Le donne macchiniste nella storia russa: quel mestiere proibito diventato realtà

V. Belokolodov/Sputnik
Da sempre considerato un lavoro da uomini, per via delle mansioni pesanti e potenzialmente pericolose, negli anni si è timidamente aperto anche al gentil sesso. Ma la vera svolta arriverà solo nel 2021

Il lavoro di macchinista in Russia è sempre stato un mestiere prevalentemente maschile, per via delle difficili e pericolose condizioni in cui spesso si svolge. Tuttavia, alcune donne sono riuscite a sedersi in cabina e a diventare macchiniste di treni e di locomotive a vapore.

In Unione Sovietica c’erano diversi lavori “off limits” per le donne, perché considerati pericolosi per la loro salute: quello di macchinista era fra quelli. Venne tolto dalla lista nel 1938, anno in cui l’URSS accolse la prima macchinista donna della storia del paese. Si trattava di Elena Chukhnyuk, che in quell’anno iniziò a gestire una locomotiva pesante e nel 1941 ricevette il titolo di operaio ferroviario onorario. All'epoca aveva solo 26 anni. Durante la guerra guidò treni adibiti al trasporto di munizioni, attrezzature militari e carbone in prima linea vicino a Stalingrado e a Kursk.

Un'altra giovane donna, Basharat Mirbabayeva, divenne la prima macchinista donna dell'Uzbekistan sovietico nel 1939. Dopo la guerra continuò a guidare una locomotiva diesel. Nel 1951 finì addirittura sulla copertina della rivista Ogonyok (fu anche la prima donna in Uzbekistan a lanciarsi nel vuoto con il paracadute).

Nella metropolitana di Mosca le donne hanno iniziato a lavorare come macchiniste durante la Grande Guerra Patriottica, quando molti uomini erano al fronte. Guidare un treno della metropolitana non era considerato meno difficile di una locomotiva, poiché i macchinisti dovevano passare l'intero turno in metropolitana, immersi nel rumore e nelle vibrazioni costanti.

Il primo treno tutto al femminile apparve nella metropolitana di Mosca l'8 marzo 1942. Molte donne continuarono a lavorare come macchiniste anche dopo la guerra.

Tra l'altro, il treno “rosa” dell'8 marzo divenne anche il primo treno tematico nella storia della metro di Mosca. Ha circolato sulla linea Sokolniki fino al 1975, anno in cui è stato sostituito con locomotive più moderne. Al giorno d’oggi questo treno non è necessariamente guidato da donne.

Nel 1955 la metropolitana di Leningrado accolse un team di macchiniste interamente al femminile. Una di loro, Natalya Donskaya, lavorò nella metro per 32 anni. È andata in pensione nel 1987. “L’orario è intenso e ci sono molte situazioni di stress. Spesso passiamo le Feste nella cabina del treno. Bisogna avere una buona salute, rapidi tempi di reazione ed essere forti mentalmente ed emotivamente. Durante i turni di lavoro, i macchinisti non sono autorizzati a fare una pausa per un tè, un caffè o per parlare. Insomma, bisognerebbe pensarci bene prima di decidere di diventare macchinista. Dopo tutto, questo lavoro comporta un'enorme responsabilità per la vita dei passeggeri. Se c'è un incendio o se un passeggero cade sui binari, nessuno ti farà uno sconto per il semplice fatto di essere donna”, disse Natalya Donskaya. 

Erano comunque tante le giovani donne che si dimostrarono entusiaste di poter accedere a questa professione, nonostante i rischi che comporta.

Negli anni ‘80, il lavoro di macchinista tornò ad essere esclusivamente maschile, ma la direzione della metro di Mosca decise di non licenziare le proprie impiegate donne con una lunga esperienza alle spalle: continuarono a lavorare anche dopo il crollo dell'URSS.

L'ultima donna che ha continuato a guidare i treni nella metro di Mosca è stata Natalya Korneyenko. Diceva sempre che "c'è più pericolo e stress sulle strade" che sottoterra. Per più di 30 anni ha guidato i treni sulla linea Sokolniki e si è dimessa solo nel 2014.

Da notare che nella Russia di oggi le donne possono accedere alla formazione di macchinista, ma per loro sarà quasi impossibile trovare lavoro. L'unica donna che oggi lavora come macchinista è Yulia Yurova, assistente macchinista su un treno Aeroexpress.

Nel 2009 il Ministero russo del Lavoro ha stabilito che, dal momento che la guida dei moderni treni è molto più facile di prima, anche le donne dovrebbero poter aspirare a questo mestiere. Dal 2021, infatti, la Metro di Mosca inizierà ad assumere macchiniste donne, come vi abbiamo anticipato in questo articolo.

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