, lei e Alessandro non ebbero figli (Elena ebbe due aborti spontanei), e nel 1506 Alessandro morì, lasciando scritto nella sue volontà di proteggere la sua vedova. Elena visse in Lituania, ma nel 1511 voleva tornare in Russia, dove governava suo fratello Basilio III (1479-1533). Il destino che la aspettava era cupo: Sigismondo I il Vecchio, il nuovo sovrano di Lituania e Polonia, non le permise di lasciare la Lituania e arrestò Elena mentre cercava di fuggire, nonostante le proteste di suo fratello. Morì in Lituania (mentre cercava ancora una volta di scappare) all’età di circa 36 anni e fu sepolta a Vilnius. Ma la sua morte divenne la ragione di una guerra i russi e la Lituania, che permise a Mosca di conquistare un sacco di terre intorno a Smolensk. Alla fine, insomma, Vasilij vendicò la tragica morte di sua sorella.

5 / Aleksandra Pavlovna – Arciduchessa d’Austria 

La granduchessa Aleksandra Pavlovna di Russia (1783-1801)

Paolo I di Russia (1754-1801) non era di sangue russo: entrambi i suoi genitori, Pietro III e Caterina la Grande, erano tedeschi. Anche sua figlia maggiore, Aleksandra (1783-1801), era tedesca, poiché la moglie di Paolo, Maria Fjodorovna, apparteneva alla casata del Württemberg.

Caterina la Grande, aveva grandi piani per la nipote Aleksandra, brillantemente educata e cresciuta nella più alta vita reale. Stava per diventare un pezzo importante nel gioco dei troni europei che Caterina stava facendo. Nel 1792, quando Aleksandra aveva solo 9 anni, iniziarono i piani per farla diventare regina di Svezia, sposando Gustavo IV Adolfo di Svezia. I negoziati andarono a buon fine, ma gli svedesi, quando tutto era pronto, insistettero affinché Aleksandra lasciasse la fede ortodossa e passasse a quella luterana. Il diktat non fu accettato dai russi e il matrimonio, con grande scandalo, venne cancellato.

Habsburg-Lotharingiai József Antal János (1776-1847) di Miklós Barabás

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Diversi anni dopo, nel 1798, quando il padre di Aleksandra, Paolo, era già imperatore, fece piani per un’unione militare con l’Austria contro Napoleone. Per rafforzare questa unione, Aleksandra Pavlovna sarebbe diventata la moglie dell’arciduca Giuseppe, Palatino d’Ungheria (1776-1847), fratello di Francesco II (1768-1835), l’ultimo imperatore del Sacro Romano Impero. ottenendo per matrimonio il titolo di arciduchessa d’Austria. Questa volta, alla principessa fu permesso di mantenere la sua fede ortodossa. Ma era tutt’altro che felice. La sua dama di compagnia, la contessa Varvara Golovina, ricordò che prima della partenza, Aleksandra era triste, e anche suo padre era quasi in lutto: continuava a dire che la stava vedendo per l’ultima volta.

La previsione di Paolo era vera. A Vienna, riservarono un’accoglienza molto fredda ad Aleksandra. I dibattiti sulla sua conversione ripresero, nonostante le promesse, e la Corte austriaca mostrò apertamente disprezzo per la principessa russa. Suo marito non poteva fare nulla, perché non aveva voce in capitolo, in presenza di suo fratello maggiore. Quando Aleksandra rimase incinta, le sue condizioni non erano buone. E sua figlia morì poco dopo la nascita. Il 4 marzo 1801, tre giorni dopo l’assassinio di suo padre in Russia, Aleksandra morì.

6 / Anna Pavlovna – Regina consorte dei Paesi Bassi

Anna Pavlovna di Russia (1795-1865) ritratta da Jan Baptist van der Hulst

Anna (1795-1865), sesta figlia di Paolo e Maria, fu allevata nella famiglia del fratello maggiore, l’imperatore Alessandro I di Russia. Quando aveva 15 anni, Napoleone Bonaparte le chiese la mano, ma Alessandro rifiutò, il che fece infuriare l’imperatore francese. Anche Federico Guglielmo III di Prussia e Carlo Ferdinando, duca di Berry erano interessati alla mano di Anna, ma pure le loro proposte di matrimonio vennero rifiutate.

Solo Guglielmo Principe di Orange (1792-1849) fu ritenuto abbastanza degno per la principessa. Lei lo sposò a San Pietroburgo nel 1816. Anna aveva un’enorme dote, probabilmente la più ricca d’Europa. L’elenco dei beni occupava 46 pagine.

Anna Pavlovna di Russia

Era un evento raro, ma Anna e Guglielmo apparentemente si amavano davvero. Ebbero 4 figli e una figlia. Nel 1824 e nel 1833, visitarono la famiglia di Anna in Russia, e nel 1840, lui divenne re: Guglielmo II dei Paesi Bassi. Morì nel 1849. Anna gli sopravvisse. Nel 1853 visitò di nuovo la Russia e morì nel 1865, ultima erede di Paolo I.

7 / Olga Nikolaevna – Regina consorte del Württemberg

La principessa Olga von Württemberg ritratta da Franz Xaver Winterhalter (1805–1873)

Terza nata di Nicola I di Russia (1796-1855) e di sua moglie Aleksandra Fjodorovna, Olga (1822-1892) fu allevata in una famiglia che la sosteneva in tutto e fu istruita da vere celebrità, tra cui il poeta russo Vasilij Zhukovskyij, traduttore dell’Odissea di Omero, e il famoso scultore Ivan Vitali.

Come la maggior parte delle protagoniste di questo articolo, Olga era una sposa che si poteva solo sognare e molte offerte di matrimonio furono rifiutate dalla sua famiglia. Suo padre le permise di scegliere chi voleva, e Olga stessa disse di non aver fretta di sposarsi. Si diceva che avesse avuto alcune avventure e si fosse innamorata di diversi principi europei, ma quelle storie non finirono mai con il matrimonio.

Ritratto di Olga di Russia (1822-1892), realizzato da Nicaise de Keyser

Nel 1846, quando Olga aveva 24 anni (un’età molto avanzata per il matrimonio in quei tempi), conobbe Karl Friedrich Alexander del Württemberg (1823-1891). Sebbene fossero cugini di secondo grado, ciò non impedì loro di innamorarsi e di sposarsi nello stesso anno. Ma la società russa guardò con cautela il matrimonio: Karl Friedrich aveva una cattiva reputazione. Furono spesso soprannominati “La bella e la bestia”.

La coppia si trasferì a Stoccarda, la capitale del Württemberg. Non ebbero figli, forse a causa dell’omosessualità di Karl, che lui non provava certo a nascondere. Ma si dice che la loro vita familiare sia stata serena e allegra. Nel 1864, il padre di Karl morì e lui salì al trono come Carlo I, re del Württemberg.

Nel 1870, Olga e Carlo adottarono la nipote di Olga, Vera Konstantinovna, figlia del fratello di lei, il Granduca Konstantin Nikolaevich Romanov. Come regina consorte, Olga dedicò molto tempo alle attività caritatevoli, cosa che le valse il rispetto del popolo di Stoccarda. Morì nel 1892, un anno dopo suo marito.

L’affascinante e noiosa vita delle zarine russe

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